Femminicidio, un segnale forte ai giovani

E’ venuto dal seminario sulla violenza sulle donne promosso dall’amministrazione Marotta su input di Alessia Tiscione

 

Il 25 novembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio per dire no agli abusi, alle discriminazioni e alle violenze del genere.
A tal proposito, l’amministrazione Marotta, su input della consigliera comunale Alessia Tiscione ed in collaborazione con la Moving Art Accademy, ha promosso, venerdì 23 novembre, con inizio alle ore 9:30, presso il Salone Borbonico, un incontro rientrante nell’ambito della campagna contro la violenza sulle donne 2018/19.
Analisi, prevenzione ed autodifesa femminile”, questo il tema dell’iniziativa svoltasi alla presenza degli alunni del  triennio dell’Istituto Diaz: ben otto classi, assieme al vicepreside Barbato e ad alcuni professori, hanno partecipato con molto interesse.

Alla presidenza del convegno la consigliera Alessia Tiscione, l’assessore alla cultura Maria Natale, la psicologa dott.ssa Clementina Ioele, l’avvocato Orsola Carozza, il presidente della Moving Art accademy Giuseppe D’Apice ed il presidente A.S.I. Campania dott. Nicola Scaringi.
Il tutto sotto l’occhio vigile ed attento degli immancabili ed insostituibili Volontari del Nucleo Comunale della Protezione Civile di San Nicola la Strada diretti dal coordinatore Ciro De Maio.

Ad aprire il dibattito, la moderatrice Alessia Tiscione, che ha fortemente voluto questo seminario. Parlando al cuore ed alle coscienze dei presenti, ha detto: «Ho invitato voi giovani per sensibilizzarvi ancora di più su un tema così importante; la violenza sulle donne non deve essere visto come un atto “normale”, ma bisogna rendersi conto che chi alza le mani, chi insulta, chi offende non ama, anche se successivamente si mostra pentito, pronunciando parole dolci e presentandosi con un mazzo di fiori o un regalo. Bisogna avere il coraggio di parlare, di farsi aiutare e denunciare; la vita è troppo preziosa per trascorrerla accanto a qualcuno che non apprezza, che lede la dignità umana, che schiaccia le personalità altrui. Noi, come amministrazione, ci siamo e proporremo altri incontri, perché l’argomento è molto importante e bisogna parlarne”.

La parola è poi passata all’assessore alla Cultura, che ha voluto portare la sua testimonianza decantando alcuni versi di una meravigliosa poesia del poeta turco Nazim Hikmet: ”La vita non è uno scherzo, prendila sul serio senza aspettarti nulla. Non avrai altro da fare che vivere”.
«Ho scelto questa poesia, -ha detto Maria Nattale- perché l’autore nella sua semplicità ci fa capire che la vita è importante e che non dobbiamo sciupare nemmeno un attimo, imparare a riconoscere la violenza per poterla combattere, partendo dal basso, dalle piccole cose che nella vita di tutti i giorni a volte neanche notiamo».

Molto importante è stato anche l’intervento dell’avvocato Carozza, che ha spiegato, con dovizia di particolari, quali strumenti ha la legge per tutelare le donne nel momento in cui denunciano il sopruso alle autorità competenti, nonché la differenza tra la violenza domestica, violenza economica e quella assistita.

Anche  il Sindaco Vito Marotta presente al tavolo dei lavori, ha voluto portare la sua testimonianza, affermando che: “Da voi giovani mi aspetto il radicale cambiamento, in una società che ha bisogno di evolversi. L’idea che le molestie o le violenze inflitte alle donne siano normali e accettabili è sbagliata e deve cambiare. Spetta a tutti noi dire no e respingere apertamente gli atti di violenza”.

La psicologa dott.ssa Ioele invece ha spiegato ai presenti in modo impeccabile cosa sia la violenza, «una forza impetuosa, incontrollata, un’azione volontaria esercitata da un soggetto su un altro, in modo da determinarlo ad agire contro la sua volontà».
«Quando si parla di violenza sulle donne -ha proseguito la dottoressa- si è soliti distinguerla in tre diversi tipi: la violenza psicologica, che è quell’insieme di insulti, minacce verbali, intimidazioni, denigrazioni, che il soggetto esprime nei confronti del proprio partner, nell’ambito di una relazione di coppia conflittuale; la violenza fisica, che è il reale passaggio dalle parole ai fatti, con schiaffi, pugni, strattoni; e la violenza sessuale, che è  il passaggio all’atto di un desiderio sessuale attraverso la costrizione, le minacce i ricatti».

A catturare letteralmente l’attenzione degli studenti, vista l’importanza dell’argomento trattato, è stato, infine, il Maestro di Arti Marziali Giuseppe D’apice, che ha coinvolto personalmente gli studenti facendoli praticamente assistere a degli esempi di autodifesa personale.

Spinti, come sempre, dal desiderio di esserci e di partecipare, noi del Corriere di San Nicola abbiamo chiesto al vice preside Prof. Francesco Barbato ed a gli insegnanti presenti in sala di far pervenire in redazione dei lavori di gruppo elaborati dagli studenti, perché la giornata internazionale contro la violenza sulle donne non sia solo il 25 novembre, ma tutti i giorni dell’anno.

Giovanna Tramontano
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