Al varo il “Progetto Appia Antica”




Importante convegno tenutosi alla Reggia di Caserta: l’obiettivo è di ricostruire, in chiave culturale e turistica, il tracciato originario da Roma a Brindisi della “regina viarum”. Coinvolti prossimamente anche il Comune e la Pro Loco di San Nicola la Strada. 

 

Per costruire il Colosseo ci vollero 50 anni. Per   l’ Appia ce ne vollero 150.
Il destino ha voluto che l’ Architetto Luigi Vanvitelli abbia scelto un punto cruciale del suo percorso per erigere la maestosa Reggia di   Caserta.
Il convegno “Verso il Forum Appia” tenutosi sabato 5 maggio alla Reggia di Caserta, promosso da Legambiente, Touring Club Italiano e CoopCulture,  è stato un atto di riconoscimento della importanza storica culturale del tratto dell’ Appia   che da Capua giunge a Maddaloni, passando per l’attuale San Nicola la Strada e l’antichissima Calatia, nei pressi del collegamento con l’ex area Saint Gobain, o, se   vogliamo, la famigerata area “ lo Uttaro”.
Il progetto “Appia Antica “ deve ricostruire il tracciato originario da Roma a Brindisi e possibilmente   reinstallare gran parte delle pietre miliari che allora furono ideate, di cui si sono perdute le tracce.
Coinvolgere tutti i Comuni toccati dal percorso, sollecitando che ognuno di essi prepari un resoconto storico-geografico del tratto di propria competenza.
Un libro complessivo raccoglierà lo studio di ciascun comune.
Per il tratto che riguarda la Campania, il tragitto di competenza della provincia di Caserta sarà quello che parte dalla foce del   Garigliano ( Minturno ) interessando i comuni di   Mondragone ( l’ antica Sinuessa ) alcuni comuni dei Mazzoni, Capua, S. Maria Capua Vetere ( l’ antica Capua ), Casapulla, Curti Casagiove, Caserta, San Nicola la strada, l’ antica Calatia, Maddaloni , Arpaia.
E’ chiaro che trattasi di un lavoro non semplice. Sicuramente richiederà tempo, impegno e   una adeguata programmazione.
Per quanto riguarda il tratto   S. Maria Capua Vetere - Maddaloni, da alcuni anni è cominciato uno studio di un gruppo di appassionati per cercare di inquadrare con esattezza   i ca. 20 km. sui quali troviamo in successione l’ antica Capua, Casagiove, Caserta, S. Nicola la strada, i resti dell’ antica Calatia, Maddaloni.
Precisando che l’antico percorso dell’Appia, nel tratto da Casapulla a Caserta, si snodava parallelamente all’ attuale tratto, sfiorando Recale e la località Ponteselice, dove tuttora esiste un breve   tratto, recante ancora   il nome “ via Appia”.
A breve sarà comunicato a tutti i Sindaci dei comuni interessati del tratto Capua- Maddaloni   e alle rispettive Pro-Loco il dettaglio del progetto che con il coinvolgimento di tutti i Comuni lungo la direttrice Roma - Brindisi diventerà progetto nazionale da sottoporre al Ministero dell’ Ambiente e Beni Culturali per il riconoscimento dell’ Appia Antica, patrimonio UNESCO.
Si può immaginare già cosa potrà diventare questo percorso di oltre 600 km. Un concentrato coordinato di Storia-Archeologia- e attività ricettive.
Insomma, in una parola, un nuovo polo di sviluppo del sud che riemerge a distanza di ca. 2000 anni.
E’ doveroso menzionare, a questo punto, il lavoro preziosissimo già fatto alcuni anni or sono da un   bravo giornalista- scrittore, Paolo Rumiz, pensate un po’, un triestino; egli ha avuto il coraggio di percorrere a piedi l’ intero percorso, oltre 600 km., in compagnia di un fotografo…… e alcuni amici, raccogliendo dati, informazioni e testimonianze. Il resoconto di questa avventura è stato documentato da un bellissimo libro e vari servizi su internet, materiale di grande interesse per chi volesse approfondire l’argomento.
Il lavoro fatto da Rumiz sarà di grande aiuto per raggiungere lo scopo che ci si prefigge, il riconoscimento UNESCO.

Pasquale Gravante
©Corriere di San Nicola
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