Pennino “sviscera” il nuovo contratto della raccolta rifiuti

Attenta e precisa disamina del presidente del Comitato Cittadino sulle “novità” del capitolato al cui rispetto sarà obbligata la ditta vincitrice della recente gara (Dhi, che sta svolgendo il servizio in proroga, o EcoCar, che attende l’esito di un suo ricorso presentato al Consiglio di Stato).


E’ noto alla cittadinanza l’impegno che il Comitato Cittadino San Nicola la Strada Città Partecipata persegue sin dalla sua costituzione.
L’attività dell’unico ente associativo del nostro territorio che, insieme a tutte le tematiche riguardanti la vivibilità cittadina, si occupa di ambiente quale scopo primario, non si ferma neanche di fronte all’emergenza sanitaria.
Ambiente, Piano Urbanistico Comunale, gestione della raccolta dei rifiuti urbani e della pulizia della città, manutenzione delle strade e del verde pubblico, attività sociali, gestione dei beni comuni, mobilità urbana sono le problematiche sulle quali si concentrerà l’attenzione del Comitato.

A ribadirlo, il presidente Domenico Pennino, che ricorda la promessa fatta dal sindaco nell’incontro avvenuto lo scorso 21 ottobre: «Abbiamo chiesto di incontrarci periodicamente con i membri dell’esecutivo per approfondire e seguire nel tempo una serie di tematiche essenziali per la vita futura della città. L’idea, condivisa pienamente dal Sindaco, è di avere incontri separati con l’assessore del ramo ed il Sindaco per ognuno dei temi proposti, per approfondirne gli aspetti programmatici, i problemi specifici e le possibili soluzioni».

Il primo tema di approfondimento scelto dal Comitato è il nuovo capitolato d’appalto della raccolta dei RSU, al rispetto del quale sarà obbligata la ditta vincitrice della recente gara (Dhi, che sta svolgendo il servizio in proroga, o EcoCar, che attende l’esito di un suo ricorso presentato al Consiglio di Stato).

«Vogliamo condividere il nostro approfondimento con i cittadini del nostro Comune, -continua Pennino- nelle more di avere un incontro con l'assessore al ramo ed eventualmente il dirigente preposto. Pertanto, nei prossimi giorni, pubblicheremo diversi articoli che illustreranno i contenuti del capitolato speciale di appalto relativo al nuovo contratto. Per comodità di esposizione e per facilitarne la lettura suddivideremo la descrizione dei contenuti in capitoli come: le innovazioni, il rapporto con gli utenti, le modalità per differenziare correttamente, i servizi di pulizia, ecc. Confidiamo che il nostro lavoro di “studio” del contratto di appalto possa essere utile alla cittadinanza per conoscere quali saranno i propri diritti e doveri al fine di raggiungere buoni livelli di differenziazione dei rifiuti e di pulizia della città ed anche per sollecitare il controllo dei cittadini sulla corretta applicazione di quanto è scritto nel contratto».

«La prima cosa che salta all'occhio al primo sguardo al capitolato di appalto della raccolta/smaltimento dei RSU 2021-2023 è la dovizia di particolari su come finalmente il servizio deve essere svolto e su tutto quanto compete alla ditta appaltatrice, alla stazione appaltante, ai cittadini. Un vero plauso a chi ha redatto il capitolato che, nelle nostre intenzioni, vogliamo sviscerare in modo da raggiungere finalmente nei tre anni a venire, l’obiettivo di realizzare il 70% di differenziata».

Pennino individua una prima “novità” rispetto al contratto precedente: «L’obiettivo di raggiungere il 65% di differenziata entro il primo anno di gestione ed il 70% entro il terzo anno è decisamente importante, considerato che negli ultimi cinque anni siamo stati sempre al di sotto del 50%. Questo ambizioso traguardo, essendo stato inserito nel capitolato speciale di appalto (CSA), è sicuramente una forte sollecitazione ad operare bene sia per il Servizio di Igiene Urbana del comune, sia per la ditta che prenderà l’appalto. La ditta, per contratto, pagherà una penale dello 0,5% dell’importo contrattuale per ogni punto mancante al raggiungimento degli obiettivi fissati (art. 31 del CSA), mentre sarà premiata, se raggiungerà gli obiettivi del 65% e del 70%, con l’incasso aggiuntivo del 50% dei contributi ottenuti dai consorzi della filiera del CONAI e da altri ricavi conseguenti alla cessione di rifiuti a terzi (es. RAEE, olio vegetale, indumenti usati, ecc.)».

«Ma il vero problema -sottolinea il presidente del Comitato- sarà l’efficacia della collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la ditta appaltatrice, nonché la capacità di controllo del comune sul comportamento della ditta e dei cittadini.

Se gli operatori incaricati della raccolta porta a porta riscontreranno una irregolarità nel conferimento dei rifiuti e riusciranno anche ad individuare il soggetto che non si è comportato bene, dovranno, per contratto, informare il corpo di Polizia Municipale che dovrà intervenire per punire il trasgressore.

Noi, come cittadini, speriamo fortemente che questa collaborazione funzioni davvero».

Una seconda novità secondo Pennino.

«Appare molto gradito l’obbligo fatto alla ditta appaltatrice di raccogliere il rifiuto, domestico e non, in tutti i giorni dell’anno, escluso soltanto le domeniche. Significa che a Pasqua, Natale ed in ogni altra festività infrasettimanale il servizio di raccolta proseguirà regolarmente».

L’analisi procede in modo ineccepibile, attento e preciso: «La terza novità che vogliamo segnalare è la gestione informatizzata dei servizi: ogni veicolo adibito alla raccolta ed al trasporto verso l’area di smaltimento verrà seguito da un sistema di “tracciamento” centralizzato che saprà dire, in ogni momento dove si trova, quale percorso ha fatto, che tipo di servizio sta svolgendo ed altro ancora.

Si tratta, insomma di un potente strumento di controllo sulla correttezza dei servizi svolti: ovviamente, occorrerà un ufficio di controllo comunale con il compito di fare le opportune verifiche. Come cittadini, ci aspettiamo che questo ufficio di controllo sia costituito con le giuste risorse e funzioni efficacemente».

Pennino conclude: «Infine, vogliamo segnalare un altro obiettivo importante inserito nel nuovo contratto: la diminuzione della produzione complessiva dei rifiuti nella misura minima dell’1% al termine del secondo anno di gestione e del 1,5% al termine del terzo anno. Obiettivo questo auspicabile ma ancora più ambizioso dei precedenti perché richiede che gli utenti (famiglie ed operatori commerciali) siano “educati” ad evitare gli sprechi, riducendo il più possibile gli scarti».

Sono, questi, soltanto i primi approfondimenti di un’analisi che Pennino promette di proseguire nel prossimo futuro. I punti da sviscerare sono enormi. Come enorme dovrà essere il lavoro di questa amministrazione per evitare di ripetere il disastroso fallimento di cui si è resa negativa protagonista nella passata consiliatura in tema di percentuale di raccolta differenziata.
Ricordiamo, infatti (https://www.corrieredisannicola.it/ambiente/notizie/ambiente/wdfgd), per chi lo avesse dimenticato, che San Nicola la Strada è, in tema di percentuale di RD, tra i peggiori comuni della provincia di Caserta (89.mo su 104) e tra gli ultimissimi anche della Campania (508.mo su 550). Il dato annuale del 2019 non è ancora stato pubblicato, ma dalla media di quelli mensili esce fuori un 45,34%: un vero e proprio fallimento per il settore ambiente.

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