Presentato a San Nicola la Strada il bando “Resto al Sud”

Importantissimo convegno nel Salone Borbonico per spiegare ai giovani le nuove misure incentivanti finalizzate a creare lavoro ed occupazione nel Mezzogiorno.

 

“RESTO AL SUD” è la denominazione dell’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani “under 36” nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna).
Ne hanno parlato, venerdi 22 giugno, in un convegno di presentazione svoltosi nel salone Borbonico di San Nicola la Strada, Giuliano Fasulo, direttore di Area Retail Alto Casertano del Banco di Napoli, Enrico Vellante di European Dept 012 Factory e la ex senatrice Lucia Esposito.
Con loro, il sindaco di San Nicola la Strada Vito Marotta, l’assessora Mariella Sapone del Comune di Casagiove (in rappresentanza del sindaco Corsale) e l’assessora Giovanna Guerriero del Comune di Recale (in rappresentanza del sindaco Porfidia).

A moderare l’incontro la delegata alle politiche comunitarie del Comune di San Nicola la Strada, Alessia Tiscione, di cui non scopriamo adesso le doti di abilissima conduttrice di convegni in materia e della quale è noto l’impegno brillantemente profuso nei due anni e mezzo in cui ha portato avanti l’importante incarico ottenuto in seno all’amministrazione comunale sannicolese.
Davanti a loro un discreto pubblico attento ed interessato, in larga parte composto da giovani, che ha colto l’occasione di conoscere le opportunità fornite dalla misura incentivante predisposta dal Decreto 9 novembre 2017 n.174 con le relative norme attuative (
Circolare n. 000033).

I giovani della Campania, moltissimi laureati, -ha detto Alessia Tiscione nell’aprire la conferenza- sono sovente costretti a lasciare la nostra terra per trovare un lavoro in altre regioni e anche all’estero. Vogliamo informarli delle diverse opportunità che esistono per evitarlo. Ai giovani sannicolesi, nella fattispecie, vogliamo illustrare le possibilità che questo bando mette a loro disposizione per creare occupazione qui, nella nostra città. E come amministrazione comunale abbiamo il dovere di diffonderle, affinché tutti ne abbiano conoscenza e perché vogliamo che tutti i giovani siano artefici del proprio successo e costruiscano il loro futuro nella nostra terra”.

A porgere i saluti sono stati chiamati, nell’ordine, il sindaco Vito Marotta, l’assessora alle politiche sociali del Comune di Recale, Giovanna Guerriero, nonché l’assessora del Comune di Casagiove, Mariella Sapone (
Fondi Comunitari e Nazionali tra le sue numerose deleghe).
Tutti a sottolineare la necessità di predisporre alla perfezione, da parte delle amministrazioni locali, gli strumenti da mettere a disposizione dei giovani per sensibilizzarli ad informarsi sulle opportunità esistenti nel campo degli incentivi al lavoro.

Molto forti e sentite le riflessioni di Lucia Esposito, che ha parlato degli ultimi disastrosi dati statistici riguardanti il depauperamento di capitale umano nel Mezzogiorno: ovvero la incessante fuga all’estero di studenti formati attraverso costi sostenuti dalle scuole italiane, che si traduce in una perdita netta di due punti del prodotto interno lordo nazionale.

Il compito di spiegare tutto su “Resto al Sud” è stato affidato al dr. Giuliano Fasulo, il quale, con raffinata competenza e dovizia di particolari, ha sapientemente illustrato la procedura del bando.
Prima di entrare nel dettaglio, egli ha esposto i dati essenziali riguardanti le finalità, ribadendo che i finanziamenti (la cui dotazione complessiva decisa dallo Stato è di 1.250 milioni di euro) sono previsti
fino all’importo di 50.000 per ciascun componente della nuova impresa (con un massimo di 200mila euro), il quale non sia già titolare di altra attività, sia di età compresa tra i 18 e 35 anni e sia residente in regione (questo requisito non è indispensabile all’atto della richiesta, in quanto ci si può anche trasferire da altra regione o dall’estero dopo l’esito positivo della valutazione).
Fasulo, dopo aver precisato che la forma della nuova impresa può essere ditta individuale, società o cooperativa costituita comunque non prima del 21 giugno 2017, ha poi spiegato che il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consta di due comparti: un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo ed un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo (garantito dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese).
Quindi ha precisato i campi di attività ai quali gli incentivi sono esclusivamente destinati, e cioè produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo, escludendo le attività agricole, libero professionali ed il commercio.
Per quanto riguarda le spese ammesse al finanziamento, le ha così elencate: ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili; acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, programmi informatici e beni utili ed indispensabili per l’avvio dell’attività.
“Resto al sud” è un incentivo a sportello, ha poi spiegato, precisando che le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.
E’ poi passato alle varie fasi procedurali. La domanda deve essere presentata ad Invitalia e deve contenere la esposizione dettagliata del progetto imprenditoriale. A tal fine, sono indispensabili i s
ervizi di consulenza e assistenza offerti da Pubbliche amministrazioni, università, associazioni o enti del terzo settore. Avuto l’ “ok” di Invitalia, si richiede il finanziamento bancario ad una delle banche aderenti alla convenzione con l’Abi. Ottenuto il finanziamento, ricorrendone i presupposti, la nuova impresa diventa, quindi, destinataria delle agevolazioni.

A prendere, infine, la parola, fornendo ulteriori dettagli sugli scopi e sulle procedure del bando, è stato Enrico Vellante, co-fondatore e partner di 012 Factor, la nota società casertana sostenitrice dello sviluppo di nuove imprese, che lo scorso 9 maggio ha contribuito alla celebrazione della Festa dell'Europa tenutasi nell’aula consiliare del Comune di San Nicola la Strada.

Momenti molto importanti della conferenza si sono vissuti, in conclusione, con le domande rivolte dal pubblico presente, tra le quali una riguardante la predisposizione o meno di una procedura “più leggera” (rispetto a quella utilizzata per la clientela ordinaria) adottata dalle banche nel processo di valutazione delle richiesta di finanziamento da parte delle imprese che hanno superato l’esame di Invitalia.
“Sì”: la risposta del dr. Fasulo, chiara e precisa, e decisamente molto incoraggiante, la dice tutta sulla fortissima attenzione che a “Resto al Sud” stanno dedicando tutti i soggetti incaricati, dallo Stato alle Istituzioni locali, dagli enti di consulenza alle banche.
Se si vuole, insomma, che la parola “assistenzialismo” venga definitivamente cancellata per i giovani del sud e prenda sempre più piede il bisogno di maggiori crescenti opportunità di lavoro per non disperdere l’immenso patrimonio di capacità imprenditoriali esistenti, forse è questa una delle strade più giuste.

Nicola Ciaramella
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