“SIGNORI SI NASCE!”
Allo studio l’inserimento del famosissimo vecchio film di Totò nel programma della rassegna estiva. Intanto, uno spettatore ci riferisce un “increscioso” episodio...
«Egregio Direttore,
voglio raccontare un fatto increscioso che mi è capitato la sera dell'1 agosto u.s..
Siamo in ferie, io e mia moglie, e decidiamo di portare i nostri due figli, di tre e otto anni, al cinema all'aperto, organizzato dall'amministrazione comunale, come parte integrante della rassegna estate sannicolese, dove viene proiettato un film a cartone animato. Mentre mi appresto con la mia famiglia ad andare a pagare i biglietti d'ingresso, vengo preceduto nell'entrata dall'addetto stampa del Comune, in compagnia di una bambina (presumibilmente la figlia) e di una famigliola composta da tre persone (due adulti e un minore). Insomma, le cinque persone, con il beneplacito dell'addetto all'ingresso, accedono liberamente nella sala, ossia senza passare per la cassa o esibire i tagliandi d'entrata. Quando arriva il nostro turno, lo stesso addetto all'ingresso ci indica la cassa dove bisogna fare i biglietti. Al ché, incuriosito, e anche indispettito, chiedo come mai coloro che ci hanno preceduto hanno avuto libero accesso. L'addetto all'ingresso mi fa osservare che si tratta dell'addetto stampa del Comune. Allora faccio presente che una persona, pur avendo un tale incarico, non lo esonera affatto dal pagamento come tutti gli altri cittadini e, comunque, anche se così fosse, insisto per sapere come mai le altre persone che lo accompagnano hanno avuto lo stesso privilegio, ossia accesso libero. La risposta che mi viene data è che tali persone sono incluse in un apposito elenco. Alla mia replica per il mancato riscontro tangibile tra dette persone e i nominativi riportati nel fantomatico elenco, ricevo come risposta dall'addetto all'ingresso che non serve, in quanto sicuro della loro presenza. Indignato, voglio andare via. Vengo, però, esortato da mia moglie a lasciare cadere l'argomento e ad accontentare i nostri figli. Allora mi porto presso la cassa per acquistare i tagliandi d'ingresso. Alla richiesta del cassiere sul numero di persone, rispondo quattro, facendogli presente che in detto numero è compreso anche il bambino di tre anni. Il cassiere risponde che i tagliandi vanno pagati per intero per tutti i componenti (in totale dieci euro, ossia le vecchie ventimila lire) e che per un minore di tre anni non sono previsti né riduzioni né esoneri.
A questo punto, egregio Direttore, mi pongo e sottopongo ai cittadini, ma in particolare ai politici e agli amministratori (di maggioranza e di opposizione), le seguenti domande:
- È giusto che una persona, per il solo fatto che abbia assunto un incarico dal Comune per un pubblico (...mah!....-ndd) servizio (e, quindi, retribuito con i soldi della comunità), debba avere privilegi ed esoneri per sé e per chi lo accompagna?
- Tali privilegi ed esoneri sono assicurati anche alle persone o famiglie meno abbienti?
- È mai possibile che un minore di tre anni sia considerato alla stessa stregua di un adulto?
Questa mia lagnanza non vuole essere una sorta di richiesta per essere esonerato dal pagamento. Anzi, sarei ben felice di pagare i biglietti per il cinema o altri spettacoli, se sapessi che quota parte del denaro possa contribuire il pagamento di biglietti di coloro che non hanno possibilità economiche. Offrire momenti di svago per persone che non hanno possibilità di andare in vacanza, dimenticando per un attimo la loro condizione di indigenza, dovrebbe essere, per una società civile e un'amministrazione attenta alle problematiche dei suoi cittadini, un onore di cui vantarsi e un onere da sostenere. Un assunto è certo. Le amministrazioni che hanno preceduto l'avvento Pascariello hanno offerto momenti di solidarietà più tangibili verso i bisognosi e le fasce più deboli.
Dr. Salvatore MOTTA».
........
Episodio certamente un po’ ...bizzarro, egregio dottor Motta. Giuste le Sue domande che poniamo all’attenzione pubblica.
“Approfitto” comunque dell’occasione per anticipare una notizia dell’ultim’ora: è allo studio l’idea di inserire nel programma, probabilmente a fine rassegna, anche un famosissimo vecchio film di Mario Mattoli, “Signori si nasce”, con Totò, Peppino De Filippo e Carlo Scroccolo.
E sempre a proposito, dottore carissimo, se Le capita di ritornare a cinema, può informarsi se pagano regolarmente il biglietto il sindaco, i consiglieri comunali, gli assessori e le relative famiglie?
Noi pensiamo decisamente di sì! Che diavolo! Non crediamo proprio che questi Signori, per risparmiare una manciatina di euro, possano prestarsi a magre figuracce da taccagni. Le pare?
Cordialmente,
NicolaCiaramella
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