“Lucia for Sindaco!”


In una semplice, ma significativa cerimonia svoltasi alla Rotonda, alla presenza dei principali esponenti dei partiti di centro-sinistra e di un foltissimo pubblico, l’assessore provinciale Esposito è stata ufficialmente investita della candidatura a primo cittadino. Per sostenerla si sono coalizzati localmente (primo esempio nel casertano) tutti i partiti dell’Unione. Ma si attende, subito dopo le politiche, anche il “sì” dell’Udc. Resi noti anche i punti centrali del programma: stop al cemento residenziale e porte del municipio “aperte” a tutti i cittadini.


Bisogna mandarli a casa prima che si impossessino del nuovo Piano Urbanistico Comunale e ci seppelliscano definitivamente nel cemento!”: il “cavallo di battaglia” di Lucia Esposito e dell’Unione è chiaro e limpido come un recoaro. Spontaneo, per le centinaia di cittadini intervenuti, applaudirlo fragorosamente nell’attesissima cerimonia dedicata all’investitura ufficiale dell’aspirante sindaco del CentroSinistra.

 

 

Venerdì 24 marzo, mentre nel pomposo salone borbonico delle Grazie, in pieno centro, il sindaco e i suoi seguaci inauguravano, tra una fantomatica ricostruzione storica e un salto al sontuoso buffet, la quinta edizione di “Cecilia”, in quello -non pomposo e non borbonico- della Pietà, in piena periferia, la leader della “Margherita” si presentava ufficialmente all’elettorato con le armi, a lei molto più congeniali, dell’umiltà e della semplicità.

 

Sono emozionata” -ha esordito Lucia Esposito- “anche se mi sento a casa mia, con questo pubblico così unito e determinato nel testimoniare la fiducia al nostro progetto, che tende ad assegnare un volto diverso alla città. Noi rappresentiamo l’Unione di San Nicola la Strada, un risultato non facile, ma che abbiamo raggiunto attraverso un percorso lungo, che ha avuto una sua dialettica, ma che è stato, tutto sommato, sereno”.

 

Prima di lei, anche tutti gli altri numerosi e qualificati intervenuti avevano sottolineato l’importanza dell’accordo tra le forze dell’Unione per affrontare la battaglia delle comunali sannicolesi del 28 maggio. Dai rappresentanti locali e provinciali dei vari partiti presenti nella coalizione (Roano, Motta, Cinque, Panico, Vigliotti, Milani, Greco, Eboli) agli onorevoli Squeglia, Ragosta e Pascarella, per finire ai messaggi pervenuti dagli assenti giustificati De Mita e Iervolino, è stato un autentico plebiscito per il successo ottenuto da Lucia Esposito nella sapiente e convinta tessitura di un accordo che, come ha poi sottolineato la stessa leader e assessore provinciale, “non era affatto scontato”.

 

Nessuno, fino a pochi mesi fa, avrebbe potuto immaginare che l’Unione si costituisse a San Nicola” -ha ribadito Esposito- “perché i partiti del centrosinistra procedevano, nel nostro comune, ognuno un po’ per proprio conto; in sintonia di idee, in sintonia di programmi, certo, ma con una disgregazione che abbiamo vissuto per un certo tempo, con una distanza dovuta anche al tipo di politica che ha caratterizzato la scena locale negli ultimi anni. Possiamo ben dire che siamo la prima città in provincia di Caserta che ha raggiunto questo percorso di unione. Il nostro progetto è ora quello di cambiare il volto alla nostra città: possiamo ben dire di averne la possibilità, perché la nostra elezione non è più un’impresa ai confini della realtà, come poteva sembrare fino ad un anno fa, quando la coalizione facente capo al sindaco non temeva avversari, semplicemente perché non c’erano. Ebbene, oggi questi signori sono nervosi, preoccupati, perché c’è l’Unione, una forza reale che si contrappone a loro, una alternativa prima inesistente ed ora più che possibile”.

