TAV, la galleria della discordia

-L'opinione di Pasquale Gravante-


Tutti i grandi scontri della storia si sono risolti con il confronto e l'accordo.

Giammai, imporre una decisione, specie dalla parte più forte.

Da molti anni penso al problema della galleria in Val di Susa. Spesso ho scritto qualche riflessione sulla lotta dei cittadini di quelle valli incontaminate. Non possono essere tutti pazzi.

Ogni volta che li penso, la mia mente corre alla tragedia dei fratelli Indiani Sioux, i natii americani, massacrati dai civilissimi USA, in nome del dio denaro, del progresso, dell' oro.

Adesso, dopo due secoli, stanno facendo il monumento a Cavallo Pazzo, scavando il suo fiero volto nientemeno da una montagna. Sperano così, di mettere a tacere le loro coscienze. Non sarà così.

Gli USA, il governo di allora, il loro esercito, con quel massacro hanno gettato una macchia sul loro popolo incancellabile. Onore a Marlon Brando che rifiutò il premio Oscar, donandolo agli ultimi superstiti del fiero popolo SIOUX.

Non volle accettare un premio sporco di sangue.

Cosa vogliamo in Val di Susa, che si ripeta la tragedia degli indiani USA? E poi tra due secoli, erigeremo, lungo la ferrovia ,le statue dei caduti per quella lotta? La storia, immancabilmente, si ripete. Oggi, sento il dovere di gridare NO! Fermatevi, e troviamo la soluzione condivisa, che significa inevitabilmente RINUNCIA DI qualcosa da parte di tutti.

Bandite ogni teorema aritmetico, ogni teoria sulla ineluttabilità del progresso.

Il popolo " Sioux" di Val di Susa non rinuncerà mai " al verde incontaminato delle loro valli, all'ombra degli alberi, alla limpidezza delle loro sorgenti". Queste furono le parole pronunciate dal grande capo degli Indiani al cospetto del presidente USA di allora, che giurò di impegnarsi a rispettare il loro diritto di esistere. Nessuno avrebbe immaginato che da lì a poco. lo stesso presidente USA avrebbe dato ordine di sterminare i fratelli Sioux. Lo spirito di Caino ogni tanto ricompare.

Non so cosa accadrà, la mia vita volge verso il tramonto. Prego il Dio della fratellanza, non quello dello denaro, di tenere lontano Caino dalla Val di Susa.

Troviamo la soluzione condivisa e diamo spazio alla Concordia.

Pasquale Gravante 
©Corriere di San Nicola


Il Dr. Pasquale Gravante è il presidente dell’ASSOCIAZIONE V.S.R. (Volontari Sostenitori Ricerca), che si prefigge l’obiettivo di parlare di ricerca scientifica con estrema semplicità allo scopo di arrivare anche ai bambini. La sua mascotte è Vito, un simpatico personaggio che ama divertirsi con gli amici ed imparare cose nuove: quando Vito scopre l’esistenza di cose brutte come le malattie o la fame, la sua maestra lo rassicura spiegandogli che la scienza lavora affinché tutti possano vivere sani e felici. Gravante è autore dell’opuscolo "La storia di Vito", pubblicata anche sul “Corriere di San Nicola” nelle sue due edizioni, la prima datata 9/4/2013 e l’altra 4/6/2015, contenente la traduzione anche in inglese. Questi i link per poter leggere l’opera:
Seconda edizione 2015 
Prima edizione 2013