La Solenne Processione del Santo Protettore: una barca carica di speranza

Si è svolta, martedi in albis, l’edizione 2024 della più grande ed antica manifestazione religiosa di San Nicola la Strada con la statua del Santo Patrono portata tra le strade della città.
La cronaca scritta dell’evento è immortalata, come sempre, nel Dossier “Festa di San Nicola” pubblicato nel Corriere di San Nicola.

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(link nell’articolo)





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(cronaca filmata delle fasi salienti della Processione
-di Biagio Pace)

https://youtu.be/lva3haghiVM


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(uscita della barca dalla chiesa)

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(omaggio al Monumento ai Caduti)

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(fuochi d'artificio prima dell'inizio della Solenne Processione)

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(Solenne Processione percorre Via Appia)

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(Solenne Processione percorre Via Appia-Grotta delle Madonnelle con omaggio floreale dell’associazione N.S. di Lourdes)

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(Solenne Processione percorre Via L. da Vinci)

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(Solenne Processione giunge alla Rotonda)

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(La “ballata di San Nicola”)



A vincere, come sempre, è stata solo l’emozione. Perché dettata dalla fede.
Tutto il resto è contorno.
San Nicola, il nostro Protettore, è “sceso”, come ogni anno di martedì in Albis, tra la nostra gente.
Il mondo e le persone hanno tanto bisogno di tante virtù e di tanti valori, oggi in tragica decadenza, e lui è andato per le strade a ricordarlo a tutti. Nessuno ancora sa se le sue grida siano state o saranno recepite.
San Nicola in giro per la città su una barca di speranza.
San Nicola, vescovo di Myra, Santo Protettore di San Nicola la Strada, vita esemplare di cristiano, è la personificazione della carità per antonomasia. La sua testimonianza ci invita alla gioia del dono gratuito per la costruzione di una civiltà autenticamente umana.
San Nicola, un santo che unisce la gente. E’ santo del dialogo e dell’incontro. La storia parla della sua figura come quella di un uomo e di un vescovo sostenuto fin da ragazzo da una fede sincera e salda, mosso da un profondo senso della giustizia, della rettitudine e sempre pronto a vedere il buono che Dio ha messo nell’animo di ogni uomo.

Di gente, martedi 2 aprile, in Piazza Parrocchia, ad aspettare il suo rientro in chiesa dopo la Solenne Processione, ce n’era tantissima (che bello sarebbe se tutta questa stessa gente avesse partecipato anche alla processione…). C’erano, e questo è semplicemente stupendo, molti bambini. Sì, San Nicola è anche il Santo Protettore dei bambini. Da brividi la bellissima pagina del libro “Alzatevi, andiamo!”, edito da Mondadori, in cui il bambino Giovanni Paolo II entrava in contatto con San Nicola. Il Papa si abbandonava ai ricordi di quando era bambino nella sua città di Wadowice, dove era nato il 18 maggio 1920: “A lui si rivolgono con fiducia in particolare i bambini. Quante questioni materiali si possono sistemare se si comincia con una fiduciosa preghiera! Da bambini tutti attendevamo San Nicola per i doni che ci portava… Sembra che oggi si sia dimenticato che la sua bontà e generosità furono prima di tutto la misura della sua santità, poiché si distinse come vescovo premuroso verso i poveri e i bisognosi. Ricordo che da bambino avevo con lui un rapporto personale. Naturalmente, come ogni bambino, aspettavo i regali che mi avrebbe portato il 6 dicembre. Tuttavia, tale attesa aveva anche una dimensione religiosa. Come i miei coetanei, nutrivo venerazione per questo santo che, in modo disinteressato, elargiva regali alla gente e con ciò manifestava loro la sua amorevole sollecitudine”.

La "Festa di San Nicola” -intendiamo, naturalmente, quella liturgica, che si svolge a San Nicola la Strada- che il Corriere di San Nicola, attraverso un suo specifico dossier, immortala ogni anno quale unica cronaca scritta esistente, si arricchisce del racconto anche dell’edizione 2024.

