Bagno di folla per Franco Roberti

L’ex procuratore nazionale antimafia e attuale assessore regionale alla legalità, capolista Pd per la circoscrizione Italia Meridionale alle prossime elezioni europee, si è presentato agli elettori di San Nicola la Strada.

 

Una folla così si era raramente vista a San Nicola la Strada in occasione della presentazione di un candidato per le elezioni europee. La pizzeria Taverna degli Amici di Via Bronzetti è stata letteralmente occupata in ogni ordine di posti, seduti e in piedi, all’interno e all’esterno. L’ex Procuratore Nazionale Antimafia, Magistrato, attuale Assessore Regionale Franco Roberti, capolista per la Circoscrizione Italia Meridionale alle consultazioni del prossimo ventisei maggio, un’accoglienza del genere probabilmente non se l’aspettava.

A promuovere ed organizzare l’incontro di martedi 7 maggio il Pd e i Gd di San Nicola la Strada, entrambi ampiamente rappresentati da responsabili cittadini, assessori e consiglieri comunali.

Ad aprire la serie degli interventi il segretario dei Giovani Democratici, Albino Di Chiara, che, dopo aver portato i saluti del segretario del Pd sannicolese Biagio Salvatore Annunziata, assente per forza maggiore, ha così affermato: «Mai come quest’anno le elezioni europee segnano l’esistenza stessa dell’unione europea in quanto tale. Il nostro impegno deve essere quello di portare avanti un progetto di Europa, un’Europa che va sicuramente cambiata, ma non distrutta come altri vorrebbero».

Ha preso poi la parola Vito Marotta, sindaco di San Nicola la Strada, visibilmente e legittimamente contento del successo ottenuto dalla manifestazione.
«E’ un onore avere con noi stasera il procuratore Roberti. A chi sceglie la piattaforma informatica per assumere le proprie decisioni -ha detto- noi preferiamo il contatto con le persone come stasera e come facciamo ogni venerdi sera in sezione e come facciamo in tutti gli incontri ed in tutte le campagne elettorali. La credibilità del nostro impegno locale e del nostro partito è resa ancora più concreta dal ruolo di capolista che Zingaretti ha voluto assegnare al procuratore Franco Roberti. Egli non ha certamente bisogno di presentazioni. Ne parla la sua storia personale. E’ il tassello fondamentale che ci rende semplice questa campagna elettorale. Come uomo di stato, come figura autorevole che può realmente rispondere alle esigenze concrete del territorio».

A seguire, la già senatrice Lucia Esposito, la donna più votata e più famosa nella storia della politica a San Nicola la Strada: «Siamo orgogliosi di avere Roberti come capolista per l’Italia meridionale alle prossime europee. Egli è stato fortemente voluto dal segretario Zingaretti nel nostro partito, il Pd, fulcro di una grande coalizione in un momento in cui c’è tanto bisogno di politica. Abbiamo bisogno che il Pd riparta e non poteva esserci occasione migliore per la sua credibilità. La competenza rappresenta un elemento fondamentale per l’agire in politica. Specialmente a determinati livelli non ci si può improvvisare, perché i danni sarebbero enormi e non solo per i politici ma soprattutto per i cittadini. In Roberti c’è la credibilità di chi ha lavorato davvero una vita intera al servizio dello stato in un settore cruciale come la lotta alla mafia e alla camorra».

Da relatrice a moderatrice, Esposito ha quindi presentato gli altri partecipanti al tavolo.

Nicola Oddati, membro della Direzione Nazionale PD: «Queste elezioni europee sono le più importanti degli ultimi anni. Questa volta il voto per il parlamento europeo è un voto per il tipo di Europa che vogliamo, un’Europa più aperta, più giusta, un’Europa più solidale, con più diritti per i cittadini, più accogliente. Siamo orgogliosi di avere Franco Roberti candidato nella circoscrizione meridionale, che è una delle cinque circoscrizioni in cui è stata divisa l’Italia. Per noi è un grande onore, per Roberti è una sfida ed anche una fatica. Abbiamo, a guidarci, un grande servitore dello Stato, che nel corso di tanti anni ha realizzato risultati importantissimi, sgominando interi clan, combattendo giorno dopo giorno per affermare la legalità. Senza fanfare e senza trionfalismi, solo con l’impegno, con l’assunzione di rischio, nel silenzio. La sua candidatura ci dice anche che tipo di Europa noi vogliamo. Ovvero un’Europa in cui legalità e crescita economica siano fortemente coniugate».

