In ricordo del Prof. Carmine Aceto nel trigesimo della scomparsa

Personaggio di elevata cultura, notissimo e molto stimato a Marcianise e Capodrise, fu preside della storica Scuola Media “E. De Filippo” di San Nicola la Strada negli anni ’90.


Conobbi il Prof. Carmine Aceto nel 1991 in occasione del “Premio Isaia Tomasetta” promosso dal Circolo Culturale Amici del Ponte, l’editore del periodico Il Ponte, il primo giornale che ebbi l’onore di fondare e di dirigere.
L’iniziativa, primo esempio di interazione tra stampa locale e scuola nel contesto socio-culturale sannicolese, consisteva in un concorso-borsa di studio per gli studenti delle terze classi delle scuole medie locali, ai quali era richiesto di esprimersi su tematiche concernenti le strutture, l’organizzazione della vita comunitaria e le problematiche riguardanti la loro città di residenza, San Nicola la Strada, formulando in merito proposte all’amministrazione comunale.
L’anno successivo cambiò la sua denominazione e divenne “Premio Il Ponte”: se ne svolsero in totale tre edizioni: 1991, 1992 e 1993.
Ad esaminare i temi svolti, ai sensi di un regolamento che garantiva la assoluta segretezza degli autori, era istituita una commissione composta dal sottoscritto, da altri due rappresentanti del giornale, nonché dai presidi delle due scuole medie sannicolesi, tra cui, appunto, il Prof. Carmine Aceto, dirigente della storica Scuola Media “Eduardo De Filippo”.
I commissari esaminatori erano chiamati ad un compito particolare e delicato: i premi, infatti, grazie alla sensibilità di primari operatori economici del territorio, erano, soprattutto quelli in danaro, di una certa consistenza, finalizzati ad un vero e proprio sostegno economico per gli studenti vincitori in proiezione dei futuri studi da affrontare.
Mi ricordo la grande attenzione prestata dal Prof. Aceto ad ogni concetto espresso dai ragazzi; la sua sensibilità e la sua intelligenza nel cogliere ogni aspetto delle tematiche elaborate; il suo sorriso nel commentare con benevolenza anche le trattazioni più difficili da comprendere per la loro forma espositiva; la sua simpatia nel giudicare i pensieri espressi dai ragazzi, esaltando il loro impegno e la loro capacità di sottoporre serie soluzioni agli amministratori allo scopo di costruire una città migliore, una vita più consona alle esigenze dei giovani, strutture sociali e sportive più adeguate alla crescita demografica e culturale della città. Non mi ricordo giudizi e voti severi da lui assegnati. Diceva, scherzando (ma non ho mai saputo fino a che punto), che i “tre” e i “quattro” spettavano più ai politici che agli studenti, destinatari di un futuro che loro stessi potevano solo immaginare ma non ancora costruire.
Mi ricordo il modo affabile, amichevole, simpaticissimo, disponibile con cui il Prof. Aceto intratteneva i rapporti con gli studenti, i docenti e i collaboratori, dai quali tutti era profondamente stimato. Andavo spesso a trovarlo a scuola (come facevo anche con il preside della Scuola Media Mazzini) durante l’organizzazione del concorso; discutevamo degli argomenti eventualmente da assegnare come traccia dei temi.
Mi riempiva di orgoglio conoscere una persona di elevato spessore culturale come lui. Un professionista esemplare, carismatico, pur nella semplicità del suo modo genuino di porsi e di dialogare.
Il Prof. Carmine Aceto si è spento un mese fa, improvvisamente, gettando nello sconforto la moglie D.ssa Teresa Marino e i suoi tre adorati figli Pasquale, Giancarlo e Stefano (gli ultimi due noti e stimati farmacisti).
A celebrarne la triste ricorrenza, in queste ore, sono anche le città di Marcianise e Capodrise, ad egli legate per lavoro e residenza.
Voglio ricordare il Prof. Carmine Aceto con queste foto che conservo gelosamente nel mio archivio: erano gli anni del Premio Il Ponte; gli anni della sua
presenza significativa ed esaltante in una città ed in una istituzione che avevano tanto desiderio di crescere.
Ricorderò sempre il Prof. Carmine Aceto con indelebile stima e profondo rispetto. Soprattutto con sincera amicizia, quella sua virtù inestimabile che ha lasciato il segno in chi lo ha conosciuto ed amato.

Nicola Ciaramella

Il Prof. Alessandro Porciello, preside della Scuola Media Mazzini, e il Prof. Carmine Aceto, preside della Scuola Media De Filippo, durante la correzione dei temi del Premio Isaia Tomasetta 1991.

Premio Tomasetta 1991: la commissione giudicatrice al lavoro. Il prof. Aceto è il primo a destra. Al suo fianco Nicola Ciaramella, Gennaro Sacco, Alessandro Porciello e Gaetano Lamarca.

 

1/6/1991, Arena Comunale di San Nicola la Strada, serata finale del Premio Tomasetta: il prof. Aceto e il prof. Porciello mostrano le targhe ricevute per il loro impegno profuso nell'iniziativa.

1/6/1991, Arena Comunale di San Nicola la Strada, serata finale del Premio Tomasetta: da sin. A. Porciello, Carmine Aceto, il presentatore Massimo Di Mauro, la presentatrice Patrizia Mastracchio.


Carmine Aceto durante la serata finale del Premio Il Ponte 1992 svoltasi  il 30/5/1992 al Reggia Palace Hotel.


Reggia Palace Hotel, 30/5/1992, serata finale del Premio Il Ponte 1992: Carmine Aceto premia un'alunna vincitrice.

 

30/5/1992, Reggia Palace Hotel, serata finale del Premio Il ponte 1992. Aceto e Porciello premiati con targhe.


Premio Il Ponte 1993: studenti al lavoro. Con loro, tra gli altri, da sin. il preside Aceto e il prof. Gennaro Sacco, presidente del Circolo Culturale Amici del Ponte, che gli fu grande amico e collega.

A SEGUIRE, ALCUNI STRALCI DEL PERIODICO "IL PONTE" RIGUARDANTI IL PREMIO A CUI IL PROF. CARMINE ACETO PARTECIPO' COME COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE.