Franco Nigro e il “Casale delle Massarie”

Presentato, in quella splendida città ricca di storia e di valori che oggi si chiama San Marco Evangelista, l’ultimo libro del noto ricercatore sannicolese.
Il parroco Don Fernando Latino, l’universitario Giuseppe Paccone e l’Avv. Giuseppe Stellato hanno impreziosito, oltre all’autore, un incontro molto partecipato da un pubblico attento ed interessato.

 
La città di San Marco Evangelista ha risposto alla grande, domenica 14 ottobre, all’incontro di presentazione del libro, dal titolo inequivocabile, "Gli atti criminali del casale delle Massarie nel secolo XVIII", il venticinquesimo scritto dal rinomato storico Francesco Nigro.

Il salone dell’oratorio “Fratello Sole e Sorella Luna” della Chiesa dello Spirito Santo stracolmo di pubblico: cittadini, amici, appassionati, curiosi ed anche noi del Corriere di San Nicola ad occupare ogni ordine di posti.
Difficile resistere al richiamo della “piccola” storia dei secoli passati (nella fattispecie il periodo di quattro decenni dal 1738 al 1778), quella fatta di piccoli luoghi amati e vissuti (“Massarie” o “Masserie” è proprio l’attuale San Marco Evangelista), di piccoli nomi che ancora resistono, di piccoli episodi forse un po’ strani ed insoliti se li ragguagliamo ai nostri tempi. Luoghi, nomi, accadimenti tutti ampiamente indicativi di come si viveva nei nostri vecchi borghi, di come erano i vecchi compaesani, di quale era il loro livello di istruzione (quasi tutti si firmavano con il “signum crucis”), di quali erano i costumi, i mestieri, gli usi di una società che, se andiamo poi bene a vedere, ha conservato il suo bene ed il suo male, variando solo i contorni di quella che si è sempre chiamata modernità.
A far emergere tutto questo dall’oblìo di un “nuovo” mondo che dimentica subito, a dissotterrarne le tracce scritte su carta segnata dal colore dell’antichità e con inchiostro restìo a cancellarsi, ci ha pensato, come da 35 anni fa anche nella sua San Nicola, Franco Nigro.
Senza di lui non conosceremmo, oggi, molti aspetti del passato della nostra terra, dal vecchio casale della Massarie alla San Nicola la Strada, immenso patrimonio di cultura, di tradizione, di storia e di arte. Perché, non solo per Nigro, è dalla conoscenza del passato che si erige, in tutta la sua chissà se giustamente declamata imponenza, il futuro. Le fonti sono le solite e le uniche attendibili. L’eccellenza della ricerca storica locale che è Francesco Nigro non racconta in maniera selvaggia, come fanno taluni presumibili storici che si inventano cose mai accadute o accadute in maniera completamente diversa. La storia non è romanzo, è obbligo dello storico autentico attingere dai veri fondamenti della verità. E Nigro lo fa immergendosi con impegno, duro lavoro e soprattutto con impareggiabile competenza nel decifrare scritture ufficiali spesso quasi incomprensibili nella forma e nel lessico. Nella fattispecie, i documenti custoditi nell'Archivio comunale della città di Capua, presso il Museo Provinciale Campano, e nell’archivio di Stato di Caserta, per i quali è trascorso il periodo di quarantena di 99 anni, durante i quali non si possono ancora rendere pubblici.
«Un popolo senza radici rischia di morire» -Nigro ama spesso ripetere- «e per questo noi dobbiamo conoscere il nostro passato. Attraverso i miei lavori cerco di tirare fuori, di portare una luce su di un passato che, poi, se andiamo a vedere, non è mica tanto lontano. Se riusciamo a mettere su dei tasselli del passato, riusciamo anche a costruire meglio la nostra vita. Io non dico che il passato deve essere una conoscenza assoluta, bensì un inquadramento per poter operare nel presente e costruire un avvenire migliore».

La cerimonia si è svolta all’insegna della “sammarchesità”, se ci è consentito coniare questo termine, che la dice tutta sul legame che i cittadini di San Marco Evangelista hanno con la loro splendida città.
Ad onorarla un “tavolo dei lavori” di grande qualità: Don Fernando Latino, parroco della Chiesa dello Spirito Santo (un sacerdote che emana “positività” ed “apertura” attraverso ogni sua parola), che ha collaborato nell'organizzazione dell'evento; lo studente universitario Giuseppe Paccone, emblema di quei “giovani di San Marco Evangelista che sommamente pregiano i valori dell’amicizia, della solidarietà e della fratellanza” ai quali Francesco Nigro ha dedicato il suo libro; l’Avv. Giuseppe Stellato, noto quale tra i penalisti più stimati del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Oltre, naturalmente, allo stesso autore.
Tutti, con riflessioni di grande spessore professionale, a sottolineare il valore dell’opera, che completa il ciclo di ricerche storiche che Nigro ha dedicato a San Marco Evangelista.
Al Casale delle Massarie (o Masserie), attuale San Marco Evangelista, il ricercatore e studioso sannicolese aveva già dedicato, infatti, due altre opere, precisamente Il casale delle Masserie nel secolo XVIII” pubblicato nel 1990 e Il brigantaggio nei comuni di Masserie e di San Nicola la Strada (1860-1865”) dato alla stampa nel 2015.

Alla fine dell’incontro, fuori programma, ci sono stati alcuni interventi del pubblico (il prof. Cortese, l'ex sindaco Zitiello e chi scrive), sopraggiunti a testimoniare all’autore quella gratitudine che spontaneamente si è portati a porgere quando è troppo forte il sentimento di appartenenza ad una comunità, ad una terra, di cui ci si sente figli orgogliosi e che la si immagina proiettata in un futuro che mai potrà fare a meno del passato.

