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MUSICA |
La magica voce
del soprano sannicolese Marisa Caccavale tra i momenti
più esaltanti dei concerti pasquali “rispolverati”
dal musicista maddalonese |
Antonio Barchetta
alla riscoperta delle tradizioni |
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Con la applauditissima
rappresentazione de “L’Agonia” nella
chiesa di S. Pietro Apostolo di Portico, tenutasi venerdì
santo, si è chiuso il trittico di concerti pasquali
diretti dal Maestro Antonio Barchetta, che aveva avuto
il suo momento culminante nella messa in opera de “La
Desolata”, prima nella splendida cornice del Centro
Colorizio di Caturano e poi nella Parrocchia di S.Martino
Vescovo a |
Maddaloni. L’esordio
de “La Desolata”, proposta nella domenica
delle Palme presso il Centro Colorizio di Caturano, è
stato qualcosa di entusiasmante.
Un foltissimo pubblico, deliziato dai preziosissimi canti
e dalle delicate musiche riscoperte e rispolverate dall’artista
e studioso Maestro Antonio Barchetta, ha fatto da splendida
cornice ad uno dei momenti più sentiti della Pasqua,
catturandone con attenzione tutti i sentimenti che può
suscitare un’opera talmente bella, da rappresentare
-come ha sottolineato il parroco- “una vera e propria
preghiera”.
Riuscitissima
e ben congegnata l’intera scaletta del programma,
con i componenti del coro impegnati ad anticipare,
attraverso toccanti letture, i vari momenti poi
affidati agli artisti, con il maestro Barchetta
pronto a spiegare in modo semplice, chiaro e discorsivo
i vari passaggi, storici e musicali, delle composizioni
proposte all’auditorio, e, naturalmente, con
le eccezionali interpretazioni fornite dal trio
dei musicisti (organo, violino e contrabbasso),
dal coro e dalle voci soliste, tra cui una meravigliosa
Marisa Caccavale, che ha letteralmente
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estasiato gli ascoltatori con la incantevole magìa
e la profonda espressività artistica della sua
voce.
Una nota, meritatissima, infine, per il “mecenate”
signor Casertano, promotore del Centro Colorizio, una
struttura invidiabile (San Nicola la Strada se la sogna!),
pur nella sua equilibrata semplicità, che è
divenuta patrimonio inestimabile della comunità
religiosa e civile di Caturano.
Le antiche tradizioni musicali della Pasqua hanno, così,
rivissuto le loro magiche armoniosità nei concerti
di un grande artista e ricercatore, presidente della nota
associazione intitolata al padre Aniello, musicista, scrittore
e poeta tra i più ricordati nella storia recente
maddalonese ed iniziatore, tre decenni fa, di questi concerti
ora affidati al valente figlio.
I momenti della passione e della morte di Gesù
sono stati musicati da grandi autori e, in particolare,
la nostra regione vanta un repertorio di tutto rispetto
verso il dolore della Madre Desolata e del Figlio in Agonia.
La Desolata e L’Agonia sono i due momenti musicali
che il Maestro Barchetta, dopo lunghe e attente ricerche,
è riuscito a recuperare, conservandone la naturale
espressività ed offrendoli in dono ad entusiasti
e deliziati spettatori, esperti e non, che hanno risposto
con partecipazione emotiva al magico richiamo.
Importante è stato, inoltre, il recupero, da parte
del Barchetta, di composizioni di nostri maestri conterranei
come il Busacca, Vanore, Brignola e il frate Serafino
Marinosci.
Per la Desolata, anticamente detta Le Tre Ore di Maria
Desolata, quasi tutti hanno utilizzate le parole scritte
dal grande Metastasio.
La rappresentazione è costituita da un mirabile
collage di canti, preghiere e riflessioni ispirate alla
Passione di Gesù e al dolore di Maria, Madre Desolata.
La Pia funzione di Maria Addolorata affonda le sue radici
nel ‘600 ed è un’antica tradizione
dei Padri dell’Oratorio di S. Filippo Neri che hanno
sempre avuto una particolare devozione verso la Madonna
Addolorata. |
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