Domenico Palmiero nel segno di Eduardo

Il diciottenne talento del teatro casertano, dopo il grande exploit con “I Vari…età”, è di nuovo sul palco dell’Arena: appuntamento domenica 22 luglio in “Filumena Marturano” con la sua compagnia “Fratello Sole e Sorella Luna”, fondata quando aveva dieci anni. Ha Eduardo nel sangue; lo recita come se lo fosse!


Reduce dalle eccezionali esibizioni che lo hanno visto, sabato scorso, tra i protagonisti del “Viaggio tra Napoli e Caserta” messo in scena da “I Vari…età”, ritorna all’Arena uno dei più grandi giovani talenti del teatro casertano.
Dopo il grandioso omaggio tributato, con la compagnia del maestro Vittorio Di Tommaso, a Massimo Troisi (scene da famosi film, poesie ed un video di sua realizzazione),
Domenico Palmiero sarà di nuovo sul palco della “Ferdinando II”, domenica 22 luglio, alle ore 20.30, con il capolavoro eduardiano “Filumena Marturano” presentata dalla sua compagnia “Fratello Sole e Sorella Luna”.
Con lui, ovviamente, attore e co-regista, l’inseparabile e sempre più bravo Domenico Carozza (anche lui tra i protagonisti dell’originale viaggio ditommasiano), co-fondatore del noto gruppo artistico di San Marco Evangelista, da due anni splendidamente “gemellato” con “I Vari…età”.

Non crediamo che oggi esistano, a tutte le latitudini e longitudini artistiche, giovani interpreti di Eduardo più bravi di Domenico Palmiero, diventato maggiorenne da poche settimane.
Eduardo lo recita come se lo fosse, perché ce l’ha nel dna, perché nel segno di Eduardo si innamorò del teatro quando aveva appena quattro anni e solo delle commedie di Eduardo è ricco il curriculum della compagnia “Fratello Sole e Sorella Luna”, sorta -attenzione, si legga bene!- per grazia e virtù dei “due Domenico” quando essi avevano appena compiuto -sì, perché sono praticamente coetanei- dieci anni.
Casi analoghi conosciuti non esistono. La bravura di Domenico Palmiero nel recitare commedie di Eduardo, nel riproporne i capolavori con maestria e naturalezza, non è alla portata di artisti “normali”, per quanto anch’essi bravi.
Domenico Palmiero è riconosciuto genio da chiunque lo abbia visto recitare almeno una volta una commedia di Eduardo De Filippo. E non si deve sforzare più di tanto per interpretarlo: perché egli è … Eduardo! In ogni gesto, in ogni parola, in ogni movenza, in ogni espressione del volto, in ogni monologo, in ogni silenzio. 
Del maestro Eduardo è devoto; di lui ha smisurato rispetto.
Genio lo è anche di umiltà, quella dote che fa grandi gli artisti come gli uomini: una dote così rara oggi in un mondo dove spesso regnano presunzione ed arroganza.

La compagnia teatrale "Fratello Sole e Sorella Luna" è stata fondata nel 2010 da Domenico Palmiero e Domenico Carozza (avevano dieci anni ciascuno...), entrambi di San Marco Evangelista.

Nel suo curriculum tutte opere, molte volte replicate nei teatri anche della provincia di Napoli, di Eduardo De Filippo e qualcuna di …-guarda un po'...- Eduardo Scarpetta.
Eccole: "Tre pecore viziose", “Questi fantasmi”, ”Natale in casa Cupiello”, “O’ scarfalietto”, “Non ti pago”, “Miseria e Nobiltà”, “Le chiavi di casa”, “I morti non fanno paura”, “Pericolosamente”, “Sik Sik l'artefice magico”, “Caviale e lenticchie”, “Chi è cchiù felice e me!”, “Napoli milionaria”, “Sogno di una notte di mezza sbornia”, “Dolore sotto chiave” e “Filumena Marturano”.
Senza dimenticare la commedia in due atti "O’ suonno d’ ’o passato", scritta da Domenico Palmiero all’età di tredici anni (fu il suo esordio da autore). 

La trama di “Filumena Marturano”: l’opera è costruita all’interno di un quadro socio-culturale molto ben definito. La contrapposizione di due mondi: la Napoli dei “bassi” trasudanti miseria e dignità e la città “bene”, spensierata e inconsapevole che sfrutta ed umilia lo stuolo dei concittadini poveri. Due culture che non hanno possibilità di incontrarsi. Commedia sociale, la definì a giusta ragione Eduardo, ma anche commedia di sentimenti. L’istinto materno è infatti la sola molla che fa ribellare Filumena dopo anni di silenziosa sottomissione, inducendola all’inganno, che è la sola via per assicurare un cognome ai tre figli generati di nascosto da tutti.
Nel cast, oltre a Domenico Palmiero e Domenico Carozza, Mena De Filippo, Arianna Carozza, Sara Pascarella, Lidia Quintavalle, Mattia Serino, Nunzio Tedesco, Francesco Gualtieri, Lorenzo Sparaco, Consiglia Cianci, Giovanni Del Prete, Gabriele De Lucia.
Le musiche originali sono di Domenico Angelino, il trucco è di Maria Palmiero e il parrucco di Pamela d’Aiello, la suggeritrice Dalila d’Aiello, il tecnico audio e luci Angela Caiazzo.
Le scenografie sono state interamente progettate e realizzate dal Liceo Artistico “San Leucio” di Caserta.
La regia dello spettacolo è di Domenico Palmiero e Domenico Carozza.


«E’
un lavoro che ci accompagna da quasi un anno -ci ha detto Domenico Palmiero- e sono molto, ma molto felice del fatto che arrivi anche a San Nicola la Strada nella suggestiva e storica Arena! E’ un testo che non ha vincoli, che racconta ed insegna oggi come allora. La regia non è stata facile; doveva osservare tutto, nei minimi particolari, mettendo al centro dell’azione la situazione stessa, facendo così una panoramica in modo tale che il pubblico stesso possa decidere con chi schierarsi. Nonostante, però, la nostra neutralità, il pubblico, alla fine, avrà un unico pensiero. In questa edizione governeranno gli sguardi, i silenzi, l’interiorità dei personaggi, il tutto contornato anche da un giusto umorismo come solo Eduardo sapeva fare. Non mi resta che ringraziare di cuore l’ospitalità avuta dalla città di San Nicola e dalla ProLoco. So che entrambi si impegnano con serietà, dedizione e passione per far si che questa rassegna riesca nel miglior modo possibile. Ed è nostro dovere mettercela tutta per meritarci l’attenzione e la fiducia che hanno avuto nello scegliere, per “R…estate a San Nicola”, anche la mia compagnia. Speriamo molto di riuscirci pienamente».

Notizia importante: tra gli invitati ad assistere alla commedia ci sarà anche una rappresentanza del gruppo di volontari che sta raccogliendo fondi per Giuseppe Moriello, il giovane marcianisano che da oltre un anno combatte la sua battaglia per la vita e l’ultima cura: quella che potrebbe salvarlo!

Nicola Ciaramella