|
|
|
"Perchè
votare un documento fantasma"? |
|
Alla “Città”
manca solo la firma di Luca Paradiso
e degli altri esponenti dell’Udc. Il capogruppo contesta
soprattutto il sistema tirannico usato dalla maggioranza,
che ha chiesto di votare all’unanimità un documento (non
conosciuto, peraltro, nemmeno dalla voce recitante) senza
preventivamente sottoporlo ai rappresentanti degli altri
gruppi consiliari. In verità, e questo lo dimostra la
data in cui ci è giunto il suo parere (che pubblichiamo),
AN aveva già letto la relazione…Paradiso, quindi, è stato
l’unico ad essere snobbato dai signori che democraticamente
ci governano. |
Giusto condividerne l’atteggiamento!
Leggiamo cosa ci ha detto: “La delibera relativa alla
richiesta di attribuzione del titolo di città è nata male
sin dall'inizio e ciò soprattutto per il percorso politico
che l'amministrazione ha voluto seguire per arrivare alla
sua approvazione. Mi spiego meglio. Ogni cittadino sannicolese
ha a cuore, ed è giusto che sia così, l'immagine che la
propria cittadina da di sè anche al di fuori dei propri
confini geografici. Quindi, ben venga una "onoreficenza"
come quella del riconoscimento e dell'attribuzione da
parte del Capo dello Stato del titolo di città se questa
serve a dare lustro a San Nicola, anche se poi bisogna
stabilire a quanto possa servire essere "città" se di
fatto non si hanno le caratteristiche in termini di vivibilità,
infrastrutture e tutto quant'altro una città vera dovrebbe
avere. Detto ciò, in quanto cittadini sannicolesi, anche
noi dell'UDC avremmo voluto votare a piene mani la delibera
e fare in modo che la stessa potesse giungere a Ciampi
e Berlusconi con un voto unanime di tutto il Consiglio
Comunale. Ma, come ho detto, ciò non è stato possibile
perchè l'iter politico/amministrativo che la maggioranza
ha voluto dare alla delibera di cui trattasi è stato abbastanza
irrituale e ci ha messo nelle condizioni di doverci astenere
dalla votazione. La prassi politica impone, infatti, che
la maggioranza qualora voglia che una delibera, vuoi per
la sua natura o per la sua importanza, venga approvata
anche con il voto favorevole delle opposizioni, al limite
all'unanimità, debba preventivamente investire anche i
gruppi consiliari di minoranza affinchè questi possano
eventualmente fare le proprie proposte ed osservazioni.
E' questa una regola non scritta, ma che tutti quelli
che si occupano di politica ben conoscono. In questa circostanza,
però, l'amministrazione Pascariello ha ritenuto di portare
la delibera direttamente in Consiglio senza un preventivo
passaggio per la Conferenza dei Capigruppo, per cui ci
siamo trovati a votare senza essere a conoscenza della
relazione di accompagnamento alla delibera, senza aver
partecipato alla sua stesura ed anche in sede di discussione
consiliare la stessa non è stata letta ed è stata, per
fretta, mal relazionata. Come potevamo serenamente votare
un documento di tale importanza storica senza neppure
conoscerne il contenuto ? Se questa delibera doveva essere
una delibera del Consiglio Comunale nella sua interezza
perché non concordarla anche con i capigruppo dei partiti
dell'opposizione ? Perchè la delibera e soprattutto la
relazione che era alla base della stessa non è stata preventivamente
portata nella Conferenza dei Capigruppo affinchè anche
i gruppi di opposizione potessero dire la loro e quindi
partecipare serenamente alla votazione ? In sede di discussione
consiliare, poi, abbiamo cercato comunque di superare
questa "irritualità" proponendo ai gruppi di maggioranza
che venisse aperto un dibattito e che eventualmente ci
fosse data la possibilità di proporre eventuali modifiche.
Ma anche questa proposta è stata frettolosamente respinta,
per cui l'astensione è stata, a malincuore, l'unica alternativa
possibile”. |
|