Passeggiando per Giugliano

Fotografia di un patrimonio artistico e culturale di rara bellezza


Passeggiare per Giugliano, specie nelle strade del centro, uscire vivi dal traffico e persino camminare a piedi, a volte è una vera impresa. Segno che la popolazione è in continua crescita.
La popolazione, anche qui, è diventata multietnica.

A Giugliano, città di oltre 120 mila abitanti, non c’è un cinema dagli anni Settanta, non esiste un’Università e nemmeno un tribunale; per anni vi fu una diatriba fra le amministrazioni competenti e sembrava proprio che il tribunale Giugliano sarebbe riuscito a portarselo a casa, ma anche quella speranza andò in fumo.
I poveri giuglianesi, ancora una volta, non possono far altro che rivolgersi a San Giuliano, Santo patrono della città, e a S. Maria della Pace (una bellissima statua di colore di origini bizantine), i cui festeggiamenti in occasione della Pentecoste diventano sempre più spettacolari e sfarzosi, invidiati da tutto il mondo.
Quello che molte persone che non vivono a Giugliano non sanno è che questa città ha un patrimonio artistico davvero unico. Chiese edificate con uno stile architettonico di rara bellezza; quasi tutte risalgono al Cinquecento, Seicento e al Settecento. All’interno delle chiese, come ad esempio nel Santuario dall’Annunziata che dà il nome alla omonima piazza al centro del paese, vi sono affreschi e dipinti dei più grandi maestri del Seicento, come Domenico Lama, Giovan Antonio Amato, Fabrizio Santafede e Massimo Stanzione. Qui è evidente un accenno della scuola del Caravaggio. In Piazza Matteotti il Palazzo Palumbo, chiamato anche Palazzo Pinelli, costruito nel 1545, realizzato dall’Architetto Giovanni Francesco Di Palma e commissionato dal feudatario, Duca di Acerenza, Cosimo Pinelli, conserva al suo interno affreschi di fine Diciottesimo secolo.
A Giugliano è nato nel 1566 Giambattista Basile, primo scrittore barocco che utilizzò la fiaba come forma letteraria e in questo palazzo vi abitò.
A Lago Patria si trova il Parco archeologico Liternum, gli scavi che hanno portato alla luce il teatro, il foro, il tempio e la tomba di Scipione l’Africano. Torre San Severino, Zaccaria e Casacelle sono borghi e masserie fra le più antiche del territorio.
La costa di Licola è Riserva naturale Foce Volturno ed è un’area protetta di cui fa parte anche Lago Patria.
Non per ultimo, a Giugliano si trova il Parco degli Uccelli, una riserva eco turistica naturale ubicata sul litorale domiziano fra Licola e Lago Patria. Il Parco è un’isola felice, vi è un ristorante, un bar, un’area pic-nic e perfino un’area riservata all’equitazione. Fino al 1991, come tanti siti archeologici e artistici di Giugliano, era un posto dove regnava l’abbandono più totale. In seguito, grazie all’impegno di alcuni privati, attraverso l’associazione Liternum Oggi, questo luogo è ritornato alla vita. Il parco ha un bellissimo boschetto e il lago e da alcuni anni stormi di volatili sono tornati a ripopolarlo. Numerose sono le specie di uccelli del Mediterraneo che dimorano qui.
La città di Giugliano avrebbe tutte le carte in regola per diventare un polo a forte attrazione turistica, perché ricca d’arte e con un litorale che ha le potenzialità per richiamare tanti vacanzieri. D’altra parte, dimentichiamo quasi sempre che l’Italia è prima per il numero di beni artistici Unesco che sono entrati nel Patrimonio dell’Umanità e, spesso, dimentichiamo anche che Giugliano si trova proprio in Italia. Sarebbe il caso di proteggere e custodire l’immenso patrimonio artistico/culturale, le eccellenze, la moda, i vini e tutti i prodotti Doc e Dop, sia quelli entrati per diritto nel Patrimonio dell’Umanità, sia quelli che tutti vorrebbero imitare, senza riuscirci.
A Giugliano, come nel resto d’Italia, da secoli convivono culture diverse: questa è la vera grandezza del nostro popolo e fonte inesauribile di vera ricchezza.

Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola

(Foto da sito parcodegliuccelli.com, ilclubdellibro.it)