Una significativa cerimonia religiosa si è svolta a San Nicola la Strada nell’ambito della Festa Liturgica promossa dall’Associazione N.S. di Lourdes e dalla Parrocchia Santa Maria degli Angeli. 
Un grazie particolare dal malato di cancro Nicola Ciaramella, che ha dedicato una sua poesia a Medici e Operatori della Sanità. 
VIDEO e GALLERIA FOTOGRAFICA

VIDEO 
(riprese di Biagio Pace)
https://youtu.be/OSz0SC7xEWw


Il programma della Festa Liturgica organizzata dall’Associazione N.S. di Lourdes e dalla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli per celebrare il 165° Anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine a Santa Bernadette ha vissuto uno dei momenti certamente più importanti con la Messa (e Preghiera di Affidamento alla Madonna) dedicata ai Medici e a tutti gli Operatori della Sanità in occasione della Giornata Mondiale della lotta contro il cancro e della 31.ma Giornata Mondiale del Malato.  
Ad officiare la funzione religiosa, tenutasi sabato 4 febbraio nella Chiesa Madre di San Nicola la Strada, il parroco Don Antimo Vigliotta, assistito dal sacerdote Don Domenico Pontillo e dai diaconi Don Michele Tagliafierro e Don Raffaele Santamaria.
Ad animare la cerimonia la voce di Antonella Letizia accompagnata all’organo da Angelica Narducci.
Hanno letto i passi della liturgia della parola i medici Dr. Francesco Basile, D.ssa Gabriella D’Ambrosio, Dr. Antonio Tranquillo, Dr. Giuseppe Celiento, D.ssa Carmela Ferrante, D.ssa Clelia Tranquillo e il farmacista Dr. Mariano De Matteis.
Hanno presenziato la cerimonia anche medici provenienti da altri comuni, come, da Caserta, il Dr. Olimpio Guerriero, la D.ssa Emilia D’Amore e il Dr. Andrea Del Buono.
Ad assistere alla funzione una folta folla di fedeli, tra cui le famiglie del Gruppo Betania con il coordinatore Antonio Serino.

Al termine della messa, il giornalista Nicola Ciaramella, in lotta contro il cancro da dieci anni, si è rivolto a tutti i Medici e Operatori sanitari, ringraziandoli della loro quotidiana opera di cura ed assistenza agli ammalati e a loro dedicando una sua poesia.
«Questi versi, che ho scritto di recente, -ha detto il direttore del Corriere di San Nicola- sono rivolti a tutti. Li ho scritti sospinto da fede, da fiducia, da amore. Ma stasera, sospinto soprattutto da gratitudine, voglio dedicarli in particolare ai medici, agli infermieri, al personale sanitario. A tutti coloro che si dedicano a curare gli ammalati.
A farlo sono io, che combatto contro il cancro da dieci anni. L’ho affrontato sei volte, sei interventi chirurgici, il primo per tumore primario e poi altri cinque per metastasi. L’ultimo pochissimo tempo fa. Ho sempre vinto, finora, e sottolineo finora, e non mi importa niente se il mio corpo si porta addosso tante inevitabili conseguenze.
Io parlo spesso, diciamo tutti i giorni, con il sig. cancro. Gli dico: “Lo so che non te ne vai facilmente, lo so che ritorni, ma io sono qua. Non credere di poter fare quello che vuoi. Io non sono solo. Io ho tanta forza per farti capire che con me, caro signor cancro, avrai sempre vita difficile. Ho la mia convinzione che ti batterò sempre, perché sono forte più di te e non ho paura. Con me ci stanno i medici e tutti coloro che operano nel settore sanitario. Anche questo tu lo sai”.
Da paziente da dieci anni so benissimo cosa fanno, di grandioso, per gli ammalati, i medici e il personale sanitario. Quanta attenzione dedicano agli ammalati i medici e il personale sanitario, dal medico di famiglia agli specialisti del Pascale e a tutti i medici e operatori sanitari che sono al fianco di chi ha bisogno».

Questa è la poesia che Nicola Ciaramella ha poi dedicato a tutti i medici ed operatori sanitari: 

«Ho bisogno del tuo sorriso
per illuminare gli squarci di buio
che mi porto dentro.

Ho bisogno del tuo sguardo
che mi rimprovera, mi sorride e mi perdona.

Ho bisogno
del tuo sorriso,
come il pane e come l’acqua.

Perché il tuo sorriso
accende le mie albe.  

Perché il tuo sorriso
avvolge di dolcezza i miei tramonti.

Perché il tuo sorriso
dà senso ad ogni mia azione,
ad ogni mia parola,
ad ogni mio desiderio.

Perché il tuo sorriso
mi sprona a combattere
contro chi vuole distruggermi.

Perché il tuo sorriso
è la medicina più potente:
una medicina che non si prescrive;
una medicina che non ha un dosaggio;
una medicina che mi guarisce.

Perché il tuo sorriso
è alimento essenziale della mia vita,
della mia voglia di esserci,
della mia brama ardente di amare.

Ho disperatamente bisogno del tuo sorriso».


©Corriere di San Nicola 

GALLERIA FOTOGRAFICA (di Biagio Pace)