 

E qui, letteralmente ad esplodere, tutta la sua carica di umiltà, che la rende personaggio molto amato a San Nicola, in virtù di caratteristiche e lineamenti comportamentali nettamente contrapposti a quelli dell’attuale primo cittadino. Arroganza, dispotismo, presunzione e tutela dei propri interessi da un lato (lo pensano praticamente tutti...: provate un po’ a chiedere, per esempio, ad un impiegato o ad un consigliere o ad un assessore comunale o a qualsiasi altra persona che lo conosca o che abbia a che fare con lui, che cosa ne pensi del nostro sindaco...), semplicità ed umiltà dall’altro: “A rappresentare l’Unione siamo noi, tutti noi. Ci tengo molto a sottolineare noi. Non sono semplicemente io e non sono semplicemente gli esponenti dei partiti dell’Unione a rappresentare questa alternativa. Soltanto tutti quanti insieme, noi sannicolesi, noi cittadini possiamo riuscire a realizzare questo progetto di mandare a casa l’attuale amministrazione, perché il risultato politico non può essere e non è mai il risultato conseguito da una sola persona. E’, invece, il risultato di tutti noi e noi nella forza di stare insieme ci crediamo molto e ci crediamo soprattutto perché abbiamo vissuto questi ultimi cinque anni sulla nostra pelle. Cinque anni in cui abbiamo avuto una amministrazione chiusa su se stessa, sui suoi interessi, una amministrazione inaccessibile, non trasparente, nella quale era davvero difficile riuscire ad entrare...bisognava andare dall’amico, dall’amico dell’amico...chiedere la cortesia anche per esercitare il più semplice dei diritti. Questa è una delle cose che a San Nicola vogliamo cambiare! Per questo ci proponiamo come alternativa! Perché l’Unione? Perché dobbiamo liberarci da questa amministrazione che ci ha procurato soltanto danni! Vogliamo mandare a casa, prima che sia troppo tardi, questa amministrazione comunale che ha modificato quasi definitivamente il volto della nostra città, peggiorandone tutti gli aspetti. Circa venti anni fa eravamo un piccolo centro, scelto dalle numerose persone che si sono trasferite qui perché molto vivibile, molto ben collegato e ben funzionale. Ma, dopo un po’, è diventato un vero e proprio dormitorio, peggiorato di giorno in giorno, fino a piombarci adesso addosso. Pensavamo, ad un certo punto, di essere arrivati alla saturazione per quanto riguarda l’incremento demografico e c’era sembrato, per alcuni versi, anche che stessimo cominciando a ragionare in termini di integrazione sociale tra i vecchi e nuovi residenti. Oggi, questa sensazione non l’abbiamo più. Perché a San Nicola è cominciata una nuova epoca di cementificazione. Basta fare un giro per la città, basta andare nelle varie zone del paese, in quelle poche zone di espansione che ci rimangono, per vedere quanto il cemento ci stia devastando”.

 

A questo punto, e per ribadire quanto già in passato varie volte affermato, Esposito ha ritenuto ancora una volta chiarire un passaggio molto importante ed esplicativo del suo modo di concepire la politica nei confronti degli imprenditori e dell’economia edilizia.

 

Non bisogna assolutamente fraintenderci” -ha precisato con veemenza-  né strumentalizzarci, come hanno fatto e stanno facendo i nostri avversari. Noi ben sappiamo che l’attività edilizia a San Nicola è un settore forte, che per tanti versi, per tanti anni ha consentito a molti sannicolesi di poter lavorare, garantendone il posto di lavoro e, contestualmente, contribuendo allo sviluppo ed al progresso del paese. Noi non siamo, proprio per questo, contrari agli imprenditori edili, come qualcuno vorrebbe far credere. Anzi, noi siamo certi della loro capacità e vogliamo lanciare a loro una sfida, perché questi imprenditori a San Nicola oltre che a lavorarci ci vivono, vivono la nostra città, ne conoscono i problemi e le ansie e quindi, come noi, devono volere che il nostro territorio non sia più devastato dal cemento. Ebbene, la sfida che vogliamo lanciare noi a questi valenti imprenditori è quella di smetterla di costruire i parchi di cento appartamenti, a quattro piani con mansarda. Sì, perché di tutto ciò siamo stanchi. Sì, perché di questi parchi San Nicola non ha più bisogno e non ha neanche più lo spazio per consentirne la realizzazione. E allora? E allora perché non chiedere a questi imprenditori un tipo di imprenditoria diversa, anche se sempre nel settore edilizio? Abbiamo un intero centro storico da recuperare, un centro storico che è stato completamente trascurato in questi anni. Abbiamo ancora delle piccolissime zone di espansione, piccolissime ma pur sempre di espansione, e non è detto che lì devono venire altri palazzi”.

