L’area sequestrata di Via Patturelli in corso di ripulita

L’azione è propedeutica per ottenerne il dissequestro e quindi valutarne la futura destinazione a verde.
La zona fu sigillata dall’Antimafia nel 2007 perché sede di “abusivo smaltimento di rifiuti edili prodotti da ditta facente capo a clan camorristico”...
Il sindaco Vito Marotta spiega i dettagli della questione nella videointervista rilasciata al Corriere di San Nicola.
(Il link del video è in fondo all’articolo)

 

Per fare un po’ di storia, prima di parlare di un argomento, l’unico modo possibile è di ricorrere all’ “enciclopedia” di San Nicola la Strada, ossia all’archivio del Corriere di San Nicola.
E così facciamo adesso, a proposito dell’area di via Patturelli, in zona ex-167, sotto sequestro da dodici anni, che il Comune aspira a liberare per destinarla a verde o ad altri scopi a disposizione della cittadinanza.

Torniamo indietro al
9 maggio 2007. “Nonsolouttaro”: questo il titolo, molto eloquente, che la diceva tutta su un altro... trattamento speciale riservato al nostro caro povero ambiente.
Sequestrata area comunale tra Via Patturelli e Via Grotta adibita abusivamente a smaltimento di rifiuti edili prodotti da ditta facente capo a clan camorristico”: questo l’occhiello e questo il testo dell’articolo: “La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha disposto il sequestro di un’area del territorio di San Nicola la Strada compresa tra Via Patturelli e Via Grotta, nella quale un elemento di spicco dell’organizzazione camorristica coordinava le operazioni di smaltimento illecito di prodotti dell'attività edile della sua azienda. Il provvedimento è giunto a coronamento di importanti indagini avviate dai Carabinieri del comando tutela ambientale e dal comando provinciale di Caserta. Sull’area in questione l’amministrazione comunale di San Nicola ha intenzione di costruire un parco pubblico da affidare alla cura di cittadini volontari, così come è stato fatto per altre zone del paese destinate a verde pubblico”.

Poi, in successione (basta fare la solita “ricerca articoli” per parola chiave), consigli comunali, diatribe tra maggioranza ed opposizione, comunicati stampa di forze politiche e di associazioni ambientaliste, richieste di dissequestri provvisori per pulire di tanto in tanto le erbacce che si accumulavano.
Tutto fino al luglio del 2018, quando, come richiesto anni prima dall’Arpac Caserta, l’amministrazione Marotta, in collaborazione con la stessa Arpac e con il Noe, ha fatto eseguire le quattro trincee esplorative per verificare quali tipi di rifiuti erano presenti in quell’area e se, soprattutto, ci fossero rifiuti pericolosi.
Lo ...scoprimento delle tombe (sì, perché molti rifiuti erano realmente sotterrati) ha “fortunatamente” escluso questi ultimi.
Meno male!
Fatte le analisi, ora bisognava dare incarico ad una ditta specializzata per rimuovere, nei modi previsti dalla legge, tutta quella schifezza depositata.
Ed ecco, quindi, l’amministrazione a stanziare soldi in bilancio per bandire una gara d’appalto. Gara che è stata aggiudicata alla società V.S. SCAVI di Casagiove, la quale, con inizio dei lavori avvenuto ieri 8 luglio, provvederà, al compenso di ventiquattromila euro (che diventano trentamila per altri oneri ed Iva) a ripulire la zona, permettendo al Comune, alla fine, di avere i requisiti per richiederne il dissequestro.

Ascoltiamo cosa ha detto al riguardo il sindaco Marotta nella videointervista rilasciata il 3 luglio al Corriere di San Nicola.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
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La VIDEOINTERVISTA AL SINDACO MAROTTA (rilasciata il 3 luglio) E’ SUL CANALE YOUTUBE DEL CORRIERE DI SAN NICOLA
(cliccare sulla freccetta)

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