Acqua malata di San Nicola la Strada

Su Youtube, dopo oltre 12.000 visualizzazioni su Facebook, i servizi della Rai, corredati da foto tratte dall'archivio del Corriere di San Nicola, sui pozzi contaminati di arsenico in zona ex-Saint Gobain.

 

Su Youtube i servizi, IN UNICO FILE, di Rai1 ("TV7") e Radio Rai1 ("Inviato speciale") andati in onda rispettivamente l'8 e 9 marzo 2019, riguardanti il sequestro, da parte della magistratura, di dodici pozzi per irrigazione contaminati da arsenico in zona ex-Saint Gobain in territorio di San Nicola la Strada e Caserta.
I servizi sono stati registrati dal Corriere di San Nicola e corredati con foto tratte dal suo archivio.
I DUE VIDEO SEPARATI HANNO GIA' AVUTO OLTRE 12.000 VISUALIZZAZIONI attraverso il gruppo facebook del Corriere di San Nicola e altri gruppi social di San Nicola la Strada.
E' un dato dal quale si può chiaramente intendere l’altissimo numero di cittadini che sono stati informati e/o aggiornati sulla vicenda.

Occorre che si diffonda ulteriormente, e ben oltre i confini territoriali, la conoscenza del grave problema.
La speranza è di far giungere un messaggio chiaro ed inequivocabile soprattutto a chi dovrebbe intervenire con urgenza per realizzare finalmente la sempre annunciata bonifica totale di una delle aree più inquinate del mondo.
Non stiamo esagerando. E non lo diciamo soltanto noi. E’ proprio così. Nonostante qualche “freno a mano” tirato da qualche istituzione.

Noi siamo convinti che bisogna parlare per denunciare i problemi.

Perché il silenzio è il delitto più efferato che si possa compiere quando in gioco c’è la salvaguardia dell’ambiente e della salute.


C'è gente che ci mette continuamente la faccia, che si rode il fegato, che subisce attacchi per il coraggio di parlare, che lotta sulla propria pelle, che toglie tempo al proprio tempo per cercare di porre all'attenzione di chi è chiamato a risolverli i gravi problemi che affliggono la nostra martoriata terra.

Qualche commento negativo, polemico, ostile ed ingeneroso -immancabile da parte di chi è abituato a criticare tutto senza partecipare mai a niente- rivolto a cittadini che, paladini del volontariato, armati di coraggio, in piena libertà e senza condizionamenti della politica, decidono di apparire per denunciare, è l’esatta dimostrazione di quanto sia difficile operare e battersi per un ambiente migliore e soprattutto per un mondo che tutti vedono indirizzato verso la fine e al quale nessuno dedica neanche il più piccolo dei suoi personali contributi.

Fa male. Veramente male.

Non può non provare grande amarezza, nel leggere certi commenti, chi, considerando il silenzio il più crudele dei delitti, si prodiga, toglie tempo a se stesso e alla sua famiglia e spende soldi della propria pensione per continuare ad informare la gente (anche accogliendo l’invito della televisione italiana) sulle drammatiche problematiche, anche vecchie e purtroppo sempre più nuove, che assillano il nostro ambiente, la nostra salute, la nostra esistenza.

Perché il fine è quello di battersi, senza mai fermarsi, per assicurare un futuro migliore alla nostra terra e al nostro massacrato ambiente.

Perché sempre questo deve essere il marchio indelebile, lo sprone dell’impegno di chi qui non bivacca, ma ci vive veramente.

La presenza, che grande bella parola. Tutti, a tutti i livelli, amano pronunciarla per riempirsi la bocca, ma nessuno o pochissimi ne fanno un ideale imprescindibile per assicurare un po’ di luce in un mondo pieno di tenebre.

Solo se si è presenti ci si può porre agli altri con le proprie idee, i propri intendimenti, le proprie ansie di cittadini che amano la propria città e vogliono dare il proprio contributo per l’edificazione di una società migliore.

Con i loro sacrifici, con il coraggio della loro volontà, alla ricerca di condivisione, perché solo se si è presenti si può sperare di realizzare un grandioso progetto a salvaguardia della civiltà.

Non va criticato, ma elogiato sotto tutti i punti di vista chi si sforza con tutte le sue possibilità nel combattere il disinteresse e il silenzio, quegli oscuri fantasmi che si annidano tra gli inetti. Per far sì che dall’inerzia non si giunga alla più completa abulia.


Il nostro abbraccio, da umili servitori dell’informazione (quella reale, quella libera, quella partecipata!!!) a tutti quei Cittadini che, attraverso Comitati, Tavoli, si battono per un ambiente a misura d’uomo e soprattutto di giustizia sociale.

Nicola Ciaramella

©Corriere di San Nicola