Inizia l’era della “tracciabilità” dei rifiuti

Continua l’impegno dell’assessore all’ambiente, dell’amministrazione comunale e del gestore Dhi alla ricerca dell’auspicato salto di quantità e di qualità della raccolta differenziata.
Da giovedi 2 maggio parte, per i cittadini-utenti di Via Dante e traverse, un nuovo progetto che prevede la raccolta dell’umido e del secco indifferenziato utilizzando due bidoncini con codici a barre personalizzati e tecnologia in grado di rilevare e trasmettere in tempo reale al gestore i dati riguardanti i rifiuti conferiti.


L’ “educazione” alla raccolta differenziata è in crescendo, ma non ancora su livelli tali da garantire in brevissimo tempo il tanto auspicato “salto di qualità” (e soprattutto “di quantità”) per il quale stanno aspramente lottando l’assessore Lucio Bernardo, il sindaco Vito Marotta e l’amministratore della Dhi Miriam D’Aiello.
Ormai non si contano più le iniziative atte ad inculcare nella testa degli utenti (ci riferiamo a quelli ancora indisciplinati, ovviamente) che la raccolta c’è da fare, come dice la simpaticissima canzone ri-scritta da Vittorio Di Tommaso e come si è ripetuto allo spasimo durante tutti gli incontri con i cittadini dei mesi scorsi.

In tale clima si è svolta, venerdi 5 aprile, nella sala giunta del municipio di San Nicola la Strada, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Vito Marotta, dell’assessore all’ambiente Lucio Bernardo, della responsabile della Dhi Miriam D’Aiello, dell’assessore Maria Natale, del consigliere capogruppo Giovanni Motta e del vigile ambientale Giovanni Ferrante, una conferenza stampa indetta per presentare un nuovo strumento per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Considerata l’importanza e l’attualità della tematica e per lanciare subito un messaggio chiaro e preciso a chi legge, diciamo che non si tratta di uno stravolgimento rispetto a quanto già in vigore per la materia.
Tutt’altro!
Parte, semplicemente, un nuovo progetto sperimentale (peraltro già contemplato dal capitolato) per ottimizzare la raccolta differenziata.
Da giovedi 2 maggio i cittadini-utenti di Via Dante e traverse, gli unici per il momento, ne saranno i pionieri. Essi, infatti, faranno la raccolta dell’umido e del secco indifferenziato utilizzando due mastelli, rispettivamente di colore marrone e grigio.
Di questi mastelli si forniranno presso l’Ecosportello, dal 15 al 29 aprile, dal lunedi al venerdi dalle ore 8 alle ore 17.
Di tanto verranno comunque avvisati a mezzo lettera inviata dal Comune.
Questi contenitori sono dotati di codici a barre, attraverso la cui lettura ottica è possibile individuare l’utente, registrando le tracce del suo conferimento. Grazie alla tecnologia applicata, insomma, sarà possibile rilevare data ed ora del ritiro, peso, conformità della tipologia conferita e trasmettere questi dati in tempo reale al portale web della Dhi.
Terminata la fase di sperimentazione, come sarà poi comunicato, il sistema sarà esteso a tutta la cittadinanza.

«Novità importante -ha così esordito il sindaco Marotta- per adesso adottata in via sperimentale, ma che è sempre inserita della campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, che ha prodotto miglioramenti nel primo trimestre di quest’anno nella misura del 5% rispetto a fine 2018. Siamo, insomma, al 45 rispetto al 30 ereditato ad inizio amministrazione. Sono dunque serviti gli incontri sinora tenuti e le altre iniziative messe in atto negli ultimi mesi. Gli obiettivi non cambiano: tutte le nostre iniziative, come questa, tendono al raggiungimento di due obiettivi: un ambiente più decoroso e più vivibile, ma soprattutto il miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, cosa che farà bene a tutti e alle tasche dei cittadini. E’ ancora un dato basso rispetto a quello previsto per legge, ma che sicuramente è migliorato e va comunicato all’esterno. Siamo, inoltre, riusciti a ridurre del 10% la prossima bolletta Tari che arriverà ai sannicolesi e ciò grazie ad una riduzione, seppur leggera, del costo del servizio in generale, ma soprattutto grazie alla possibilità che abbiamo avuto di incrociare i dati dell’ufficio Tari con quelli degli uffici Anagrafe e Commercio».
Il Primo Cittadino ha poi annunciato che le commissioni consiliari permanenti “finanze” (presieduta da Motta) e “ambiente” (presieduta da Papa) hanno approntato il Regolamento per gli Incentivi del Centro di Raccolta, che a breve sarà sottoposto al consiglio comunale.
«E’, insomma, la sommatoria di tutte queste azioni, -ha concluso- di tutti questi segnali che fa ben sperare, all’amministrazione e ai cittadini. In cima ci deve sempre essere l’impegno dell’amministrazione comunale, della polizia municipale e della ditta che gestisce il servizio, ma occorre anche uno spiccato senso civico da parte della cittadinanza ed un grande senso di responsabilità. Ed è proprio questo il senso a cui è diretta la nuova iniziativa che stiamo presentando».

