"IL SENSO NEL VUOTO"



Il Reverendo Maestro Li Xuan Zong ci parla dell’alchimia taoista, le secolari tecniche di esplorazione della mente umana, nella finalità dell’immortalità spirituale. Ogni venerdì sera, al tempio della “Grande Armonia” di Caserta, lo studio della cultura taoista aperta anche ai non iniziati. 


L’8 marzo, come ogni venerdì sera, alle ore 19.00, al tempio della “Grande Armonia” di Caserta, il più importante d’Europa, il Reverendo Maestro Li Xuan Zong ha fatto “scuola di cultura taoista”, ogni giorno un argomento diverso. Queste lezioni sono aperte anche agli studiosi e ai curiosi esterni all’iniziazione taoista.


Il Corriere di San Nicola, colla rubrica “Misticismo”, è l’unica testata italiana a redigere la cronaca del Taoismo (e del Sufismo Murid) in Italia, mirando ad un’enciclopedicità di entrambe le tradizioni, dalle dottrine, ai pantheon, agli aspetti rituali e culturali.


A “scuola di Taoismo” dell’otto marzo, il Reverendo Maestro si è concentrato sulla mistica medioevale dell’XI secolo, aperta al valore e al metodo della meditazione. E’ ovviamente complesso abbracciare le particolarità e le sottigliezze espresse, quindi procederemo con una visione generale di quanto ascoltato e ricordando una cosa: in occidente, ascoltare di Induismo e Buddhismo è piuttosto facile, anche in Italia, ma quando si parla di Taoismo le possibilità diventano più uniche che rare.


Riportiamo l’intreccio tra i contenuti della storica trattazione e i relativi commenti del Prefetto Generale Li Xuan Zong.


Punto primo: le insidie del pensiero

«Quando ci sono i pensieri, ecco che subentrano gli spiriti (da non confondere con lo “spirito divino” nella persona, ndr). Quando i pensieri nascono, si tramutano in afflizioni (…). Domina i desideri e non ti farai dominare. Chi fa nascere i desideri negli uomini, è per dominarli».


Il Reverendo Maestro ha spiegato la condizione dell’uomo comune, soprattutto in una dimensione sociale competitiva e preda di continue suggestioni, capaci di distrarlo e fargli dimenticare ciò che dorme in sé. Quando ha parlato di desideri, ovviamente non si riferiva a quelli primari (mangiare, dormire, ecc.), ma ai “desideri superflui” che vengono generati dalla mente, che ci spingono nell’inutile sofferenza (questione diversa dal “dolore”, come al tempio spiegato in altra circostanza) e in nessuna direzione.


Punto
secondo: il Silenzio

«Cerca il silenzio, non distrarti e non ti smarrirai. Rimani calmo e distaccato come una montagna (…). Quando realizzerai la tua natura, capirai che il cielo e la terra sono la stessa cosa. Il silenzio dà chiarezza. Lavora al grande vuoto. Quando non ci sarà più nulla, vedrai la perla mistica (…). Il vuoto non è non avere nulla, ma dare il senso alle cose (…). Per apprendere il Tao devi conoscere la vita e la morte».


Attraverso la pratica meditativa del silenzio, i pensieri e i desideri vengono costretti a tacere, liberando la persona dalle trappole della mente, tanto quelle razionali, quanto quelle emotive. Si tratta di esercizi duri, che devono protrarsi per anni, che necessitano di grande disciplina. E’ una continua lotta con sé stessi. Il silenzio della mente, inizialmente ottenibile per pochi istanti, deve dilatarsi sempre più.


Punto terzo: esplorazione della mente

«Se io non ho desideri, allora non dipendo dalla realtà esterna a me. Quando sei tranquillo, allora tutto fluisce, perché non dipendi da nulla, neanche da te stesso. Solo allora può iniziare il viaggio nella mente, nelle regioni chiare e nelle regioni oscure, il subcosciente (…). Si cerca uno stato di coscienza posto tra la veglia e il sonno, ma serve molta tempo e una pratica severa (…). E’ una condizione molto simile al comune dormiveglia, ma è lucida e continuata. Ma quando accade, finalmente si aprono le porte della divinità. La percezione si amplifica (…). E’ la condizione dei mistici di tutto il mondo, di tutte le religioni».


Punto quarto: lo Spirito

«Noi non abbiamo una particella della divinità, noi siamo quella particella. Non siamo mente, non siamo corpo, siamo spiriti. Mente e corpo sono strumenti, le nostre gambe, qualcosa che utilizziamo per camminare nella realtà. Ma ciò che è importante non è il veicolo, ma chi lo guida».


Esplorare la mente è superarla, in favore della scoperta della parte più importante dell’uomo, lo Spirito. Esso è intendibile come l’elemento connettibile alla divinità, la “parte di Dio” che è il nucleo primo dell’uomo. Il percorso dal silenzio all’esplorazione della mente serve anche, ci sembra di capire, ad evitare di identificare noi stessi con il prodotto della mente non disciplinata al rigore del silenzio.


Gli antichi maestri taoisti oltre che mistici erano anche scienziati, come il gruppo degli “Immortalisti”. Volevano capire come funzionavano le cose e l’uomo, in tutte le sue parti, come il processo di invecchiamento del corpo. Dallo studio dell’immortalità fisica, essi passarono allo studio all’immortalità spirituale, attraverso le tecniche che agiscono sulla mente. L’alchimia taoista indaga gli stati di coscienza molti secoli prima dell’invenzione della psicoanalisi.


Il Reverendo Maestro Li Xuan Zong

Reverendo Maestro Li Xuan Zong (Vincenzo di Ieso), Prefetto Generale della Chiesa Taoista d’Italia, membro fondatore della Federazione Mondiale Taoista, tra i fari del Taoismo in Occidente, in diretta connessione colle autorità religiose della Cina. Importanti sono i suoi rapporti col Governo italiano, cinese e col Vaticano. Il sacerdote è consacrato al Taoismo nel 1993 dal Gran Maestro Reverendo Wang Guangde, che gli conferisce il titolo di “Protettore dell’Insegnamento” (Chuanfa Huchi). E' 14° in discendenza iniziatica nella scuola Xuan Wu Pai di Wudang, intitolata al dio della guerra, la più famosa per le arti marziali ed è erede anche tradizione della scuola della “Porta del Drago”, che risalta l’alchimia interiore, le tecniche finalizzate alla spiritualizzazione dell’uomo;


Il tempio della “Grande Armonia” di Caserta

Il Reverendo Maestro Li Xuan Zong è il centro del Taoismo in Europa e a Caserta ne ha stabilito il cuore, stella polare per tutti i suoi allievi e studenti in Italia e nell’Occidente. Per comprendere l’importanza della “Grande Armonia” di Caserta dobbiamo considerare che l’unica volta che Li Guang Fu, la massima autorità mondiale taoista, è uscito dalla Cina, è stato per officiare la celebrazione a Caserta, nel 2016. La prima volta nella storia. Inoltre, proprio Caserta, diventa il riferimento per i taoisti d’Europa.


Antonio Dentice
©Corriere di San Nicola