Chi ripaga i cittadini adempienti?




Corretti pagatori che continuano a ricevere scorretti avvisi di morosità

 

«Molti cittadini di San Nicola hanno ricevuto, di recente, e, probabilmente, stanno ancora ricevendo raccomandate inviate dall'Ufficio Acquedotto del Comune, riguardanti rate di fatture scadute e non pagate aumentate di interessi di mora e spese di spedizione.

Desidero rappresentare, con questa comunicazione, il disagio apportato a tali cittadini, per il tempo sottratto al lavoro o ad altri interessi, per dimostrare allo stesso ufficio di aver, a suo tempo, già pagato le relative bollette che, oltretutto, si riferiscono agli anni 2012-2013.

Credo che l'Ufficio Acquedotto non sia in grado, nella situazione attuale, di funzionare al meglio, se consideriamo che non esiste l'aggiornamento automatico dei pagamenti sul computer dello stesso ufficio, creando malumore e lamentele delle persone, cui ho personalmente assistito.

Grazie per l'attenzione».

Emanuele Di Mauro, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 18/12/2018

-Al riguardo è stato scritto:
https://www.corrieredisannicola.it/varie/notizie/varie/avvisi-di-morosita-ad-adempienti-e-nessuna-contestazione-a-farabutti .
Leggasi bene l'ultima parte dell'articolo, perché si rischiano ulteriori guai, ancora più fastidiosi ed ingiusti, se non si trova il tempo di andare sul Comune a contestare chi si è permesso di contestare.


Certo, condivido, i disagi sono tanti per i contribuenti adempienti. Non è giusto che un cittadino perbene, per dimostrare, carte alla mano, che l’ufficio ha commesso una grave gaffe, è costretto a togliere tempo al suo tempo o a chiedere un giorno di permesso all’azienda dove lavora. Faccio il caso di una persona che lavora a Napoli (come mi è stato personalmente riferito), che per andare sul Comune a dimostrare che egli è un contribuente corretto, puntuale ed adempiente, ha dovuto prendersi un giorno di ferie non retribuite. Sarebbe giusto che a pagare le spese fosse l’ufficio che ha sbagliato. 
Nicola Ciaramella, Direttore