Antonio Orlando continua a vincere

Si è piazzato primo anche al Rimini Wellness 2019. Prossimo obiettivo, Europei. 

 

Rimini, 31 maggio/2 giugno. Il sannicolese Antonio Orlando (classe 1969), campione dell’atletica pesante (alzate di potenza, powerlifting), gareggia al “Rimini Wellness”, tra le maggiori competizioni nazionali, e si aggiudica il primo posto nella categoria “Master 2”: 180 kg di squat, 130 kg di panca e 200 kg di stacco.
Ricordiamo che nel 2018, dopo 20 anni di inattività, Orlando è tornato a gareggiare, aggiudicandosi un primo posto nella W.D.F.P.F. e un terzo posto della Federazione Italiana Atletica Pesante nel 2019. Ora, sempre nel 2019, un’altra vittoria.
Inoltre, nella classifica generale, secondo il rapporto “peso corporeo-prestazione”, si aggiudica il secondo posto per lo squat, il quarto posto per la panca e il quinto posto per gli stacchi. Un grande successo.
Molto ricca la sua storia sportiva. Atleta, preparatore atletico, giudice regionale ed europeo (FGI/CONI), arbitro in competizioni nazionali, documentarista sportivo, nonché coordinatore e segretario di federazione sportiva per il Sud Italia (W.P.C., nel 1995), Orlando si classifica nel 1995 ai primi posti in competizioni nazionali, giungendo fino ai Campionati Internazionali d’Austria WPC dello stesso anno e nel 1996 è selezionato come assistente ufficiale in pedana ai Campionati Europei. Sempre nel periodo è l’accompagnatore atletico del team azzurro agli Europei W.P.C. di Derby.  La rosa di attività è enorme, comprendendo anche esperienze nel decathlon, nel biathlon, nel triathlon, nel body building e nel podismo. Dal 1991 svolge attività di coordinamento tra federazioni culturistiche su quasi tutto il territorio nazionale e nello stesso anno a San Nicola la Strada nascono iniziative di preparazione atletica e corsi vari per differenti discipline.  In gioventù, importanti traguardi internazionali e nel 2018 il primo posto nelle competizioni nazionali nella World Drug Free Powerlifting Federation (Categoria Master 2, con questo risultato: 185 kg di stacco, 170 kg di squat e 120 kg di panca). Nell’aprile 2019, a Roma, si aggiudica il primo posto nella “Classic F.I.A.P.” (Federazione Italiana Atletica Pesante) e il terzo posto nella categoria “Master 2” (150 kg allo squat, 110 kg alla panca e 180 kg allo stacco).

-Parlaci della nuova avventura, come ti sei preparato e con che team hai gareggiato.

«Archiviato l'infortunio di marzo, mi accingo a chiudere la stagione agonistica per quest'anno. Non sono giunto a Rimini in pienissima forma. Già alla metà del mese di aprile stavo perdendo in prestazione sul totale e, i dolori muscolari e articolari si sono fatti sempre più acuti. Mi unisco allo Star Club di Trento. Il Rimini Wellness è veramente una kermesse che sancisce un apice a livello nazionale».

-Quali novità rispetto alle altre competizioni?

«La gara di specialità è nuova per me, da powerlifter curo tutti gli esercizi e ne creo un equilibrio che mi faccia realizzare il complessivo più alto possibile, cimentarmi in quest'ambiente vuol significare misurarmi con gli specialisti di ogni singolo esercizio. Tra i tanti campioni che incontro c'è anche Catricalà, comparso in una puntata di: Italian Got's Talent, che si dimostra essere un "vecchietto" per niente arreso agli anni, con cui mi metto subito a scherzare. Si presta al gioco molto volentieri, in fondo ognuno esterna a proprio modo la voglia di divertirsi».

-Abbiamo visto il risultato. Spiegaci la differenza tra podio e classifica generale.


«Le mie prestazioni hanno avuto un risvolto più che positivo, in gara sono stato il sollevatore che ha issato più di tutti con un nuovo personale di 180 Kg sull'esercizio delle accosciate, giungendo 2° classificato per via del rapporto peso-corporeo/prestazione. Mentre per la distensione su panca, pur avendo fatto anche qui il mio nuovo personale, di 130 Kg, mi trovo classificato 4° sempre per la stessa ragione di prima, così come nell'esercizio di stacco, con 200 kg, dove concludo la gara al 5° posto, sempre nella classifica generale, unificata tra tutti i Master 2. Nello specifico, ho contribuito a portare il club di appartenenza al 3° posto, nonostante gli avversari fossero più numerosi. Per quanto riguarda la classifica inerente la mia categoria di peso, e alla mia classe di età, chiudo con tre primi posti».

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Prossimo obiettivo?

«Ora mi aspetta una lunga fase di preparazione, perché il prossimo impegno agonistico sarà l'europeo, anche se sono stato già formalmente invitato verso fine anno a tre competizioni di carattere nazionale che si terranno a Roma, Napoli e Gravina di Puglia, dove parteciperò per onore di firma e per far esordire i miei compagni di allenamento. In fondo al momento sono ancora l'unico sollevatore agonista in tutta la Provincia di Caserta, ma punto a dare maggiore luce alla disciplina formando un mio gruppo.

Al Campionato Europeo… sarà allora che incontrerò gli avversari diretti, anche un paio di italiani. Davvero mi misurerò con avversari reali, forti e determinati… ma non reciterò il ruolo della comparsa».

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Spiega cosa non ti è piaciuto.

«Se proprio dovessi esprimermi in qualche nota negativa, sì! Ce ne sono state, gli spotter inadeguati al livello di competizione, sia come attenzione, sia in forza e resistenza fisica, meno male che erano magistralmente guidati dal capo-pedana: Putrino, che è un campione di lunghissima storia ed esperienza. Un bassissimo ricambio tra i giudici, che alla fine, per la stanchezza, qualche sottile errore pure loro lo hanno commesso. Premiazioni riciclate da altre manifestazioni… la federazione in questa occasione non ci ha fatto proprio una gran bella figura».

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Qualcosa sul rapporto tra i team.

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In sostanza noi sollevatori siamo gente che ama maneggiare la ghisa e questo a noi basta. Ci interessa consolidare le amicizie fatte sui luoghi di gara, farne di nuove, e avere il piacere di rincontrarci, perché condividiamo la stessa passione, quella di superare i nostri limiti e tutti ci sentiamo emozionati nello stimolare il collega a vincere questa sfida, uomini e donne indistintamente».

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Grazie a te e in bocca al lupo per le prossime competizioni.

«Grazie a te Antonio che mi dai attenzione, un grazie alla redazione ed ai lettori».


Antonio Dentice

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