Giugliano: conclusa la tre-giorni “Fattoria Contadini in città”

Lo stand “Stop Cibo anonimo” richiama l’attenzione di tutta l’Europa

 

Si è conclusa domenica 16 giugno 2019 la tre-giorni dei “Contadini in città” organizzata da Coldiretti e Campagna Amica a Giugliano. Palcoscenico dell’evento è stato Piazza Gramsci, dove numerosi stand hanno intrattenuto e incuriosito i visitatori accorsi. Dalle dieci del mattino fino a sera prodotti biologici provenienti da diverse zone della Campania, fra cui Calvizzano (NA), Sarno (SA), Guardia Sanframondi (BN), Monteverde(AV), San Martino Valle Caudina (AV), Rutino (Cilento) sono stati esposti; sui banchetti mele annurche, frutta e verdura, sottoli, miele, prosciutti e prodotti da forno, formaggi tipici, olio, vino e birra artigianale. I produttori che hanno partecipato alla pregevole manifestazione sono imprenditori radicati sul territorio da generazioni, hanno un intenso legame con le tradizioni, ma sono dotati anche di uno sguardo rivolto all’innovazione e alle nuove sfide del territorio. La birra artigianale esposta deriva da una filiera agricola di alta qualità, il miele e i sottoli sono prodotti con ingredienti nutritivi, come antiossidanti e vitamine. Oltre alla qualità e all’eccellenza, i prodotti fra cui i vini espongono il marchio di certificato biologico, oltre ad avere già denominazioni D.O.C.G., IGP E D.O.C.

Lo stand allestito per raccogliere firme per la petizione europea contro le frodi alimentari ha richiamato (ma non troppo) l’attenzione su un tema importante per il futuro del nostro agroalimentare. Vi è da tempo, infatti, in atto una battaglia per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti. Tutto ciò, oltre a difendere il Made in Italy, serve per proteggere la nostra salute; infatti la contraffazione e i continui tentativi di imitazione dei nostri prodotti rappresentano un pericolo per la salute. L’iniziativa dei Cittadini Europei registrata presso la Commissione europea chiede, fra l’altro, di prevenire le frodi alimentari e di garantire i diritti dei consumatori, assicurando informazioni chiare sul cibo, e chiede che il cittadino conosca prima dell’acquisto la provenienza e la trasformazione dei prodotti, l’origine degli ingredienti e informazioni sui metodi di produzione e di lavorazione. “Cittadini in città” è stato un evento che ha cercato di sensibilizzare su un tema che è al centro di questo particolare momento storico. Non molto tempo fa in Europa si è consumata una battaglia sulle etichette, che almeno per ora il Ministro dell’Agricoltura italiano, Gian Marco Centinaio, ha vinto o spostato. Infatti, l’UE voleva apporre etichette in particolare sulle eccellenze italiane, fra cui il parmigiano reggiano, con un’indicazione simile alla scritta che appare sui pacchetti delle sigarette: NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE, per intenderci. Mentre si pensava a ciò, si erano già decise etichette più clementi, con bollino verde (ad indicare un buon prodotto che non fa ingrassare) sulla Coca Cola Light (Come un vecchio proverbio recita: sembra di paragonare la lana con la seta).

Peccato che lo Stand Stop Cibo Anonimo in questi tre giorni (forse troppo brevi) non abbia avuto un boom di adesioni; i giuglianesi e non che hanno preferito altro (una cosa non esclude l’altra), forse hanno perso una grande occasione. Il cibo sano è legato indissolubilmente ad una terra e ad un ambiente sani. Alcuni politici italiani si sono accorti solo ultimamente che la proposta politica verde in Italia è praticamente scomparsa, mentre le elezioni europee hanno dimostrato che negli altri paesi avanza. Dopo che la politica per l’ambiente è stata aspramente combattuta, solo ora ci si batte il petto cospargendosi il capo di cenere. Troppo tardi, adesso che grandi piccoli sedicenni bacchettano la nostra coscienza, con gli scioperi del venerdì, regalandoci una grande lezione sui temi dell’ambiente in un periodo nel quale sarebbe d’obbligo fare delle scelte chiare e senza perdere altro tempo.

Probabilmente all’iniziativa della Coldiretti “Stop Cibo Anonimo” non è stato dato il rilievo che meritava, ciò anche a livello nazionale, però è ancora possibile aderire, firmando la petizione sul sito https://sceglilorigine.coldiretti.it/ .

Non è tardi per scegliere la tradizione e allo stesso tempo difendere la nostra salute; oggi non bisogna guardare più il mondo con il binocolo del Novecento, ormai quegli anni sono passati da un pezzo. Bisogna diventare un po’ come gli alberi, che hanno radici ben salde nella terra, ma rami che protendono al cielo.


Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola
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