Il Martedi in Albis, il giorno della festa, è iniziato con la processione del mattino al Cimitero (l’omaggio ai defunti della città) con la statua del Santo portata su una barca di dimensioni più piccole rispetto a quella usata per la solenne processione del pomeriggio.

Alle ore 15, come da programma, dopo un momento di preghiera, la barca con la statua di San Nicola esce dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli e viene posata sul sagrato.
La “barca”, come si sa, sta a rappresentare il lungo viaggio compiuto nel XI secolo dalle spoglie del Vescovo di Myra dall'Asia Minore a Bari, dove furono traslate e da dove poi il culto di questo santo si diffuse in tutta la penisola, come anche dalle nostre parti.

Tutto, prima, durante e dopo, sotto la perfetta supervisione organizzativa, in tema di viabilità e sicurezza, della Polizia Locale (Luogotenente Giuseppe Farbotti delegato dal Comandante Alberto Negro), della Protezione Civile (Coordinatore Ciro De Maio, suo collaboratore Roberto Ruocco e tantissimi volontari, tra i quali vogliamo ricordare Francesco Ciaramella e Anna Cuccaro) e dell’Associazione dei Volontari delle Forze di Polizia (Presidente Antonio Di Franco).

Poco dopo, prima dell’inizio della processione, accompagnati dalla banda musicale, il Parroco di Santa Maria degli Angeli Don Antimo Vigliotta, il suo vice Don Pierino Pepe, i diaconi Don Raffaele Santamaria e Don Alfonso Tiscione, il priore Pietro Ianniello e il priore emerito Antimo Corbo con una rappresentanza dell’Arciconfraternita, gli accollatori, il sindaco Vito Marotta, il vicesindaco Raffaele Della Peruta, il presidente del consiglio comunale Eligia Santucci, gli assessori Giuseppe Terracciano e Maria Natale, alcuni consiglieri comunali, il Luogotenente Giuseppe Farbotti della polizia locale e il Comandante della stazione dei carabinieri M.llo Giuseppe Iozzino (alla sua prima “Festa di San Nicola”, avendo assunto recentemente l’incarico) si sono recati in Piazza Municipio per assistere alla deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti. A sancire la solennità del gesto, il silenzio suonato dal trombettiere della banda musicale, l’inchino dello stendardo dell’ Arciconfraternita di San Nicola e SS. Rosario e la benedizione di Don Antimo.

Poi il ritorno in Piazza Parrocchia, fuochi d’artificio e discesa della barca dal sagrato con inizio della Solenne Processione del Santo Patrono per le vie principali della sua città protetta.

All’inizio del corteo, con il proprio gonfalone, le associazioni cattoliche sannicolesi: Apostolato della Preghiera, Gruppo Famiglia Betania (con il coordinatore Antonio Serino), Innamorati di Cristo, Gruppo di preghiera Padre Pio, Rinnovamento dello Spirito, Associazione N. S. di Lourdes (con il vice presidente Giovanni Zampella), Associazione Cattolica S.Maria degli Angeli (con il coordinatore della comunicazione social Gianluca Feola), Arciconfraternita S.Nicola di Bari e SS. Rosario (con il priore Ianniello, il vice Corbo, Antonio Pascariello, Angela Landolfi e altri).
A seguire, nel corteo, la banda musicale, ci sono l’Associazione degli accollatori, i Sacerdoti (i parroci Don Antimo Vigliotta e Don Filippo Frattolillo e il vice-parroco Don Pierino Pepe), i Diaconi (Don Alfonso Tiscione e Don Raffaele Santamaria), Ministri ed Accoliti.

