CIRO DE MAIO IN REPLAY SU UBI-TV
Disponibile, in replay sulla popolare televisione sannicolese, la lunga intervista di Ubaldo Di Leva al coordinatore della protezione civile locale nel corso del programma “Domenica News”
E' disponibile, in replay, il video della lunga intervista rilasciata domenica 17 novembre dal coordinatore del Nucleo della Protezione Civile, Ciro De Maio, ospite presso gli studi della webtv di San Nicola la Strada, UbiTv.
Ciro De Maio, Sannicolese d'Oro 2009, intervenendo nella seguitissima trasmissione domenicale Domenica News, ha parlato del suo impegno che da oltre un decennio svolge per la sua città rispondendo in diretta a numerose domande poste dal direttore Ubaldo Di Leva.
Ecco un estratto dell'intervista, gentilmente concessoci in esclusiva da UbiTv.
«Sono passati dodici anni -così esordisce Ciro De Maio- da quando conobbi il grande maestro Roberto Forlani, che è un po’ l’inventore della Protezione Civile in Italia. Mi ha contagiato e ho voluto fare una protezione civile un po’ particolare che non abbia la “P” di protezione ma di prevenzione. Sono riuscito a San Nicola a creare un gruppo di volontari basato proprio sulla prevenzione. Con orgoglio dico che la città di San Nicola ha un fiore all’occhiello, quello del piano comunale di emergenza. Abbiamo studiato bene il nostro territorio e sappiamo i luoghi, case e strade dove in caso di emergenza dobbiamo dare la priorità. Mi piacerebbe allargare questa esperienza anche agli altri comuni, ma non è così semplice. La protezione civile può allargarsi quando i sindaci (che sono i responsabili civili e penali) ci vedano non più come gli stereotipi della processione e delle feste di paese, ma come un valore aggiunto».
-Le feste si avvicinano e anche il Capodanno; lei è stato sempre in prima persona protagonista di una campagna di sensibilizzazione contro i petardi...
«E’ un progetto che da dieci anni portiamo avanti. A San Nicola due bambini hanno avuto delle ferite molto gravi, giocando con i petardi, e questo perché nessuno gli diceva quanto era pericoloso. Da quel giorno ho deciso di scendere in campo per sensibilizzare sulla materia. Andiamo nelle scuole con degli esperti, come gli artificieri per spiegare ai bambini con dei filmati, giochi, prove e dimostrazioni. Questa campagna si conclude poi il 31, quando usciamo subito dopo la mezzanotte insieme ai vigili del fuoco per andare a perlustrare e in qualche modo bonificare il territorio. Perché gli incidenti succedono proprio il giorno dopo per via dei botti inesplosi».
-L'emergenza rifiuti vista dall'impegno nella protezione civile e da cittadino: cosa si può fare per migliorare e non creare nuove emergenze?
«Oggi se ne parla troppo e tanto, vorrei invece ricordare che quando l’abbiamo detto tanti anni fa nessuno se ne importato ed alcune associazioni ambientaliste non sono state mai ascoltate. E’ sicuramente un fenomeno a cui dovevamo pensarci prima. Non dobbiamo però assolutamente arrenderci. Non so con quale coraggio questi farabutti possono aver depositato questi rifiuti particolari provocando così tante morti. Noi con tutto il gruppo cerchiamo di sensibilizzare partendo dalle scuole, perché bisogna partire sempre da li. Si è iniziato un po’ tardi con la differenziata, ma ora ci stiamo trovando leggermente in crisi perché il cittadino si impegna, ma quando vede i cumuli sotto casa oppure vede le scorrettezze da parte di altre persone si scoraggia e perde fiducia. Per questo mi piacerebbe, anche con la collaborazione dei vigili di poter monitorare e multare i cittadini scorretti».
-Come è rimasto dopo aver visto e sentito le numerose interviste e dichiarazioni di quel pentito dei casalesi?
«Non sono rimasto molto stupito, anzi mi ha fatto piacere che questo signore abbia preso in giro le persone, perché lo sapevano in tanti che c’erano i rifiuti sotto terra. Non ha scoperto nulla quel signore, ha solo detto e rivelato alcuni siti e che qualcuno ha fatto “fesso” la persona nel dire mettiamoli sotto terra questi rifiuti. A me non ha spaventato, e non può essere un pentito, forse avrà visto morire qualcuno da vicino e si è reso conto del guaio che ha fatto. Abbiamo perso troppo tempo a fare le scimmiette, e ora dobbiamo dimostrare chi siamo nei confronti dei nostri figli, parenti, cittadini. Stanno arrivando tanti soldi anche dall’Europa, ma nessuno ha creato invece una commissione di livello, e spero che questi soldi non siano gestiti ancora una volta dalla camorra che non risolverebbe di sicuro il problema».
-Da cittadino come ha visto cambiare San Nicola in questi anni?
«Sono venticinque anni che sono qui; quando sono venuto era una San Nicola diversa, più calma, più bella e più pulita. Ho visto troppo cemento, e quindi mi batto da sempre per dare spazio ai giovani. Non dico che sta peggiorando, ma capisco che questa amministrazione comunale è in difficoltà perché abbiamo un debito enorme».
Questo il link per il video dell’intervista: http://www.ubitv.it/video/visualizzavideo/475/interviste/intervista-fotografica-a-ciro-de-maio-domenica-news-17112013
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