Porte aperte al “CIRCE”

Conferenza stampa in due fasi e due location per presentare l’ “Open Day” del 13 ottobre, che permetterà a studenti e cittadini di conoscere da vicino il centro di ricerche isotopiche del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania allocato presso l’ex-Ciapi.
Cronaca di una emozionante “anteprima” vissuta grazie alla visita guidata condotta dal Direttore Prof. L. Gialanella e dal responsabile di progetto prof. G. Porzio.

Con una interessantissima conferenza stampa, articolata in due fasi e in due diverse location, il prof. Lucio Gialanella, nuovo Direttore del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, e il prof. Giuseppe Porzio hanno presentato ufficialmente il progetto “Magia, prestigio e Fisica dilettevole: una visita a CIRCE” finalizzato a far conoscere a studenti e cittadini il prestigioso Centro di Ricerca CIRCE (Centro di Ricerche Isotopiche per i Beni Ambientali e Culturali) allocato presso l’ex Ciapi di San Nicola la Strada.

La prima tappa di un pomeriggio che ha visto in primo piano un “nostro” fiore all’occhiello della scienza e della tecnologia applicata a settori chiave delle attività umane (ambiente, beni culturali, industria, ecc.) si è svolta presso la sala giunta del Municipio di San Nicola la Strada, alla presenza del sindaco Vito Marotta e dell’assessora alla cultura Maria Natale, di altri rappresentanti dell’amministrazione comunale (l’assessore Vincenzo Mazzarella e i consiglieri Mattia Tripaldella e Giovanni Motta), dei Proff. Lucio Gialanella, Giuseppe Porzio e Luisa Stellato del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Caserta e di un’ampia rappresentanza di testate giornalistiche locali, tra cui il Corriere di San Nicola.

Nel prendere la parola, il Primo Cittadino, visibilmente soddisfatto per le qualificate presenze all’incontro, ha voluto sottolineare la notevole importanza del progetto, proposto dal dipartimento universitario diretto dal Prof. Gialanella e patrocinato dal Comune, quale segno di testimonianza della volontà di ribadire e consolidare l’identità culturale della città di San Nicola la Strada.
Non potevamo non cogliere al volo questa grande opportunità -ha affermato Marotta- per dare un contributo significativo alla valorizzazione del nostro territorio. C’è un impegno reciproco ad intessere relazioni più forti, più quotidiane, tra l’ente pubblico e un polo universitario di eccellenza quale il dipartimento di matematica e fisica. E quando all’orizzonte ci sono addirittura nuovi investimenti da poter realizzare in questo settore, la nostra città non può assolutamente rimanere sorda. Per il prestigio ulteriore da acquisire, per l’indotto che si sviluppa, che ci arricchisce non solo sotto il profilo culturale, ma anche economico”.

A compiacersi vivamente dell’iniziativa anche l’assessora Maria Natale, che ha toccato, invece, più da vicino il vantaggio che ne deriva a favore dell’intera comunità scolastica sannicolese, interessata in primis ad approfondire la conoscenza di questo enorme patrimonio scientifico e culturale e a divulgare l’esistenza di questi grandiosi laboratori reali.

La nostra iniziativa di coinvolgere il Comune di San Nicola la Strada” -ha detto poi nel suo intervento il Prof. Gialanella- “completa il percorso di sinergie iniziato negli ultimi anni con primari enti, nazionale ed esteri, che si occupano di ricerca ed è in linea con i nuovi investimenti che l’ateneo sta facendo, grazie anche all’aiuto della regione, che è proprietaria degli immobili in cui tale attività viene svolta. Tra i nostri scopi c’è quello, fondamentale, ai fini di agevolare la vita degli studenti e di accrescerne l’interesse, di trovare il miglior sistema di cogestione possibile con gli enti locali”.

Dopo di lui, il Prof. Giuseppe Porzio, Coordinatore Tecnico del Laboratorio Circe, proveniente dalla “Federico II” di Napoli e fortemente voluto all’ex-Ciapi dal Direttore Gialanella, con al fianco la prof.ssa Luisa Stellato, ha spiegato tutti i dettagli della manifestazione “Magia, prestigio e Fisica dilettevole”: un vero e proprio Open Day, per la precisione, che, nella giornata di sabato 13 ottobre (dalle ore nove alle diciotto), nell’ambito delle iniziative “napoletane-casertane” promosse per la Notte Europea dei Ricercatori (European Researchers’ Night), sarà imperniato sulle visite (in gruppi ultra-assistiti da specifici staff di tecnici e docenti) che studenti (soprattutto del quinto anno) e cittadini potranno effettuare presso il Centro CIRCE (“Center for Isotopic Research on Cultural and Enviromental heritage”) secondo un percorso già programmato (prima del quale verranno impartite informazioni generali e direttive di sicurezza) che permetterà ai visitatori di ammirare la stupefacente strumentazione scientifica in dotazione a questa struttura, di cui pochissimi altri esempi esistono in Italia e certamente non in Campania. Il tutto anche con piccoli esperimenti che faranno toccare con mano alcuni principi che stanno alla base della fisica.
Ah, quasi dimenticavo... -ha detto, alla fine, con grande simpatia il prof. Porzio dopo aver rivelato che sono già arrivate a centinaia le prenotazioni da parte di studenti del Diaz di San Nicola la Strada e di altre scuole della provincia- ...Ci saranno, come è scritto a carattere cubitale sui depliants, anche due percorsi esterni. Uno di fisica dilettevole, che vedrà la Maga Lam presentare giochi di magia e di illusionismo dove dietro c’è anche la fisica, ed un altro organizzato da un team di dieci astrofili dell’Umac di Maddaloni, che punteranno, sperando sia bel tempo, sulle osservazioni solari, spiegando anche l’evoluzione delle stelle. Sono previsti, inoltre, stand per la diffusione di iniziative sportive nell’ambito delle attività universitarie e per la divulgazione del corso di laurea in fisica e matematica”.
Dalla teoria alla pratica, insomma; visitare un laboratorio dopo aver studiato sui libri come è fatto e a cosa serve. Il Prof. Porzio è stato molto chiaro: “Vogliamo fare in modo che i ragazzi vedano e capiscano da vicino, con gli occhi, quello che hanno studiato. Vogliamo accendere in loro la scintilla della curiosità, stimolarne l’orientamento: perché, non dimentichiamo, è questa la famosa terza missione dell’Università”.