E’ quindi intervenuto l’assessore Bernardo, di cui è nota la linea di forte determinazione che sta caratterizzando il mandato che da novembre gli è stato assegnato.
«Alle mie spalle  -ha detto, indicando ai presenti il mobile su cui erano depositati- ci sono esemplari dei due piccoli mastelli, o secchi o bidoni come li vogliamo chiamare, uno per l’umido e l’altro per il secco indifferenziato, forniti di codice a barre, che saranno consegnati, a livello sperimentale, ai residenti di Via Dante Alighieri e delle traverse che la collegano con Via Rossini, ossia a chi parla il nostro stesso linguaggio in tema di raccolta differenziata, a chi rema, insomma, nella nostra stessa direzione. Queste strade sono state scelte su indicazione degli addetti alla Dhi e del vigile ambientale Ferrante, in quanto tra le strade più virtuose, ovvero dove è svolta più disciplinatamente la raccolta differenziata. Abbiamo, dunque, rispolverato questo sistema di distribuzione dei mastelli, un progetto che era stato un po’ accantonato e che comunque era inserito sin dall’inizio nel capitolato di appalto del servizio di raccolta rifiuti. Stiamo, insomma, mettendo in pratica tutto ciò che è previsto dal capitolato. Nessuno potrà più dirci che mancano i mezzi».
La sua attenzione si è poi indirizzata al logo che campeggia sulle slide realizzate dalla d.ssa D’Aiello: un signore con un bell’indice puntato che dice “Adesso tocca a te fare la differenza”.
«Noi ce la mettiamo tutta per predisporre i mezzi, -ha concluso- ma separare, ad esempio, il vetro e la plastica dall’umido o dalle altre tipologie, sono cose che devono, naturalmente, fare i cittadini».

A spiegare tutti i dettagli della “novità” ci ha egregiamente pensato la D.ssa D’Aiello, che, dopo una premessa sull’importanza e sugli obiettivi (“europei”) della raccolta differenziata, ha delineato la strada da seguire per ridurre drasticamente i rifiuti non correttamente differenziati.
«Per ottimizzare la raccolta differenziata -ha affermato- occorre fare una raccolta differenziata evoluta, cioè con i famosi contenitori smart, intelligenti, in grado di darci delle informazioni in più sull’utente che conferisce il rifiuto. Sono, queste, soluzioni integrate della raccolta porta a porta puntuale. Nella cornice della cosiddetta smart city, questo sistema intelligente mira a rilevare in modo preciso ed automatico il prelievo dei rifiuti effettivamente prodotti dalle singole utenze. In che modo? Con il rilevamento, attraverso il codice tag che viene posizionato sul mastello, della data ed ora del ritiro, il rilevamento delle coordinate gps dello svuotamento del contenitore, la rilevazione del peso attraverso una antenna posizionata sul mezzo, la conformità della tipologia conferita, la registrazione e gestione di eventuali non conformità, la trasmissione di tutti questi dati in tempo reale al portale web della Dhi. Il software che gestisce questi dati è stato sviluppato proprio per fare un abbinamento tra codice utente e codice contenitore. Ogni contenitore è personalizzato; quindi se viene ritrovato in altro luogo la responsabilità è dell’utente a cui il contenitore è stato associato».
Miriam D’Aiello ha, infine, anche spiegato perché per l’esperimento che partirà dal 2 maggio si è scelto di monitorare solo due tipologie di rifiuti: «Perché con l’umido organico e con l’indifferenziato si sono riscontrate le maggiori difficoltà nella raccolta. E anche perché sono proprio queste le due tipologie che da un lato, e ci riferiamo all’indifferenziato, penalizzano l’ente, mentre dall’altro, e ci riferiamo all’umido, gli possono dare i maggiori vantaggi».
Una ulteriore precisazione: nei condomìni con almeno dieci nuclei familiari il microchip viene apposto direttamente sul cassonetto.

Chiude Bernardo, che non si stanca mai di ripetere: «Noi paghiamo 170 euro a tonnellata per disfarci dell’indifferenziato, che è il 60% della nostra raccolta, mentre ricaviamo solo qualcosa dal quel 40% di differenziato che riusciamo a fare (che, peraltro, non è neanche di grande qualità perché non è correttamente separato e non viene sempre pagato bene dalle piattaforme a cui viene venduto)». 
 

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola

 
Tutte le slides della relazione della D.ssa Miriam D’Aiello, responsabile della Dhi