Dall’Alto della “Lummenera di San Nicola”

Bellissima rievocazione del rito tradizionale più antico di San Nicola la Strada, che per la prima volta ha visto il fuoco accendersi in Piazza Parrocchia.
Ha funzionato alla perfezione, come sempre, la efficace e produttiva sinergia Comune-Pro Loco-Associazioni.
Suggestive immagini con il drone realizzate da Michele Feola, che il Corriere di San Nicola dona alla città.

Straordinaria serata quella del 5 dicembre 2019 a San Nicola la Strada. La più antica tradizione locale, che ha segnato per secoli, fino agli inizi degli anni sessanta, la storia delle usanze e dei costumi di un paesino agricolo oggi città, non è sepolta. La “Lummenera di San Nicola” è più che mai viva nella mente e nei ricordi dei meno giovani e sempre più conosciuta dalle nuove generazioni.
Ad un certo punto, la realtà ha superato l’immaginazione; per chi la Lummenera di San Nicola l’aveva vissuta da bambino, è stato come un ritorno al passato, riprovandone molte delle stesse emozioni. Ma anche -e questa è la speranza forse più bella- una spinta verso il futuro: sì, perché il linguaggio più ascoltato e diffuso tra gli organizzatori è stata la sua riproposizione negli anni a venire, già dal prossimo, con ulteriore forza, volontà e convinzione di renderla sempre più memorabile.
Epico, leggendario, non esistono altri aggettivi per definire ciò che la serata della vigilia di San Nicola ha rappresentato nel passato per i contadini di San Nicola la Strada. Stupefacente è la definizione più adatta per spiegare ciò che è stato magicamente ricostruito per farne rivivere la suggestione o per far capire come quei momenti erano vissuti.
Quasi come un incantesimo. Sedotti dal fascino di un passato incancellabile, rapiti dalla potenza infinita dell’amore. Quasi a sfogliare un album di fotografie in bianco diventato giallino e nero diventato grigio.
La Lummenera di San Nicola era stata, specialmente negli ultimi anni, conservata intatta nel suo ricordo grazie alla Pro Loco, che l’aveva riproposta nella Villetta Santa Maria delle Grazie.
Il 5 dicembre 2019 sera, sempre la Pro Loco, insieme al Comune, ma stavolta, per la prima volta, in Piazza Parrocchia e con un team di volontari costituito da un giovane appassionato del folclore come Luca De Simone, associazioni e cittadini “innamorati”, ha lanciato e lasciato un messaggio ancora più forte e chiaro.
Siamo contenti di aver contribuito anche noi del Corriere di San Nicola ad immortalare l’evento, spiegando, con nostri articoli, il significato della Lummenera di San Nicola, diffondendo sui gruppi social sannicolesi e dei dintorni i nostri servizi. Abbiamo ripreso tutti i momenti della festa e abbiamo voluto fare un regalo particolare per tingere la storia della” Lummenera” con i colori del cielo di notte, quello pieno di stelle, quello che nel buio cerca la luce per accendere il suo cammino: un grazie di cuore al drone-man Michele Feola per averci permesso di porgere a tutti i sannicolesi suggestive riprese dall’alto, certamente uniche, che consegniamo alla storia della nostra città.

Ricordiamo che i due giorni della “Lummenera di San Nicola” 2019 sono stati inseriti nell’ambito di una iniziativa congiunta tra i Comuni di San Nicola la Strada, Macerata Campania e Recale, finanziata dalla regione Campania, che avrebbe voluto essere, nelle intenzioni, un gemellaggio tra paesi limitrofi per cooperare ad una maggiore diffusione e conoscenza delle proprie tradizioni in più ampia chiave turistica.
Purtroppo, per la inefficacia del "piano di comunicazione" (si fa per dire) predisposto dall’organizzazione che fa capo al comune capofila di Macerata -peraltro ignorante del valore e del significato della manifestazione, improntato ad una “lummenera” che non ha nulla a che vedere con quella sannicolese- il progetto, almeno per quanto riguarda la ...fase sannicolese, si è rivelato un grande fallimento, avendo attirato ben pochi “turisti” da altre città.
Grande, invece, la risposta dei sannicolesi, che attraverso ripetuti articoli pubblicati dal nostro giornale hanno potuto esaurientemente conoscere o ricordare il vero significato della manifestazione, onorandola di numerosa partecipazione.