Quindi la barca con la statua del Santo portata a spalla dagli accollatori, magistralmente diretti dall’ “accollatore emerito” Giuseppe Ossataro con il suo favoloso ”Spall' a sott … sott”, che è il comando più famoso e caratteristico che viene impartito quando i portatori posizionano la propria spalla sotto la trave della barca, detta “stecchino”, e si predispongono ad alzare la barca stessa con la statua. A tal proposito, va ricordato, ancora una volta, che la statua di San Nicola portata in processione non è quella originale esposta nella navata di destra della chiesa di Santa Maria degli Angeli, bensì una sua copia in resina, che viene custodita per tutto l’anno nella cappella della “Arciconfraternita di San Nicola di Bari e SS. Rosario” in via Pilade Bronzetti.

Dopo la barca, le autorità civili e militari (il sindaco Vito Marotta, il vice sindaco Raffaele Della Peruta, il presidente del consiglio comunale Eligia Santucci, il Luogotenente della Polizia municipale Giuseppe Farbotti, gli assessori Antonio Terracciano e Alessia Tiscione, consiglieri comunali, il Comandante dei carabinieri Giuseppe Iozzino con il suo vice Giovanni Sarcinelli), cittadini e fedeli.

Questo l’itinerario percorso: Via Appia (dove c’è stato l’omaggio floreale al Santo presso la Grotta delle Madonnelle conferito dall’Associazione N.S. di Lourdes con il suo presidente Nicola Fiorito), proseguimento per Via Appia fino ad invertire la marcia all’altezza del viale del Cimitero, Via Marconi, Via Rossini, Via da Vinci (dove c’è stato un incontro con gli “Accollatori dell’Assunta” della Parrocchia di Falciano guidata da Don Franco Catrame), Via IV Novembre, Via S. Croce fino all’incrocio con Via Manzoni e poi ritorno, Piazza Municipio, Piazza Parrocchia, Via Bronzetti, Viale Italia, Via Bronzetti, Via Gentile e ritorno, Via Cairoli, Largo Rotonda, Via XX Settembre, Via De Gasperi e ritorno, Piazza Municipio, Piazza Parrocchia.
Indubbiamente il massimo che oggi si possa pretendere per portare San Nicola nei luoghi della città, senza sconvolgere il maledetto traffico cittadino. Ma la speranza è che in futuro si possa ritornare ad un percorso che coinvolga pure altre strade, una volta “toccate” ed oggi, purtroppo, dimenticate. E se proprio vogliamo dirla tutta, beh, non è detto che non si possa portare San Nicola per la città più di una volta all'anno. Semplicemente portarlo, per strade e per vicoli, su una barca ancora più piccola di quella usata per la processione mattutina al cimitero: senza clamori, senza luci, senza concertini, senza botte e solo con il trasporto della fede. Chiedendo offerte non per mandarle in fumo o per donarle alla società elettrica, ma per offrirle ai poveri e ai bisognosi, come faceva il Nicola che poi diventò vescovo e santo. Non pensiamo sia cosa impossibile. Lecito coltivarne la speranza.

A fine processione, alle ore 22, la barca con la statua del Santo Patrono è tornata sul sagrato della chiesa, dove si è svolto il momento “centrale” della processione, il più emozionante, ovvero la cosiddetta famosa “ballata di San Nicola”, che simboleggia il saluto (a mo’ di segno della croce) e la benedizione del Santo alla gente. Il tutto sulle note della famosa “marcia di Radetzky” di Johann Strauss padre.

Ad assistere una ingente folla: in Piazza Parrocchia, all’esterno del sagrato, centinaia di cittadini, e, sul sagrato, oltre alla stampa, in primis il Corriere di San Nicola con Nicola Ciaramella e Biagio Pace, tutte le autorità religiose, militari e civili sannicolesi (ci piace segnalare la presenza anche del consigliere provinciale Fabio Schiavo).

AI termine della “ballata”, il rientro in chiesa, dove Don Antimo Vigliotta ha rivolto parole di ringraziamento agli organizzatori, alle autorità partecipanti e al popolo dei fedeli, impartendo la benedizione.
“W San Nicola” il suo grido finale, entrato con brividi di gioia nel cuore di tutti i sannicolesi devoti al loro Santo Patrono.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
Regia Video Biagio Pace


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LA FESTA DI SAN NICOLA ('A festa 'e Santu Nicola)
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