La seconda parte della conferenza, alla quale non tutti hanno partecipato (il Corriere di San Nicola, ovviamente, c’era!), è stato indubbiamente il momento più interessante di tutto lo splendido programma messo su dal Direttore prof. Gialanella e dal sindaco Marotta per portare l’iniziativa a conoscenza della stampa.
La visita, in anteprima, al Laboratorio, ha rappresentato un’occasione forse irripetibile per i presenti, considerata la eccezionale disponibilità dei Proff. Gialanella e Porzio e di tutto il personale scientifico impegnato presso il Centro ad intrattenerli per spiegare le meraviglie e le “magie” degli apparati scientifici del CIRCE, la cui fondamentale valenza scientifica è la ricerca di base applicata nel campo dell’industria, dell’ambiente, dei beni culturali, dell’astrofisica, della scienza dei materiali e di altri settori di attività.
I fortunati intervenuti hanno così potuto ammirare e capire soprattutto l’importanza del TAL (Tandem Accelerator Laboratory), l’Acceleratore di particelle che rappresenta la punta di diamante del Centro CIRCE: si tratta, come ha magistralmente spiegato il Prof. Gialanella, di un sistema di Spettrometria di Massa Ultrasensibile basato sull’acceleratore Tandem da tre milioni di volt al terminale; un percorso di ben 85 metri di macchine, una metodologia molto sofisticata che consente misure ultrasensibili e la cui applicazione più nota è la datazione radiocarbonica (che, per reperti con età compresa tra 0 e circa 50.000 anni, può essere effettuata purché essi contengano carbonio di origine organica). Il sistema ha raggiunto un livello di precisione tra i più elevati al mondo, dove si contano appena una quarantina di tali strutture. La realizzazione di un laboratorio di trattamento dei campioni in condizioni di bassissima contaminazione ha consentito, insomma, di avviare anche numerosi programmi di ricerca avanzata e di offrire un servizio di routine di grande qualità per le datazioni al 14C di reperti archeologici. E’ stato così possibile, ad esempio, datare il papiro di Epicuro, ricostruire l’evoluzione del paleoambiente in Campania dopo l’eruzione Vesuvio e valutare il tempo necessario perché l’ambiente sconvolto dall’eruzione potesse ospitare reinsediamenti umani.
E poi, già totalmente immersi nella fantastica realtà del Centro, occhi ed orecchie sugli altri gioielli presenti.
Come gli spettrometri di massa per isotopi stabili (utilizzati per la determinazione dei rapporti isotopici di elementi leggeri quali idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e zolfo, nonché di altri quali boro, stronzio, nichel, argento, piombo ed uranio) applicati al settore agroalimentare, alla cosmogeochimica, all’idrogeologia ambientale e alla diagnostica medica.
Come gli spettroscopi laser con i quali si interroga la materia per conoscerne con precisione grandezze e parametri per applicarli ai campi della metrologia, della termometria e della diagnostica ambientale (Lo Uttaro docet...).
Come gli strumenti del laboratorio di radioattività ambientale, attraverso i quali si eseguono misure in campioni solidi, liquidi ed in aria per studi ambientali e per la prevenzione e protezione degli ambienti di lavoro e delle scuole.

Gli ultimi momenti della piacevole visita che il Prof. Gialanella ha voluto dedicare agli ospiti hanno riguardato i lavori in corso nell’edificio (già finanziati dal consiglio di amministrazione dell’Ateneo in linea con i nuovi investimenti che si stanno facendo da alcuni anni) per l’allestimento di altri uffici e laboratori in spazi concessi dalla regione.

Si è chiuso così un pomeriggio lungo e “faticoso”, ma indimenticabile. Il clima è stato decisamente “magico”, in perfetta sintonia con il titolo dell’iniziativa. Nessuno lo ha detto, ma la speranza che questo luogo di San Nicola la Strada, dove quattro decenni fa c’era uno dei centri di formazione professionale più importanti e riconosciuti d’Italia (il Ciapi, fucina di migliaia di operai specializzati che hanno poi lavorato in tantissime primarie industrie), possa diventare sede universitaria è un sogno tutt’altro che irrealizzabile.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
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