Il Governatore della Campania in visita all’ospedale di Giugliano fra le proteste per la terra dei fuochi

Grande dispiegamento delle forze dell’ordine per il suo arrivo, mentre sulle aree dove si bruciano i rifiuti nemmeno un militare 

Il 15 novembre a Giugliano si è tenuta, alla presenza del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, la cerimonia di intitolazione del nuovo Centro di Medicina Investigativa, voluto dalla Procura Generale di Napoli, dalla Procura della Repubblica di Aversa e dall’ASL Napoli 2 Nord, al Professor “Alfredo Paolella”, vittima del terrorismo.
Dopo la cerimonia, presso il vicino istituto Marconi, c’è stata la firma del protocollo operativo per la gestione delle attività del centro di Medicina Legale tra l’Asl, la Procura generale di Napoli e la Procura della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord.
Durante l’intervento, il Governatore De Luca ha ricordato che sono stati stanziati 64 milioni di euro per il nuovo ospedale di Giugliano, che diventerà un’eccellenza del territorio.
Fuori all’istituto Marconi, De Luca è stato accolto da manifestazioni di proteste da parte di Angelo Ferrillo, amministratore dell’associazione “La terra dei fuochi” e qualche suo seguace: tutti sono stati bloccati all’ingresso della scuola dalle forze dell’ordine e non hanno potuto entrare nell’Istituto.
Siamo un popolo agli arresti domiciliari”, “Benvenuto nella terra dei fuochi”, “La sera non possiamo respirare”, “dove sono finiti i soldi delle eco balle?”, “Non capisco se qua dentro c’è lo Stato o c’è la Camorra”, “De Luca, ti abbiamo mandato cento mail”... sono le frasi gridate contro il Governatore della Regione.
La terra dei fuochi significa cento roghi al giorno, vuol dire che servirebbe un presidio 24h dell’esercito, mentre invece il territorio è abbandonato al suo triste destino. Non una parola dai tg, i quali decidono ogni giorno di parlare d’altro. Negli ultimi giorni, si parla dell’acqua a Venezia, che può distruggere, ma non del fuoco, che invece sta sterminando un intero popolo.
Le parole del Governatore della Campania sui rifiuti e sui roghi continuano ad essere sempre più deliranti: “L’emergenza dipende dalla gestione dei Comuni”, “La terra dei fuochi è al Nord”...
È triste vedere una protesta di uno sparuto gruppo di persone e non di centinaia o migliaia di cittadini; è davvero triste assistere alle forze dell’ordine che impediscono a liberi cittadini di entrare in una struttura pubblica, quando potrebbero impiegare le loro energie in modo diverso, ad esempio difendendo la nostra e loro terra dai roghi tossici.
Il 15 novembre 2019 è andato in scena l’ennesimo triste spettacolo, a Giugliano, nella terra dei fuochi, ai danni di migliaia di cittadini che continuano ad ammalarsi.

Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola
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