Premio “Buona Sanità” 2019 al Dr. Andrea Del Buono

L’allergologo casertano insignito del prestigioso riconoscimento assegnato annualmente dalla famosa Associazione presieduta dalla D.ssa Rondinella.
Sabato a Città della Scienza la cerimonia di consegna.


Sabato 18 maggio, alle ore 17,30 presso la Sala Newton di Città della Scienza in Napoli, il medico casertano Dr. Andrea Del Buono sarà insignito del Premio Buona Sanità, riconoscimento annualmente attribuito “allo scopo di dare merito alle professionalità, alle strutture ed alle istituzioni sanitarie che si adoperano ogni giorno per garantire un’assistenza adeguata, senza clamori, fronteggiando anche le situazioni più difficili con passione, dedizione e umanità, per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini”. Una premiazione, insomma, per chi nella propria veste giuridica e professionale si è adoperato per il benessere, la ricerca ed il sociale.
L’edizione di quest’anno porrà l’accento sulla cooperazione nazionale e internazionale del nostro sistema sanitario.

Andrea Del Buono è medico chirurgo, specialista in Medicina del Lavoro e Immunoallergologia clinica ed esperto in nutrizione oncologica.
Docente a.c. presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma, è tra i promotori fondatori
della Fondazione “DD Clinic Research Institute ONLUS", centro di medicina integrata che si prefigge di tutelare la salute umana e salvaguardare la popolazione a rischio ambientale (Terra dei Fuochi) con la promozione di azioni concrete, nell’ambito dello sviluppo e della ricerca medico-scientifica, che limitano i danni alla salute valorizzando il territorio, la natura e l’ambiente.

Il Premio è istituito dalla omonima Associazione, operante da ventidue anni con varie diramazioni nella regione campana, presieduta dalla D.ssa Maria Rosaria Rondinella, avente sede al terzo piano del padiglione F dell’Ospedale Cardarelli di Napoli. L’Associazione non persegue scopi di lucro, si occupa della sanità in tutti i suoi aspetti e della diffusione di buone pratiche di prevenzione, accompagnando gli operatori sanitari (medici, infermieri, ecc.) nel loro lavoro quotidiano, ponendosi accanto a loro per contribuire a migliorare le condizioni dell’intero settore.
Suo punto di forza è la “certificazione di qualità”, registrata al Ministero dell’economia che, grazie anche alla sinergia con altri enti, dà grande visibilità alle Società scientifiche accreditate, ulteriore sicurezza nell’agroalimentare e forte notorietà a nuove tecnologie medico-scientifiche. La crescente aspettativa di vita aumenta i bisogni di prevenzione e cura della persona, le tecnologie, le terapie mediche sempre più moderne e costose ma con risorse economiche limitate, fanno sì che il sistema sanitario nazionale sia supportato egregiamente dalla stretta collaborazione con l’ospedalità privata e religiosa con alti standard assistenziali che da sempre le caratterizza e che rappresentano uno dei maggiori traguardi di civiltà.

Nel comunicare la decisione adottata dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione, la presidente ha così motivato l’assegnazione del premio al Dr. Del Buono: “Lei, contribuendo in maniera significativa con la sua attività, rappresenta degnamente l’immagine della nostra Sanità ed è meritevole di tale riconoscimento”.

Tra i numerosi e prestigiosi patrocinanti dell’evento (riportati sulla locandina allegata al nostro articolo) ci piace ricordare l’
Ordine dei Giornalisti, alla luce di un altro premio che sarà assegnato nella cerimonia di sabato 18 maggio. Ovvero il “Premio Giornalistico Buona Sanità”, che mira ad incoraggiare il giornalismo e l’editoria di qualità, grazie alle quali l’opinione pubblica viene sensibilizzata su tematiche come la salute, l’assistenza sanitaria e i diritti dei pazienti.
La corretta informazione su temi riguardanti il wellness -scrive la D.ssa Rondinella- rappresenta oggi uno dei cardini principali della professione giornalistica e statisticamente sono tra i più richiesti e seguiti dal grande pubblico. Questo accresce ancora di più il senso di responsabilità degli operatori della comunicazione impegnati in questo settore, obbligandoli ad un continuo aggiornamento e ricerca che in pochi anni è in grado di rivoluzionare tesi, approcci e dogmi delle scienze mediche”.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola