Numero Storico 24 - Novembre 2003 - Home

Fino al 31 dicembre i club operanti a San Nicola possono richiedere l'inserimento nell'elenco ufficiale tenuto dal Comune. La “formalità” non è comunque indispensabile per poter accedere ad eventuali contributi finanziari, tutti rimessi alla “luna” dell'amministrazione e sottoposti ad un iter burocratico tortuoso ed incomprensibile.

L' unico vantaggio per gli iscritti è costituito dalla possibilità di aderire alla Consulta, organismo che praticamente non serve a niente.Irreperibile l'elenco dei beneficiari che finora hanno goduto di provvidenze.

Articolo di: Nicola Ciaramella
Albo delle Associazioni: via alle iscrizioni!

Siete un' associazione o altro “organismo privato” senza fine di lucro? Oppure un' organizzazione del volontariato sempre con sede in San Nicola la Strada? Avete la possibilità di dimostrare, con “qualsiasi mezzo di prova”, di aver prodotto attività socialmente rilevanti nel vostro settore di competenza nell'anno 2002? Ebbene, è giunto il vostro momento!
Albo delle Associazioni - Via libera alle iscrizioni
Infatti, dal 1° novembre al 31 dicembre chi ha i requisiti suddetti -e ancora non vi ha provveduto- potrà richiedere l'iscrizione nell' Albo delle Associazioni , lo strumento di partecipazione popolare istituito dallo Statuto comunale del '91 in piena “era” Centore (su iniziativa del delegato alla P.I. Carlo D'Andrea), rivisitato egregiamente da Tiscione soltanto sette anni più tardi ( la rivoluzione dei nuovi stradini aveva nel frattempo permesso solo la visione dei cartoni animati) e poi adeguato all'esigenza dei nuovi tempi e delle nuove figure dall'Amministrazione Pascariello che, nel consiglio comunale tenutosi sei giorni più tardi delle idi di marzo di quest'anno (per chi odia il latino e i latini, esattamente il 21/3/03), ha provveduto ad approvarne il relativo preconfezionato Regolamento in testo unico (scritto un po' anche con i piedi per la sua farraginosità, per soventi strafalcioni grammaticali e sintattici, per alcune incomprensibili tortuosaggini burocratiche e per numerosi errori di trascrizione), nel quale sono trattate anche la Consulta delle Associazioni e le Concessioni di contributi e benefici economici agli enti associativi sannicolesi.

Le domande, in carta libera, alle quali deve essere allegata copia dello statuto sociale, vanno indirizzate al sindaco e devono contenere le indicazioni delle finalità, la sede, i soggetti legittimati a rappresentare l'organismo interessato e la sezione tematica di appartenenza. A tale riguardo, il Regolamento ne prevede cinque e più precisamente così denominate: (a) Attività sociali ed assistenziali ; (b) Attività ambientali ; (c) Attività culturali ; (d) Attività ricreative e sportive ; (e) Impegno civile, tutela e promozione dei diritti umani .

Scaduto il termine per le iscrizioni, sarà poi compito della Giunta comunale, previo parere espresso dalla competente commissione consiliare, approvarne l'elenco per l'inserimento nell'Albo.

A questo punto, sorge spontaneo chiedersi: ma a che serve essere inclusi in questo elenco?

Bella domanda!

Moralmente parlando, l'iscrizione è un riconoscimento –diciamo…prestigioso, va!- da parte dell'ente amministrativo dell'attività perseguita dall'associazione. E' bello sapere di esistere…ufficialmente e di essere qualcuno nel panorama socio-ricreativo-artistico-culturale sannicolese. E' gratificante vedersi scritto il proprio nome tra tanti altri altrettanto importanti. E' soprattutto utile negli interscambi con gli altri organismi associativi privati e pubblici ed è una cosa che…conta e pesa quando c'è da essere convocati per una qualche manifestazione popolare dove ci si può solo sedere ed ascoltare…

Praticamente, invece, non serve ad un tubo!