"Gli atti criminali del casale delle Massarie nel secolo XVIII" è edito dalla Associazione di cultura e tradizioni popolari "Il Giardino", uno dei sodalizi più attivi impegnati sul territorio sannicolese sul tema della difesa delle tradizioni locali, di cui è presidente lo stesso Nigro. Ha una bellissima copertina realizzata con un disegno della Piazza del Casale delle Masserie realizzato dall’artista Mario Bartolomeo. Le sue intense 79 pagine, stampate da Depigraf, sono impreziosite da foto di Biagio Pace e da disegni realizzati da Franco Imposimato e Mario Bartolomeo.
È diviso in diciotto capitoli in cui vengono riportati i fatti e documenti ufficiali riguardanti numerosi atti delittuosi commessi nel casale delle Massarie, come si è detto, tra l’anno 1738 ed il 1778. Si tratta di reati di minacce, diverbio, offese, ingiurie, turbato possesso di terreni, aggressione, rissa, omicidio per tradimento coniugale, furto di frutta, stupro, detenzione di coltello proibito, furto di galline, adulterio, scoppettate.
Dalla sua lettura viene fuori, tra l’altro, un piccolo spaccato della società sammarchese di quel tempo con i toponimi in cui abitavano i protagonisti delle vicende criminose, le generalità, i nomi, l'età e i mestieri esercitati dagli attori degli episodi di violenza. La descrizione di questi episodi criminali, insomma, come per le altre opere di Nigro riguardanti San Nicola la Strada, rappresenta, oltre che il naturale desiderio di “curiosità” per lo storico, anche il pretesto per farsi un'idea di quella che era la vita quotidiana all’epoca.
Dagli elenchi delle cose rubate si viene a conoscenza delle suppellettili esistenti all’epoca all’interno delle case, dell’abbigliamento delle persone e degli attrezzi da lavoro; dalla descrizione degli atti e dell’accaduto si apprendono le leggi e le procedure penali allora vigenti, la struttura giudiziaria operante, ecc.
Dalla narrazione di questi eventi, insomma, viene fuori un contributo importante per avere un preciso quadro sociale, o giù di lì, della San Marco Evangelista del medio Settecento.
Uno “spaccato”, come ha più volte ribadito l’autore, di una società che, è vero, è cambiata profondamente, ma che ha sempre mantenuto e resiste a mantenere la sua identità culturale, patrimonio indissolubile di tutti coloro che oggi possono riviverlo solo attraverso le testimonianze di un passato che non vuole, e non deve, assolutamente svanire.
Perché, sempre a dirla con Nigro, senza memoria non c'è futuro.

Nicola Ciaramella
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Francesco Nigro (attraverso una serie lunghissima di libri pubblicati a partire dal 1982) e Nicola Ciaramella (attraverso tantissimi articoli e dossier pubblicati dal 1987 sul periodico "Il Ponte" e sul "Corriere di San Nicola" cartaceo e online) hanno impegnato gran parte della loro vita, con un contributo personale di travolgente passione, a far conoscere con testimonianze scritte e a difendere dall'oblìo il patrimonio storico, culturale, artistico e di tradizioni della loro terra. Francesco Nigro è stato anche sindaco e consigliere comunale di San Nicola la Strada oltre che consigliere provinciale di Caserta.
Questi i titoli delle sue venticinque opere, scritte dal 1982 ad oggi, attraverso le quali ha raccontato ed immortalato storie, vicende, monumenti e personaggi della sua città natìa e della altrettanto amata San Marco Evangelista: 
-San Nicola la Strada nel secolo XVIII (1982); -La denominazione del nostro Comune – Significato e scrittura (1988); -La società filantropica e consorziale di San Nicola la Strada e San Marco Evangelista fondata nel 1883 (1990); -La toponomastica di San Nicola la Strada (1990); -Il casale delle Masserie nel secolo XVIII (1990); -La Società Operaia di Mutuo Soccorso di San Nicola la Strada (1991); -Le corse dei cavalli nella Rotonda di San Nicola la Strada alla fine dell’800 (1991); -Lo stradone e i passeggiatoi vanvitelliani (da San Nicola la Strada alla Reggia di Caserta) (1992); -Soprannomi e nomignoli a San Nicola la Strada (1994); -Il vescovo Michelangelo della Peruta (1733-1806) (1994); -Andrea della Peruta, Medico del ‘700 (1998); -La violenza a San Nicola la Strada nel secolo XVIII (2001); -Il piedritto, il battente, l’edicola (2002); -Il Real Convitto e Orfanotrofio della Madonna delle Grazie di San Nicola la Strada (2004); -Ancora sangue sulle strade (2007); -La cancellata esterna della Chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli (2007); -Riflessioni giovanili (2008); -La vita a Melissa nei ricordi di Matilde. Nel 60° anniversario dell’eccidio di Fragalà (2009); -Le epigrafi all’ombra dei cipressi nel cimitero di San Nicola la Strada (2010); -I Rurece Mise, un percorso attraverso la cultura popolare (2012); -Il Villaggio Perroni, frammenti di vita dell’Ottocento (2015); -Il brigantaggio nei comuni di Masserie e di San Nicola la Strada (1860-1865) (2015); -Antiche vie, piazze e località di San Nicola la Strada (2016) -I crimini nell'Ottocento a San Nicola la Strada (2017); -Gli atti criminali del casale delle Massarie nel secolo XVIII (2018).