Ma “il mondo è a pezzi” e tu non ci sei più…

Ci è mancato il sapore della pace. 
In un mondo in guerra con se stesso. 

Ci è mancata la sublimazione della povertà. 
In un mondo che accumula e si veste di luccichìi. 

Ci è mancata la forza della rinuncia. 
In un mondo che non si spoglia. 

Ci è mancato il desiderio del creato. 
In un mondo che distrugge e si barra gli occhi. 

Ci è mancato il dialogo con la natura. 
In un mondo che spezza le ali agli uccelli. 

Ci è mancato il sapore del sorriso. 
In un mondo che non sa neanche piangere. 

Ci è mancata la gioia della tenerezza. 
In un mondo che non ha pietà. 

Bentornato, Francesco! 
Grazie a te 
sentiamo più vicine queste meraviglie sepolte. 
Grazie a te 
sentiamo la forza di riviverle tutte. 

Grazie, Francesco, 
di essere tornato. 

Grazie, Francesco, 
di essere il nostro papa. 

Che bello non farsi rubare la speranza. 
Che bello camminare con te!

Scrissi questi versi il 13 marzo 2013. Papa Francesco si era affacciato da pochi minuti. Neanche il tempo che sospirassi che già era entrato nel mio cuore. Con semplicità. Con umiltà. Con la luce dell’amore. Con la grandezza del suo nome meraviglioso!
Oggi, 21 aprile 2025, Papa Francesco è accanto a Dio, che è risorto.

Francesco, pochi giorni fa, in occasione della Via Crucis, hai detto che “Il mondo è a pezzi”. Che c’è grande dolore per un mondo che ha bisogno di pace e che spesso non conosce la fraternità. Che in questo mondo in frantumi c'è bisogno di “lacrime sincere” e non “di circostanza", come la parte peggiore dell’umanità oggi è solita fare. Hai così invocato: "Gesù, che sembri dormire nel mondo in tempesta, portaci tutti nella pace del sabato e sarà pace sul tuo popolo e fra tutte le nazioni". Hai richiamato tutti alla necessità di un mondo più solidale e attento agli ultimi. Hai parlato della disumanità dell'economia, che ha costruito un mondo di logiche fredde e interessi implacabili, una economia che "uccide e scarta" e che considera le persone come numeri.
Ma hai lanciato, come sempre, il tuo messaggio di speranza per una umanità che rifugga dalle sue lacerazioni e che includa tutti.

Sì, ma ora che non ci sei più, chi continuerà a gridarle queste parole? Come faremo a ricucire questo mondo a pezzi?
Francesco, ora sarà tutto ancora più difficile.
Senza di te, ora si rallegreranno gli stolti, esulteranno i ricchi, brinderanno i despoti sulle macerie dell’ “altra” umanità: quella grande e povera.

Francesco, te ne sei andato… ma i giusti sanno che tu non li hai lasciati soli…

Nicola Ciaramella, 21/4/2025
©Corriere di San Nicola

Leggi pure: 
https://www.corrieredisannicola.it/varie/notizie/varie/bentornato-francesco 

(Il ritratto di Papa Francesco è di Vittorio Di Tommaso)