Serata storica per il Circo italiano e per Krassym

Grande pubblico, arricchito dalla presenza di autorità e personaggi dello spettacolo, a "VIVA IL CIRCO”, la festa celebrativa dell’arte circense italiana che si è svolta a Roma.
Nell’eccezionale cast di conduttori anche Krassym, tornato dopo anni al suo vecchio amore.

 

Ho dedicato questo grande evento storico per il circo a mio padre, che si aspettava da tanto tempo un momento così importante per me nello spettacolo”: la soddisfazione e la gioia di Krassym si toccano con mano quando a spiegare non sono soltanto le sue parole, ma anche il ricordo del suo carissimo genitore, da poco scomparso.

Difficile, se non impossibile, spegnere gli echi di “Viva il Circo”, la grande festa dell’arte circense italiana che si è svolta il 30 gennaio a Roma sotto allo chapiteau del gran Circo Americano di Flavio e Daniele Togni.
E’ stata una “festa di famiglia”, dice un comunicato post-evento, perché ha rappresentato, come nello spirito dell’iniziativa promossa dal Presidente Buccioni e dal suo staff, il senso di appartenenza alla comunità circense italiana, la valorizzazione della nuova generazione circense, la valorizzazione della formazione nell’ambito delle arti circensi e l’imprescindibilità della presenza degli animali nel circo.
E’ stato un evento storico anche per Krassym, che ha visto il suo tanto desiderato ritorno in pista (fortemente sostenuto dal presidente dell'E.N.C. Antonio Buccioni) e che ha sancito la sublimazione del suo "battesimo artistico", al cospetto di tutti i direttori dei più grandi complessi circensi italiani, come presentatore circense affiancando nella conduzione della serata Mr. Ricky, pilastro del circo italiano e storico presentatore dell’American Circus.
Tendone gremito, anzi gremitissimo, e tanti ospiti importanti che hanno voluto condividere l’evento con tutto il mondo del circo. Presenti come spettatori diversi parlamentari: Federico Mollicone, Andrea De Bertoldi, Giuseppe Moles, Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi, Ciro Maschio. Altri hanno fatto pervenire la loro adesione ma per impegni legati all’agenda politica all’ultimo momento hanno dovuto rinunciare.
L’affetto della Chiesa per la gente del viaggio si è manifestato con numerose e autorevoli presenze: il prefetto del Dicastero Vaticano al Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, cardinal Peter Turkson, Mons. Emilio Bianchi, Padre Giulio Borella e tanti altri. Poi Mons. Giovanni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes, Mons. Pierpaolo Felicolo, Mons. Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma.
Ancora: rappresentanti del ministero per i Beni e le Attività culturali, autori e operatori Rai, giornalisti, l’attore Sebastiano Somma e Vera Gemma.
Momento particolarmente toccante, anche perché è stato come se davanti agli occhi dei presenti passassero le immagini del Santo Padre con gli artisti del circo e riecheggiassero le sue parole più volte pronunciate in piazza San Pietro o nell’Aula Paolo VI: “Se andiamo al circo ci divertiamo e siamo contenti perché vediamo uomini e donne che fanno cose strane, che sono bravi nell’equilibrio, quello è vero… Ma il circo ci insegna una cosa di più, la gente che fa lo spettacolo nel circo crea bellezza, sono creatori di bellezza, e questo fa bene all’anima”.
Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, pubblica oggi un articolo che fin dal titolo menziona “Un attestato speciale a Francesco” da parte dell’Ente Circhi.
Poi i riflettori si sono accesi sulle grandi piste dell’Americano ed è stato un susseguirsi incalzante di numeri.
Al programma abituale proposto dal complesso della famiglia Togni (“Bellissimo”), a partire dai superlativi numeri con gli elefanti (Flavio), le tigri (Bruno), l’alta scuola al buio di Ilaria Togni e i cavalli di Cristina Togni, la serata speciale ha aggiunto degli inserimenti “esterni” di ottima riuscita: Walter Nones Orfei Malachikhine e Moira jr, Vioris Zoppis, Asia Perris, Yasmin Dell’Acqua, Sonny Caveagna, Sean Lima, Cristian Orfei e Laura Reginella.
Per la storia del circo italiano, una pietra miliare.
Per Krassym (al secolo il sannicolese Fabrizio De Luca) la sublimazione della sua bravura, che lo proietta verso altri importanti meritati traguardi artistici.

Da Comunicato stampa
(pubblicato da ©Corriere di San Nicola)


Nelle foto che seguono, scattate da Valerio Celletti, Krassym con Antonio Buccioni (presidente Ente Nazionale Cichi),  Liana Orfei, Stefano Nones Orfei (figlio di Moira Orfei), Antonio Giarola (direttore artistico di Gardaland)  e altri.