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Articolo di: Nicola Ciaramella |
Consiglio comunale del 29 settembre, all'insegna dell'autocelebrazione
del Sindaco e di un clima da “volemese bene”.
E' quanto registrato direttamente dalla nuova e scintillante
(anzi abbagliante) aula consiliare e dalle sempre più accademiche
e prolisse cronache dal palazzo.
Il Sindaco ha sfoggiato e letto il secondo volume della
saga sull'impero … delle “ottomani” instauratosi 29 mesi
fa nel nostro territorio. Si tratta di un resoconto dettagliato
di tutte le attività promosse e realizzate in un altro
lungo e laborioso anno di governo cittadino. Nulla da obiettare
sulle iniziative e sui risultati conseguiti illustrati con
dovizia di particolari, ma avremmo desiderato assistere ad
un confronto meno “soft” nel quale le forze di opposizione
si esprimessero in maniera confacente al ruolo che occupano.
E dire che ce n'era di carne sul fuoco! Basta guardare i
temi espressi nella relazione, i “misteriosi” debiti fuori
bilancio, l'enigmatico avanzo di amministrazione, oltre alle
più svariate destinazioni di fondi recuperati da capitoli
inutilizzati.
Ma l'opposizione dov'era?
Delli Paoli, dopo aver esternato il suo amore a Pascariello
con il voto favorevole sulle questioni “Michitto” e “ 167” ,
si è ormai sciolto come la neve al sole mentre attende
che Qualcuno si decida a passare sulla sua sponda. Si attende
sempre l'annuncio di un feeling tra i due… incompresi, sempre
e solo sussurrato e che, forse, potrebbe esplodere in occasione
delle prossime elezioni provinciali e regionali.
Campofreda rappresenta invece una triste rivelazione. Diventa
ogni giorno di più un oggetto misterioso alla ricerca
di un ruolo e di una credibilità ormai persi nella
notte dei tempi. Contestato e rinnegato anche all'interno
del suo gruppo, sembra ormai l'ombra di sé stesso.
A Battaglia, infine, è rimasto solo il nome che possa
far pensare a bellicosi interventi per contrastare l'egemonia
di un'Amministrazione sempre sull'orlo di una crisi, ma sempre
più prolifera nello sfornare “sfogliatelle” calde
alle varie creme. Battaglia, se ci sei, batti un colpo!
E che dire poi dei “conviviali” (o comprimari?) che, a furia
di alzare le mani per approvare tutti (ma proprio tutti!)
gli argomenti all'ordine del giorno sembrano ormai pronti
per sostituire i vigili urbani. Evidentemente, anche costoro,
come tutti del resto, avranno i loro buoni motivi. Rimpianti?
Si, ne abbiamo eccome!
Rimpiangiamo i tempi del Nigro (…e
qui ci vuole un grande coraggio!), oppositore sornione e
divertente nei suoi interventi, del Fronzino (ma dove lo
troviamo tutto quest'altro coraggio?), guascone e capopolo
ma pur sempre prodigo di suggerimenti e riferimenti legislativi,
del Campofreda pungente e sarcastico ma sempre con classe,
eleganza e linguaggio forbito.
Rimpiangiamo insomma i tempi
in cui la politica rappresentava ancora l'arte della dialettica
tra le forze in campo, senza giochi subdoli, senza “verità nascoste”,
senza … personaggi in cerca d'autore.
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