La finta bonifica a Crotone: l’Ing. Vincenzo Voce come un fiume in piena




La storia infinita di Crotone, la terra dei veleni, la storia di chi da anni difende con le unghie e con i denti il territorio


Dall’ultima intervista sul Corriere di San Nicola del 12 febbraio scorso è cambiato poco, troppo poco a Crotone: ad affermarlo è ancora una volta chi da anni segue da vicino le vicende drammatiche di questa terra, chiamata “terra dei veleni”.
L’Ing. Vincenzo Voce racconta di una raccolta firme on line arrivata a circa 63 mila sostenitori, che proseguirà a settembre, unica novità da anni. La petizione si chiama “Una bonifica seria per la terra dei veleni” e consiste in una lettera aperta al Ministro Gen. Sergio Costa, nella quale si chiede un immediato intervento affinché le bonifiche sul territorio siano serie e risolutive.
La lettera sottoscritta dall’Ing. Vincenzo Voce a nome del comitato “La collina dei veleni” ripercorre le tappe fondamentali di una terra martoriata da anni di sversamenti provenienti dalle fabbriche, falde acquifere contaminate da sostanze cancerogene mai bonificate.
Da circa dieci anni la multinazionale dell’Eni (Syndal) ha avviato il processo delle bonifiche, ma si è perso solo tempo. Nell’area adiacente a quella industriale si stanno bonificando suoli non contaminati, con risorse pubbliche: il paradosso. Dopo il fallimento del progetto iniziale, un nuovo progetto, il MATTM, è stato avviato di concerto con le istituzioni; anche con questa iniziativa si fa finta di bonificare, ma i veleni resteranno dove si trovano.
Nel sito di Pertusola c’è forse l’area più contaminata da metalli pesanti d’Europa, che nemmeno sfioreranno. Si farà una tombatura dei veleni, una messa in sicurezza permanente. Soprattutto non ci sarà nessun riutilizzo del sito. Vi è un progetto di 700 pagine, che nessuno legge, che nessuno ha tempo di leggere: questo è il trucco. Nelle conferenze dei servizi che si sono tenute a Roma la multinazionale è andata con 10 persone fra tecnici, dirigenti e consulenti. In vdeoconferenza hanno partecipato Comune, Provincia, ASP e Regione Calabria.
In un’altra CdS le istituzioni hanno comunicato a Syndial che poteva sfruttare il 10% delle aree come suoli residenziali edificabili. Syndial che conosce i veleni che lascia senza bonifica ha declinato l’offerta. Ma un dubbio rimane: I nostri politici sapevano dei veleni? Non si spiegherebbe in altro modo quella comunicazione.
Durante la conferenza, infatti, le uniche osservazioni che sono state fatte riguardavano un canale tombato e la concessione dell’utilizzo delle aree edificabili, ma figuriamoci se su tutti quei veleni si potrà mai fare qualcosa.

Giovanna Angelino 

Il link della petizione:
https://www.change.org/p/ministro-dell-ambiente-una-bonifica-seria-per-crotone-terra-dei-veleni-sergiocosta-min


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