L'iscrizione all'Albo non è affatto un requisito indispensabile per poter essere ammessi ai finanziamenti che l'Amministrazione ha la “facoltà” di erogare a sostegno dei sacrifici ai quali tutte le associazioni “vere” e “operative” continuamente si sottopongono. Il governo locale -e per esso il sindaco, gli assessori, i consiglieri, insomma chiunque sia stato eletto a suon di voti e non di sorrisi- può infatti strafregarsene della valenza o meno dell'associazione e se è o non è iscritta all'Albo, decidendo di concedere contributi e benefici economici a chi gli pare o a chi gli è simpatico o a chi gli alza una mano nei momenti cruciali.

Ed è un gioco che non vale certamente la candela l'unico…vantaggio elargito agli iscritti, cioè la possibilità di entrare nella Consulta delle Associazioni, organismo sostanzialmente di facciata, fragile nella programmazione di una politica associativa a trecentosessanta gradi, privo di qualsiasi potere decisionale riguardante il “riconoscimento” delle iniziative meritevoli di aiuto finanziario, inquinato dalla presenza di diritto di esponenti dell'amministrazione attiva e talvolta teatro di autoosannazioni che suscitano solo ilarità e fastidio nell'animo di chi molto opera e poco chiacchiera.

Ma, giacchè ci siamo, vediamola un po' più da vicino questa ruspante invenzione di Pascariello, che poco ha a che vedere con quello che dovrebbe essere un vero e proprio organismo di coordinamento tra le associazioni in un panorama dove ognuno –pur, ovviamente, con le proprie riconosciute capacità- va, da sempre, per i fatti suoi e sotto la propria bandiera.

La Consulta delle Associazioni, recita il relativo atto costitutivo, è un organismo autonomo, indipendente, non ha scopi politici e non si prefigge fini di lucro. Possono aderirvi, se ne hanno voglia, tutte le associazioni sannicolesi regolarmente iscritte nell' Albo comunale di cui si è detto. Chi non lo fa, può essere buttato fuori a pedate dall' Albo, in qualsiasi momento, dalla commissione consiliare competente.

L'organigramma prevede un presidente (che è il sindaco o un suo delegato), un consiglio direttivo (composto da tre consiglieri comunali della maggioranza, due consiglieri della minoranza e cinque rappresentanti delle associazioni, uno per ciascuno dei summenzionati settori di attività in cui è suddiviso l'Albo) e l' assemblea generale.

Per quanto riguarda gli scopi, la Consulta promuove (ma non si sa come) la nascita di altre associazioni, promuove la collaborazione solo tra le associazioni dello stesso settore (!?!) e promuove proposte agli amministratori. Insomma… non boccia mai! Neanche chi l'ha inventata così!

Siamo, dunque, lontanissimi anni luce da quel “Supercircolo” tanto auspicato dai legislatori originari (a formulare le idee furono invitate ufficialmente, alla fine del '91, tutte le associazioni sannicolesi, mentre oggi le si convocano solo in campagna elettorale…), dal quale erano messi al bando i politici e dove tutti gli enti associativi avrebbero trovato il loro punto di sintesi nel potere concesso al presidente di esprimersi nel civico consesso in tutte le occasioni in cui si trattasse di deliberare nelle materie strettamente connesse alla vita delle associazioni, come ad esempio la programmazione delle iniziative culturali e sportive, la progettazione delle attrezzature, la regolamentazione dell'uso degli impianti e anche la determinazione della spesa pubblica di previsione da destinare alle varie attività di valenza generale per lo sviluppo e l'immagine del territorio.

Invece, fatta così, la Consulta è un vero e proprio smacco per tutte le associazioni, svilite nella loro necessità di darsi un punto di riferimento slegato da interessi ed ingerenze politiche, oltre che fortemente penalizzate nella loro crescita in funzione dell' effettivo fabbisogno finanziario.

Programmare per operare, ma soprattutto conoscere per programmare: questa la nostra tesi alla vigilia del varo statutario e questo, in sintesi, il principio che andrebbe esaltato in un contesto di stretta collaborazione tra il Comune e le libere espressioni associative che -è doveroso sottolinearlo- rappresentano a San Nicola la Strada un fenomeno molto rilevante in virtù di un ruolo conquistato nel tempo, ma che gli amministratori continuano sistematicamente a trascurare. Tranne che ricordarsene una volta ogni cinque anni. Ne mancano due e mezzo. Sono ancora troppi?


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