 

E qui, manco a dirlo, casca a pennello il discorso sui nuovi PUC, i Piani Urbanistici Comunali, ossia quei nuovi strumenti urbanistici che prenderanno il posto dei Piani Regolatori. A tal proposito, l’avv. Eboli, nel suo precedente intervento, aveva già fatto una simpaticissima battuta: “Se il Puc finisce nelle mani di Pascariello, forse vedremo un parco con autogrill, residenze e ristoranti al posto della Rotonda...”

 

Chi vince le prossime elezioni” -Lucia Esposito ha così ripreso l’argomento-  dovrà per forza approvare, lo prescrive la legge, il PUC per il proprio comune. Ebbene, tutti sanno che a San Nicola oltre ventimila persone vivono su poco più di quattro chilometri e mezzo quadrati...Ebbene, immaginate uno strumento strategico della portata di un PUC nelle mani dell’attuale amministrazione! Immaginate questo strumento nelle mani dello stesso comitato che ha gestito gli affari sul territorio sannicolese negli ultimi cinque anni. Avremmo un territorio definitivamente devastato! E questo noi non dobbiamo assolutamente permetterlo. Su questo punto dobbiamo stare particolarmente attenti. Il pericolo maggiore è che l’attuale amministrazione sta tentando di tutto pur di essere riconfermata nelle prossime elezioni. Le stanno pensando veramente tutte, perché, per le loro mire, la posta in palio è veramente alta. Stanno cercando di dimostrare in tutti i modi e con tutti gli espedienti che sono forti, che sono una coalizione vincente. Hanno un atteggiamento ...quasi di minaccia”.

 

Esposito chiede scusa e perdono all’assemblea per l’espressione molto forte usata...ma ribadisce che di una vera e propria minaccia si tratta... una minaccia del tipo «bada bene a chi dai il tuo voto alle elezioni comunali, perché se dovessi vincere io e se il potere dovesse stare nelle mie mani, per te saranno cavoli amari...».

 

Questo, comunque, non è un atteggiamento che deve spaventarci più di tanto. Come diceva Giovanni Paolo II, non dobbiamo aver paura. Innanzitutto perché questa amministrazione tutta questa forza che va ostentando non ce l’ha, e poi perché noi siamo cittadini liberi, non siamo e non vogliamo essere servi di nessuno. Noi siamo convinti di avere i nostri diritti e, incoraggiati da una Unione di nome e di fatto, troveremo la strada corretta per farli valere, combattendo gli usurpatori, gli arroganti, i presuntuosi e gli affaristi e governando questa città per farla tornare ad una dimensione di giustizia sociale che si è andata via via smarrendo negli ultimi tempi”.

 

Via libera, dunque, con tutti questi sani propositi (che si appresta a condividere, subito dopo le elezioni politiche, anche l'Udc di Gabriella D'Ambrosio), all’ “avventura” di Lucia Esposito, indubbia co-protagonista di una difficile (ma proprio per questo entusiasmante) battaglia che si preannuncia incerta, forse fino all’ultimo voto...
A meno che ...la giustizia non faccia il suo corso prima del 28 maggio...

Come tutti sanno, infatti, Pascariello e sedici consiglieri comunali sono stati rinviati a giudizio in riferimento alla nota vicenda riguardante la elezione del difensore civico: il prossimo 6 aprile dovranno tutti comparire davanti al Giudice per le Udienze Preliminari di Santa Maria Capua Vetere per rispondere alle accuse di abuso d’ufficio (l’avv.ssa Zuccaro, invece, cosa più grave, èaccusata di falso).
Insomma, il tribunale potrebbe pronunciarsi prima delle elezioni comunali ed emettere una sentenza abbastanza dura...
C’è, molto sinceramente, da non augurarselo: sarebbe un vero peccato, per la Esposito, vincere le elezioni a tavolino...

 

nc





Gli On. Ragosta, Squeglia e Pascarella

 





Il servizio fotografico è stato realizzato da Fotocinecarmen di San Nicola la Strada