L’auspicabile ulteriore passo in avanti del ruolo della Reggia di Caserta

La gestione in uscita ha nettamente fallito sotto l’aspetto del coinvolgimento delle Associazioni nella elaborazione di idee finalizzate al rilancio turistico...

 

Poche settimane fa, la sezione Ambiente della Associazione di volontariato V.S.R. (Volontari Sostenitori Ricerca)-Caserta ha fatto il punto sul progetto del “Rilancio Turistico” di Caserta e territorio provinciale. In sintesi, si auspicava la necessità di un coinvolgimento della intera comunità nello sforzo in atto per il potenziamento di questo settore trainante dell’economia locale. Inutile ribadire che questo progetto ruota intorno al monumento principe del territorio, la Reggia Vanvitelliana; tuttavia, qualsiasi altra idea che possa arricchire il tema della accoglienza e dell’attività turistica del territorio, sia la benvenuta.

Con questo articolo ci permettiamo, ora, di fare un brevissimo bilancio del lavoro svolto in questi ultimi anni dalla direzione della Reggia, con disamina dei punti positivi, ma anche di quelli rimasti irrisolti, al solo scopo di sollecitare qualche rilievo critico ma costruttivo, unicamente finalizzato a contribuire a quello sforzo sopra menzionato, ovvero il Rilancio del Turismo a Caserta.

Cominciamo subito col dire del risultato più importante (anche se non proprio esaltante) conseguito dalla gestione Felicori, ovvero l’incremento del numero dei visitatori, passati da circa 500.000 del 2014 agli 800.000 del 2018: insomma, ancora nettamente al di sotto della “potenzialità” del monumento...

Per quanto riguarda i punti di debolezza della gestione, secondo il nostro punto di vista, non possiamo non rimarcare l’insufficiente coinvolgimento delle associazioni di volontariato nella elaborazione di idee finalizzate agli obiettivi primari di incrementare la massa dei visitatori e la redditività.

In questa ottica, mai dimenticare che la partita “Rilancio Turistico” è pur sempre una “impresa” socio-economica che giammai può prescindere dal filo conduttore della produttività e redditività. Ogni Associazione di Volontariato, infatti, è portatrice di una idea di solidarietà unitamente ad una energia propulsiva, fatta di lavoro offerto a titolo gratuito. Confidiamo che la prossima gestione sia più attenta a questo tipo di rapporto.

Il fatto di non aver aperto gratuitamente i cancelli del parco agli ultra 65enni di Caserta e dintorni, ma anche di qualsiasi provenienza, per esempio, è stato un errore. Una iniziativa in questo senso della prossima politica gestionale del monumento potrebbe essere una carta vincente da giocare. Qualcuno potrà obiettare, iniziative senza ritorno economico. Non diremmo: se facciamo entrare nel parco 1000 pensionati gratuitamente solo per poter passeggiare all’aria salubre, che danno erariale essi comporterebbero per le casse dell’ente? Ma, soprattutto, quale livello di immagine potrebbe apportare una suddetta iniziativa a livello nazionale e oltre?

Infine, permetteteci un riferimento agli eventi artistici, in particolare alla pittura: è stato fatto qualcosa, è vero, ma questi eventi di grande valenza culturale devono essere moltiplicati e diventare appuntamenti fissi. Un esempio su tutti: creiamo un appuntamento annuale con un autore della pittura impressionista, come Monet, Manet, Renoir, Cezanne, Van Gogh, Gauguin e tutti gli altri di pari valore. Essi, secondo noi, devono entrare puntualmente nella Reggia una volta l’anno ad una data precisa.

Ovviamente, lo stesso dicasi per tutti gli altri Artisti. Gli esperti sanno cosa indicare.

Questi brevi spunti non sono che granellini di sabbia rispetto alla mole di eventi cui può trovare ispirazione la nuova gestione. Se sapremo insistere su questa strada, il Rilancio del Turismo dell’intero territorio potrà dare frutti oggi insperati.

                                                                                  

Pasquale Gravante