Gennaro Oliviero, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Ambiente: «La storia personale di Franco Roberti la conosciamo tutti. Ha servito lo Stato, ora lo chiamiamo a servire l’Europa. Perché si ha bisogno che l’Europa si rilanci, che esca dal guado. Possiamo difendere questo grande baluardo culturale e di solidarietà che è l’Europa solo se in Europa ci vanno persone che sappiano esprimere questo giudizio e sappiano stare con questo comportamento nel futuro».

L’intervento finale, ovviamente, ha visto protagonista l’ospite eccellente della serata, che ha subito esternato la sua emozione nel vedere tanta gente presente.
«L’interesse a capire, a confrontarsi, a dialogare è la base di una comunità. Davanti a me -ha detto Franco Roberti- stasera non vedo un partito, ma una comunità di uomini e di donne che si interrogano e ci interrogano sul nostro comune impegno. La politica non deve essere attaccamento al potere, come talune vicende proprio di questi giorni lascerebbero intendere. La politica è servizio per i cittadini. Quando Zingaretti mi ha telefonato per chiedermi di candidarmi non ho avuto molte esitazioni, ma mi sono sentito subito investito, io sono fatto così, di una responsabilità che non potevo evitare. Perché mi si chiedeva di dare una mano, attraverso il partito democratico, al paese e quindi anche alla ricostruzione dell’Europa. L’Europa è stata sempre per me e per chi si è occupato di criminalità organizzata di tipo mafioso sempre un naturale interlocutore, con tutta la difficoltà che si può avere nel dialogo con altri paesi europei».
Stringendo poi in mano il volantino, raccolto sul tavolo, contenente i vari punti del programma elettorale del Pd per l’Europa, ha continuato: «Nessun altro partito ha un programma così completo, così puntuale, così incisivo nei suoi contenuti. Al primo posto c’è lo sviluppo economico, il quale non sia solo tale, bensì sia anche crescita democratica del paese. Perché l’uno non è possibile senza l’altra».

Alcune note biografiche di Franco Roberti, che ricaviamo da Wikipedia:
vinto il concorso in magistratura, è stato nominato uditore giudiziario nel 1975. Ha svolto dapprima le funzioni di pretore del mandamento di Borgo San Lorenzo (FI) dal 15 settembre 1976, poi quelle di giudice del Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi (AV) dal 18 settembre 1979 (trattando tra gli altri, come giudice istruttore, il procedimento penale sui cd "crolli facili" del sisma dell'Irpina del novembre 1980), quindi quelle di sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli dal 16 settembre 1982. In quest'ultimo Ufficio, si è occupato di reati contro la pubblica amministrazione e di criminalità organizzata di tipo mafioso e terroristico-eversivo, facendo parte, dapprima, della sezione "Estorsioni e sequestri di persona" e, quindi, fin dalla sua costituzione, della Direzione Distrettuale Antimafia. Dall'11 gennaio 1993 ha svolto le funzioni di sostituto procuratore nazionale antimafia presso la Direzione Nazionale Antimafia fino al 27 agosto 2001 quando è stato nominato procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli. In tale veste ha contemporaneamente svolto, fino al 31 ottobre 2005, funzioni di coordinatore della sezione competente per i delitti contro la personalità dello Stato e per i delitti commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell'ordinamento costituzionale, nonché della sezione competente per le misure di prevenzione. È stato quindi coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli. In tale veste ha diretto, in co-assegnazione con i sostituti, le principali indagini nei confronti delle organizzazioni criminali operanti nella città di Napoli e nell'area casertana. Vanno in particolare ricordati i procedimenti penali contro il gruppo stragista del "clan dei casalesi", che portarono alla completa disarticolazione dell'organizzazione criminosa, alla cattura e alla condanna di tutti i latitanti. Dal 16 aprile 2009 è stato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ed ha coordinato personalmente la Direzione Distrettuale Antimafia. Il 25 luglio 2013 il Consiglio Superiore della Magistratura lo ha nominato Procuratore nazionale antimafia, incarico di cui ha preso possesso il 6 agosto 2013 fino al suo pensionamento avvenuto il 16 novembre 2017. Con l'entrata in vigore della Legge nr. 43 del 17.04.2015, che ha convertito il D.L. 18/02/2015 nr.7 "Misure urgenti per il contrasto al terrorismo, anche di matrice internazionale", il Procuratore riveste l'incarico di Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

Nicola Ciaramella
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