L’organizzazione, e ci riferiamo, sia ben inteso, esclusivamente a quella di marca strettamente sannicolese, si è rivelata impeccabile. Tutti i volontari impegnati hanno dato il massimo. Tutti protagonisti ed interpreti di una sinergia Comune-ProLoco-Associazioni che a San Nicola la Strada non tradisce mai.
Con in testa la Pro Loco del presidente Carletto D’Andrea, per l’occasione guidata da Alessandro Leone, e la Protezione Civile guidata da Ciro De Maio (magnifico il suo servizio di sicurezza, come quello espletato dal nucleo Reggia dell'Associazione Volontari Carbinieri guidato da Andrea Corazza), merito alla consigliera comunale Alessia Tiscione e al curatore artistico Luca De Simone (che bello vedere due giovanissimi impegnati sul fronte del mantenimento della più antica tradizione cittadina!) di aver saputo coordinare con maestria un gruppo di valorose associazioni, che hanno reso indimenticabile La Lummenera 2019, quali Atletica San Nicola, Filo di Arianna, La Barca di Teseo, Fondazione Casamore, Real Convitto, Accollatori di San Nicola. Con loro i ragazzi dei due istituti scolastici cittadini (Capoluogo e De Filippo), nonché i bravissimi cantanti, musicisti e ballerini dell’ associazione Radici, un nome che dice praticamente tutto, abili dimostratori, nel primo pomeriggio nel salone borbonico, di tecnica del tamburo italiano del vesuviano e del basso casertano.
Ognuna di esse, associazioni e scuole, come ha ricordato il sindaco nel suo discorso introduttivo e nell’intervista rilasciata al Corriere di San Nicola, ha dato il massimo per riempire la manifestazione del suo senso, dei suoi concetti e dei suoi simboli.

La serata ha avuto inizio alla Rotonda, dove è stato acceso il fuoco, poi portato, con le fiaccole dei runners dell’Atletica San Nicola (premiati con una targa dalla amministrazione comunale), in un ideale abbraccio tra ‘O tuorno e ‘O trivece (i due rioni dove si è consumata nei secoli la gloriosa storia della città), in Piazza Parrocchia. Qui, con la benedizione di Don Franco Catrame, ha preso corpo e forma il Falò dell’Amore, la Lummenera, “’A lummenera ‘e Santu Nicola” che i nostri avi, devoti di una simbologia durata nei secoli, accendevano come rito propiziatorio alla vigilia di San Nicola, messo in atto nella serata precedente alla ricorrenza del Santo Protettore della città di San Nicola la Strada, per far sì che il veneratissimo San Nicola portasse con sé prosperità, benessere e salute.
La Lummenera è stata accesa in due grossi bracieri posizionati giù al sagrato della Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Intorno al fuoco, o poco più distante da esso, e sul sagrato del tempio vanvitelliano, gli stand di Fondazione Casamore -un altro nome che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni- corredato di salvadanai per raccogliere fondi da destinare alla più grande casa di solidarietà che a San Nicola la Strada vuole costruire, nonché i meravigliosi dolci donati dal meraviglioso sodalizio Filo di Arianna. 
E poi, i bambini a simulare gli accollatori adulti nel portare e nel far ballare una piccolissima barca con la statua del Santo Protettore, i giovani e adulti della Barca di Teseo a testimoniare la loro bravura nella danza popolare, i soci della ProLoco e del Real Convitto a cucinare e servire al pubblico prelibati piatti di pasta e fagioli.
Alla fine, allo spegnersi del fuoco, tutti dentro il duomo degli Angeli per assistere a due bellissimi concerti tenuti, il primo, dal gruppo folcloristico Forasona (che ha eseguito canti tradizionali del natale nel casertano), accompagnato dai suggestivi suoni di un ospite d’eccezione quale il maestro Mario Ciro Sorrentino, e, il secondo, curato dai maestri Michele Simonelli e Paolo Raffone, dalla Pino Daniele Opera con la partecipazione dei due splendidi musicisti Antonio Onorato ed Ernesto Vitolo. 

Una serata indimenticabile, quella di giovedi 5 dicembre 2019 a San Nicola la Strada. Un grande momento che ha degnamente suggellato il valore del nostro passato, il riconoscimento dell’umiltà e della semplicità dei suoi protagonisti. La gioiosa esaltazione di una tradizione che mai dovrà morire.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
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GUARDA VIDEO REALIZZATO DAL CORRIERE DI SAN NICOLA CON RIPRESE DAL DRONE DI MICHELE FEOLA:
(pubblicato su Facebook, gruppo Corriere di San Nicola)
https://www.facebook.com/nicola.ciaramella.79/videos/2462586807317820/

{youtube}https://youtu.be/wgjCOPUP-SU{/youtube}
(pubblicato su canale Youtube del Corriere di San Nicola) 



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