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Oltre 12mila navigatori hanno letto "Testimonianza di fede (e libertà)"

Ringrazio tutti i 12.764 navigatori che hanno letto.
Non mi sarei aspettato che il racconto di questa terribile storia da me vissuta potesse suscitare tanta attenzione. Grazie, lettori, grazie di vero cuore per aver capito quanto io abbia sofferto e stia ancora soffrendo per la cocentissima delusione subita. Sì, ho perdonato. Anche se non è facile non ripensare che in quella persona ho visto prima il diavolo, per il forte accanimento con cui mi ha perseguitato, nonostante la mia -ad egli nota- forzata assenza dal giornale, e poi tutta la sua cattiveria, la sua infamità, la sua malvagità, la sua crudeltà, la sua lontananza dalla fede, proprio in un momento difficile della mia vita in cui, e lo avevo espressamente chiesto, avevo bisogno di serenità e soprattutto di amicizia per le gravi difficoltà che mi accingevo ad affrontare.
Grazie, Signori 12.764 Lettori. Sono sicuro che tra di Voi ce ne saranno tantissimi ad aver provato, come me, queste sconvolgenti delusioni. La mia speranza è che tutti, come me, abbiate perdonato.
Nicola Ciaramella

Leggi "TESTIMONIANZA DI FEDE (E LIBERTA')"
Da quel giorno ho conosciuto Dio

Molti anni fa andavo spesso a casa di una persona, a pregare con lui e tanti altri.
Erano i famosi "incontri di preghiera".
Quella persona sapeva tutto del vangelo, della bibbia, delle virtù dei santi. Quando parlava mi affascinava, mi catturava. Sembrava dio in persona. Aveva sempre ragione lui. Tutto quello che pensavo io era sbagliato. E mi spiegava perché. Ed io gli facevo un’altra domanda. E lui mi rispondeva spiegandomi perché era sbagliato ciò che io pensavo diversamente da lui.
Un saccente della fede. Un missionario della verità. Ero fiero. Mi stavo finalmente avvicinando a dio. Dopo anni di buio. Di dubbi. Forse, finalmente, stavo per conoscerlo.
Ma dopo qualche anno entrò qualcosa dentro di me. Qualcosa che mi suggeriva di non andare più a quegli "incontri di preghiera". Cominciavo a provare fastidio. Sembravano tutti dei professori. Ragionavano tutti a pochi gradi (forse massimo trentasei o giù di lì). Era sbagliata ogni osservazione più allargata che facevo io. Conoscevano una sola verità, la loro. Per loro esisteva una sola spiegazione, la loro. Il loro arcobaleno era di un solo colore, quello del fuoco. Lo portavano e lo predicavano dappertutto. Nelle famiglie. Nel lavoro. Nella società. Nella comunicazione. Dappertutto.
Un giorno decisi di non frequentare più quelle persone.
Da quel giorno ho conosciuto Dio.
(Romana Ceci Lalli)


Leggi "ANAGRAMMA? NO, MA FA LO STESSO" di Nicola Ciaramella
Ma chi è Romana Ceci Lalli?

«Egr. sig. Direttore, seguo con attenzione il suo giornale. Vivo qui da molti anni e le dico grazie per la costanza con cui ci informa e ci tiene aggiornati su quello che accade a San Nicola la Strada. Devo chiedere una curiosità. Ma Romana Ceci Lalli, la giornalista che firma l’articolo meraviglioso e significativo dal titolo “Testimonianza di fede (e di libertà) – Da quel giorno ho conosciuto Dio”, non è …. l’anagramma di Ciaramella Nicola? Oppure è un semplice caso? La cosa mi incuriosisce ma comunque non più di tanto. Spett.le Direttore, le mando i miei saluti. Giuliana Russo.»

-Carissima Sig.ra Russo, innanzitutto grazie dell’attenzione con cui segue il Corriere di San Nicola. Vedo che Lei ama la … Settimana Enigmistica… Sbaglio? Ho controllato bene, più di una volta. Facendo l’anagramma, come Lei dice, “avanzerebbe”, però, una “A”. Dico bene? “Romana Ceci Lalli" è composta da 15 lettere, invece "Nicola Ciaramella" da 16…
Comunque, al di là di tutto, condivido pienamente l’articolo della signora Ceci Lalli (una nostra carissima amica lettrice da sempre del Corriere di San Nicola, anche se non abita qui), che ho voluto mettere in evidenza semplicemente perché racconta di una terribile esperienza che anche io ho vissuto.
Esperienza allucinante. Per la delusione che, poi, ho subìto.
Sì, perché quelle persone, fatte come dice la signora Ceci Lalli, alla fine si sono rivelate infami, malvage, crudeli, lontane anni luce da quella fede da cui si credono pervase e che credono di riuscire a diffondere.
Sì, quelle persone si sono rivelate così cattive proprio nel momento più difficile della mia vita, in un momento della mia vita in cui avevo tanto bisogno di serenità e di amicizia.
In quelle persone ho visto il diavolo. Per il forte accanimento con cui mi hanno perseguitato.
Fortunatamente, però, è passato del tempo e ho dimenticato tutto. Chi dimentica queste cose orribili vuol dire che ha perdonato.
Sì, queste persone le ho perdonate. Con fede. Anzi, ho pregato per loro. Prego per loro. Continuerò a farlo fino alla mia morte. Perché costoro hanno bisogno di preghiere. Assoluto, disperato bisogno di preghiere.

La saluto con gratitudine, egregia e squisita Signora Russo, sperando di poterLa, un giorno, conoscere di persona.
Nicola Ciaramella





Ottobre 2014. L'espressione (...schifata, consentiteci il termine) di un fortemente deluso dall'amicizia parla più delle parole...