Il Dr. Vincenzo Nigro e la cura della psoriasi: il “segreto” è nella natura

Intervista al noto allergologo sannicolese che ha scoperto come debellare in maniera definitiva “una malattia devastante sia a livello fisico che estetico


Sannicolese “doc”, ma residente a Caserta, pneumologo ed allergologo.
E’ esperto di fitoterapia, quella branca della medicina che studia l’impiego delle piante medicinali capaci di svolgere nell’organismo un’azione farmacologica.
Il dr. Vincenzo Nigro da alcuni anni si dedica alla ricerca. Recentemente è assurto agli onori della cronaca scientifica per aver scoperto la vera causa della Psoriasi al di là del fattore genetico. 

-Dottor Nigro, perché ha ritenuto opportuno di prendere in esame proprio la psoriasi? 

«La Psoriasi rappresenta una malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata dalla presenza di lesioni multiformi, più o meno estese, con elementi di recidività e di resistenza alle terapie tradizionali. Questa malattia è la più devastante sia a livello fisico, perché nei casi più gravi si potrebbe presentare l’artrite psoriasica, sia a livello estetico, integrando cosi un difetto di socializzazione, i soggetti più provati tendono ad isolarsi, provocando un marcato disagio psicologico, sociale e fisico. Non a caso, infatti, la psoriasi è considerata non solo una malattia dermatologica, ma anche una malattia sociale. Ne è affetto il 3% della popolazione italiana. La scoperta della causa è stata effettuata da me, suffragata anche da una ricerca dell’università del Texas (USA). L’origine della malattia psoriasica sembrerebbe risiedere in un assottigliamento della parete intestinale, talvolta congenito; nei casi più gravi si ha anche la scomparsa dei villi coriali, quindi in condizione di stress intestinale, alterandosi la flora batterica intestinale. I linfociti T, che sono le sostanze infiammatorie che provocano la psoriasi, ed anche le più comuni forme di dermatiti, si depositano sulla pelle creando così un vero e proprio tropismo cutaneo, innescando una cascata infiammatoria cronica e riscontrando inoltre nel soggetto interessato anche una carenza di vitamina D».

-Quando ha capito realmente la causa riconducibile alla psoriasi?

«La mia scoperta è stata quasi casuale, perché avendo 60 pazienti su 1500 affetti da psoriasi, a volte capitava che alcuni di essi avessero nel corso dell’anno qualche disturbo intestinale. Prescrivendo dei fermenti lattici oppure dei probiotici, notavo un miglioramento pur lieve della psoriasi; quindi, impegnandomi e studiando a fondo, sono giunto a questa conclusione. Dopo aver messo personalmente a punto questo prodotto e depositando anche il marchio “Poidermina 46”, abbiamo ottenuto il brevetto da Roma, previo studio sulla malattia presentato al Ministro della Sanità».

-Questo farmaco innovativo e rivoluzionario, “Polidermina 46”, da quali elementi è composto?

«E’ anzitutto un trattamento sequenziale integrato da vari elementi, non solo composto da probiotici o da lattobacilli, ma anche da sostanze che hanno un’attività inibitrice della psoriasi e dalla vitamina D3. Non riscontra nella maniera più assoluta effetti collaterali, essendo al 100% naturale, perché la natura con i suoi elementi è in grado di curare tutte le malattie e di prevenirle. Il nome “polidermina” sta a significare che è efficace su tutti i tipi di dermatiti, anzi abbiamo avuto su soggetti la scomparsa definitiva delle placche psoriasiche. Mi permetto di affermare che è un farmaco che funziona, che fa regredire la malattia, testato in fase di sperimentazione, con preparazioni galeniche farmaceutiche, su cento soggetti per ben quattro anni».

-Da quale casa farmaceutica è prodotto?

«Dalla giovane casa farmaceutica “DermoSud Pharma srl”, che è costituita dalla nostra famiglia proprio per rappresentare questo farmaco a livello nazionale. Sono molto fiero e farò di tutto per preservare il marchio del farmaco. Esercito la professione di medico da ben 44  anni con dedizione ed amore, amore per i miei pazienti e per la  mia città; il farmaco è stato realizzato al sud ed al sud il marchio di provenienza deve rimanere».

Giovanna Tramontano   
 

©Copyright Corriere di San Nicola
RIPRODUZIONE VIETATA AI SENSI DI LEGGE


Non solo medico. Il dottore Nigro, che nel passato si è dedicato anche alla politica, è da sempre un appassionato poeta e scrittore. Numerose sono le sue partecipazioni a concorsi letterari, dove ha ottenuto premi e riconoscimenti vari.
L’interesse per la cultura lo ha animato sin dalla gioventù. A ricordarcelo è il nostro direttore Nicola Ciaramella, non solo “memoria storica” di San Nicola la Strada, ma anche possessore di importanti archivi cartacei e fotografici della storia cittadina.
Come, ad esempio, i registri ed i verbali in cui sono narrate le vicende del “Circolo Culturale Sapere e Vita”, il primo circolo culturale nato a San Nicola la Strada, che ebbe vita tra il 1967 e il 1981 e si rese attivissimo con l’organizzazione di dibattiti, mostre, iniziative sociali, incontri sui temi di attualità in quel periodo. Ne fecero parte praticamente quasi tutti gli studenti sannicolesi appena diplomati e poi universitari di quell’epoca. Vincenzo Nigro fu uno dei fondatori. Con lui, tra gli altri e tra i più noti, ma solo per ricordarne alcuni relativamente ai primi anni del sodalizio, Carlo Elce, Nicola Bernardo, Saverio Mastroianni, Antonio Tranquillo, Carlo D’Andrea, Michele Tagliafierro, Salvatore Landolfi, Franco Nigro, Giovanni Tartaglione, Luigi Landolfi, Giuseppe Pascariello, Nicola Ferraiuolo, Angelantonio Pascariello, Luigi Evangelista, Giuseppe Fusco, Ovidio Lanzante, Alfonso Letizia, Pietro Marseglia, Alberto Letizia, Camillo Cirillo, Nicola Ciaramella, Pasquale Delli Paoli, Francesco Russo e tanti, veramente tantissimi altri. Da una scorsa veloce sui registri che l’ “ultimo segretario” dell’associazione, Ciaramella, gelosamente conserva
(foto sopra), se ne contano diverse centinaia. 

Vincenzo Nigro è stato, dal 1989, quale responsabile del Centro Studi Acquaviva, anche promotore e direttore organizzativo del Concorso Letterario Nazionale La Fonte, patrocinato da Comune di Caserta, Regione Campania, Amministrazione provinciale, Provveditorato agli Studi e Ente provinciale per il Turismo.
A ricordarlo è il numero di Giugno 1989 del periodico Il Ponte diretto da Nicola Ciaramella (foto sotto). La serata finale della prima edizione si svolse al Teatro Izzo il 3/6/1989. Ospiti d’onore furono l’istituto scolastico Jean Piaget e la Scuola di danza Il Cigno di Maria Vitondo. Vinsero ex- aequo i poeti Isabella Scalfaro di Catanzaro, con la poesia “Piccolo Socrate”, e Giuseppe Napolitano di Formia con “Meditazioni colorate”.