Biodigestore, il fronte del NO non ha confini

Anche il sindaco di Napoli De Magistris al convegno del 25 giugno a Caserta promosso da “Speranza per Caserta”.
Con lui Santagata, Corsale, Naim, Apperti, Tanzarella e Miccolo, tutti per contribuire a far capire a quelle teste dure degli amministratori casertani “che cosa significa governare PER le comunità E NON SULLA PELLE delle comunità”. 

 

Si terrà lunedì 25 giugno, alle ore 18, presso il teatro Don Bosco di Via Roma in Caserta, l’incontro/dibattito organizzato dal Movimento “Speranza per Caserta” dedicato alla duplice battaglia che il Movimento stesso ed altre associazioni stanno combattendo contro la realizzazione del digestore alle porte della Reggia di Caserta e contro la proroga per i cavaioli approvata dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca.
L’incontro vedrà la partecipazione dell’ex Direttore dell’Arpac/Caserta Nicola Santagata e del sindaco di Casagiove Roberto Corsale (che furono, lo scorso 18 maggio, anche tra i relatori al Convegno promosso dal quotidiano di San Nicola la Strada “Corriere di San Nicola” e dal “Comitato Cittadino San Nicola la Strada Città Partecipata”), nonché dei consiglieri comunali di “Speranza per Caserta” Norma Naim e Francesco Apperti, del professor Sergio Tanzarella e, per concludere, del sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Ci fa molto piacere che il sindaco di Napoli abbia accettato il nostro invito -ha dichiarato Michele Miccolo, coordinatore di “Speranza per Caserta”, anch’egli relatore- perché questa sarà l’occasione per spiegare quanto dannoso e nocivo sia l’impianto che il sindaco Marino vuole realizzare a pochi metri dalla Reggia e dalle abitazioni di quattro differenti comuni. Proprio il sindaco di Napoli è la dimostrazione vivente di cosa significa governare per le comunità e non sulla pelle delle comunità, visto che proprio il comune di Napoli ha messo in cantiere la realizzazione di un vero biodigestore in una giusta localizzazione. L’esatto contrario di quanto fatto dal sindaco Marino e dal Pd casertano, che hanno approvato una localizzazione assurda nonostante l’opposizione di quattro comuni limitrofi, delle associazioni e dei comitati”.

(Corriere di San Nicola da COMUNICATO STAMPA di “Speranza per Caserta”)