Maria D’Andrea, i “colori” della scena



La giovane e talentuosa pittrice sannicolese si cimenta per la prima volta in teatro. Sarà costumista, scenografa ed attrice nella esilarante commedia “Arrestate il morto” in programma il 19 gennaio al Ricciardi di Capua

 

Esordio assoluto in teatro della pittrice sannicolese Maria D’Andrea.

La giovane artista è nata trent’anni fa a Caserta ed è figlia del “sannicolesissimo” e simpaticissimo “Carletto”, personaggio molto noto non solo in politica, ma anche per i continui impegni nel mondo dello spettacolo e dello sport (lo ricordiamo manager di band musicali, regista e produttore di documentari televisivi, oltre che membro della federazione pugilistica).

Arte nel sangue, l’inesauribile talento di Maria si è manifestato, sin dall’adolescenza, in svariati campi quali la pittura, letteratura e poesia. Eclettica, passionale, dotata di ottime capacità intuitive, il suo interesse ha abbracciato anche la storia, matematica, medicina e fisica, i cui princìpi ha saputo “strumentalizzare” con abilità e maestrìa fino a renderli parte integrante e distintiva del suo genio creativo. Autrice, soprattutto, di capolavori pittorici, tra i quali ricordiamo Gioco, Il dono, Prova tecnica, Adspectus e Autoritratto, D’Andrea trasfonde nelle sue opere energia e vitalità, amore e  passione, curiosità e gioia di vivere, miste a solitudine, buio, disperazione e introspezioni profonde maturate attraverso toccanti esperienze personali. Ma è proprio qui il senso della sua indole costruttiva: modificare le esperienze negative in occasioni, trasformare in progetti artistici i richiami della sua sensibilità, sperimentare nuove tecniche per offrire agli osservatori la più vasta gamma possibile di colori e di emozioni.

Solo di recente Maria D’Andrea si è appassionata anche al lavoro organizzativo che muove i festival musicali e cinematografici, ottenendo una borsa di studio per la specializzazione nella gestione di eventi alla Scuola di Formazione di Ravello. Da lì, dall’incontro con grandi personaggi della letteratura e dello spettacolo, il passo che l’ha condotta davanti al pubblico è stato breve. Quello di venerdì 19 gennaio al “Ricciardi” di Capua sarà il suo debutto in assoluto nell’affascinante mondo del teatro. Non  ha mai calcato le scene, nè ha lavorato per realizzare altre scenografie; tuttavia, i suoi interessi artistici non potevano non sfociare anche su questi lidi. In “Arrestate il morto" Maria D’Andrea, oltre che recitare, si è occupata dei costumi e, in maniera marginale, della scenografia, riuscendo a ben coniugare la sua inesauribile verve creativa con l’esigenza di assicurare alle scene quella semplicità di volumi e di colori che faranno da magica cornice all’intero cast di autori, attori e regista, tutti umili ed applauditi esponenti di una eccellente compagnia nata per passione, che spesso si esibisce anche e soprattutto per beneficenza. Un’occasione, insomma, da non perdere per il pubblico sannicolese, in attesa e nella speranza che la commedia possa presto essere replicata a San Nicola la Strada, magari durante la prossima rassegna estiva, in cui si potrebbero ammirare anche i meravigliosi dipinti di Maria D’Andrea.

"Arrestate il morto" è una commedia molto simpatica. Si tratta di un esperimento teatrale (in tre atti), della compagnia debuttante "Abbiamo sbagliato strada", con la regia di Jose Fiori.

E' una storia costruita su equivoci e parodie che offrono risvolti imprevedibili, ricchi di battute e pieni di suspence, con tempi scenici più vicini al cinema che al teatro. Ambientata nella Napoli fine anni '50, vede protagonista Filomena, una donna incolta, abbandonata dal fidanzato, partito per l'America in cerca di fortuna, e con due figli a carico. Filomena, per la vergogna dell'abbandono, nasconde ai figli la vera identità del padre, rubando una fotografia dalla borsa di un'amica che, avendo perso il fidanzato in guerra, nel frattempo si è fatta suora. La commedia prende ritmo quando Antonio, il fidanzato di Filomena, ritorna dall'America e rivendica il suo ruolo di padre. Ma diviene esilarante quando in scena compare anche il fidanzato della suora, che, "povero in canna", cerca di approfittare della situazione. Attorno ai protagonisti ruotano poi altri personaggi, altrettanto caratteristici e divertenti, come i figli di Filomena, Arturo e Titina; la cameriera straniera; la vicina nobile con la figlia da maritare; il commissario e la guardia...Insomma uno spettacolo da non perdere! Come da non perdere è l’occasione offerta agli spettatori di contribuire ad una iniziativa di significativa rilevanza sociale. Parte del ricavato, infatti, sarà devoluto in beneficenza a mezzo del “Centro Giovani per un Mondo Unito”, che da tempo si occupa di assistenza ai meno fortunati, dando vita ad attività ed opere nel campo sociale, della cultura, dello sport, dei media, dove forte è l’impegno di creare dovunque “frammenti di fraternità” per arrivare al mondo unito e alla pace.

Guidati dal regista Jose Fiori (che vestirà anche i panni di attore) ed introdotti da Mariella Cotugno, reciteranno Marianna Carfora (che è anche aiuto-regista), Antonio Lagnese, Pietro Caramuta (che cura anche le pubbliche relazioni), Serena Lagnese, la stessa Maria D’Andrea, Francesco Correra, Michele Ferraiolo, Emmanuele Cammarano e Olimpia Napoleone.
I costumi, come detto, sono affidati a Maria D’Andrea, che, con Francesco Correra, curerà anche le scene. Placet Music di Gambardella, infine, fungerà da tecnico audio e luci.
I biglietti, che costano appena dieci euro, sono acquistabili in prevendita direttamente presso il Teatro Ricciardi di Capua, oppure rivolgendosi al 3339175717 o al 3203530876.
Lo spettacolo avrà luogo, come abbiamo detto, venerdi 19 gennaio 2007 alle ore 20,30 al Teatro “Ricciardi” di Capua. E’ forte l’attesa.

nc