MONUMENTO AI CADUTI DI NASSIRIYA

L’11 maggio sarà inaugurata, nei pressi del Comando dei Carabinieri, l’opera fortemente voluta da tutte le forze sociali sannicolesi.

Iraq, Nassiriya, 12 novembre 2003: un luogo e una data che rimarranno per sempre scolpiti nel cuore di ogni italiano. Prima dell’inizio della missione “Antica Babilonia” da parte dei bersaglieri della Garibaldi di Caserta, quei luoghi ci apparivano sconosciuti e lontani anni luce. Ora essi ci appaiono così vicini, a ricordarci il tragico olocausto dei nostri carabinieri e civili. Massimiliano Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi, Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana, Andrea Filippa, Pietro Petrucci, Stefano Rolla e Marco Beci sono i nomi dei caduti nel più sanguinoso attacco terroristico perpetrato in quella terra ai danni dei nostri operatori di pace.

A ricordo della tragedia, il prossimo 11 maggio, dopo vari solleciti indirizzati da tutte le forze civili, militari e politiche sannicolesi l’amministrazione comunale di San Nicola la Strada inaugurerà il “Monumento ai Caduti di Nassiriya”. La statua sarà collocata nel piazzale di Via Milano, antistante la stazione dei Carabinieri guidata dall’eccellente Maresciallo Salvatore Bifano. La cerimonia, che avrà inizio alle ore 16.00, vedrà la partecipazione del Generale di Brigata Mario Dell’Osso, Comandante della Scuola di Amministrazione dell’Esercito Italiano di stanza a Maddaloni, del Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri, Domenico Cagnazzo, dei Comandanti provinciali delle Forze dell’Ordine, dell’associazione combattenti e reduci, delle associazioni combattentistiche e d’Arma, del presidente della locale sezione dell’associazione dei Carabinieri (ANC) Domenico Leone, il quale conta sulla presenza anche dei familiari delle vittime di Nassiriya.

A benedire il monumento saranno i due parroci della città, don Oreste Farina e don Pasquale Lunato.