Promosso e fortemente voluto da Don Antimo Vigliotta, si è svolto, nell’ambito della 44ª edizione della Festa della Pace organizzata dall’Associazione N.S. di Lourdes, l’incontro “GIORNATA PER LA PACE”, al quale hanno partecipato illustri relatori, quali l’Imam Nasser Hidouri, la attivista testimonial Agnese Ginocchio e la docente di diritto Angela Santonastaso. 
VIDEO (by Biagio Pace) 
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https://youtu.be/xhhOy4Q-hLs


“11 settembre…Giornata per la Pace in un giorno che evoca un drammatico momento di guerra…”.
Il coordinatore Nicola Ciaramella, che ha introdotto e presentato con spunti biografici tutti gli intervenuti, ha spiegato subito il fine che ha mosso Don Antimo Vigliotta nell’organizzare il convegno “GIORNATA DELLA PACE”, che si è tenuto mercoledi 11 settembre nel cortile di Via Appia 133, sede dell’Associazione N.S. di Lourdes, nell’ambito della Festa della Pace 2024: “Questo incontro è organizzato da Don Antimo quale occasione di testimonianza dell’impegno teso a costruire la pace”.


A ribadirlo, nel prendere per primo la parola, lo stesso Don Antimo, che, come sappiamo, oltre ad essere parroco di Santa Maria degli Angeli, ha guidato anche l’ “ufficio migrantes” diocesano ed è direttore della Caritas diocesana.

Il coordinatore ha poi dato la parola alla D.ssa Angela Santonastaso, ricordandone l’importante curriculum di laureata in scienze politiche ad indirizzo relazioni internazionali, di baccalaureata in scienze religiose con una tesi su Don Peppe Diana e di segretaria della Pastorale Giovanile diocesana. Santonastaso è, altresì, animatrice del Progetto Policoro, docente di diritto ed economia, nonché giornalista freelance.

A seguire, l’intervento molto atteso di Nasser Hidouri, Imam della Moschea di San Marcellino. Queste le note biografiche dettagliate da Ciaramella a corredo della presentazione: “L’Imam Nasser Hidouri, di origine tunisina, laureato all’Orientale in Studi islamici, è uomo di Pace e di dialogo, impegnato da sempre a dare una mano ai migranti, lottando per i loro diritti, favorendone l’accoglienza e l’integrazione nel territorio. Mediatore culturale nel progetto SAI di accoglienza dei rifugiati, collabora con ARCI Caserta. E’ fondatore della Moschea di San Marcellino, luogo di incontro e di confronto fra le diverse culture e religioni, aperta all’accoglienza; luogo da cui passa un microcosmo di valori fondati sul dialogo, la convivenza civile e la verità per la pace. Valori che Nasser ha radicati da sempre e che ripete a gran voce, manifestandoli pubblicamente, testimoniandoli con umiltà, rettitudine e con l’esempio costante. Le frasi che egli scrive sugli striscioni ricordano il ripudio e la condanna della guerra e a ogni forma di terrore e di violenza. La Moschea di San Marcellino rappresenta un muro di difesa che da oltre 30 anni promuove, non ergendosi solo in nome della comunità che rappresenta, ma nel rispetto di un’ideologia universale del bene, che dissocia il credo politico o religioso da qualsivoglia forma di violenza. Nasser Hidouri, che nel 2013 è stato insignito del premio ‘don Peppe Diana’, ha sempre sostenuto, vivendolo quotidianamente, che il dialogo non è discussione ma è un camminare insieme per un futuro più sereno. Vicino alle vittime di guerra per le quali si è fatto promotore di diverse campagne di solidarietà, è in costante colloquio con le istituzioni, la legge, gli enti locali, le forze sociali, sindacali e politiche, il mondo della cultura, dell’associazionismo e del volontariato, affinché le ragioni del dialogo e della cooperazione prevalgano sempre sui veleni dell’esclusione, della discriminazione, dell’aggressione, della sopraffazione e della violenza”.

A chiudere la scaletta degli interventi, la nota acclamata testimonial per la pace Agnese Ginocchio, cantautrice, peace-singer, presidente della sezione casertana del “Movimento Internazionale per la Pace -III Millennio”, pluripremiata e assegnataria di numerosi riconoscimenti in tutt’Italia, maestra di pace.
Ciaramella, nel ricordarne la presenza in altro incontro avvenuto in passato in occasione della Festa della Pace a San Nicola la Strada, ha preso spunto da una foto scattata da Biagio Pace e pubblicata sul Corriere di San Nicola: una colomba che vola tra le luminarie della Festa della Pace per rappresentare “Una colomba bianca insanguinata”, uno dei primi brani di successo di Agnese, “che si arma di una chitarra per combattere contro i mostri. Dove i mostri sono l’ingiustizia sociale, la violazione dei diritti umani, il massacro dell’ambiente, la violenza, ecc.”.
Di Agnese Ginocchio, poi, Ciaramella, autore di una infinità di articoli scritti per immortalarne il lungo impegno, ha ricordato gli ‘Alberi della Pace’ impiantati sul ‘Sentiero per la pace’ costruito attraverso molti comuni della provincia, tra cui San Nicola la Strada.

Dopo il suo intervento e un piccolo contributo alla costruzione della pace offerto dallo stesso coordinatore, la scaletta dei relatori si è chiusa con Don Antimo che l’aveva aperta. Quindi la proiezione del brano video-sonoro “La nonviolenza è l'unica arma della Pace. Cessate il fuoco!", scritto sul genocidio in atto a Gaza, ultimo capolavoro di una delle più instancabili cantautrici per la pace che ci sono in Italia.
Toccante il momento finale di una bellissima serata con la liberazione di palloncini nel cielo illuminato dalle stelle.

A Don Antimo sono stati giustamente tributati apprezzamenti per questa iniziativa, lodevolissima sia per il tema affrontato che per la pregevolezza degli ospiti. Meritava una partecipazione, che non c’è stata, anche da parte di persone che si dicono vicine alla parrocchia e poi si dileguano. Ma su questo argomento preferiamo scrivere un articolo a parte. E si scusi il bisticcio di parole.

©Corriere di San Nicola