Ischia piange “il Figlio del professore”

E' venuto a mancare Vincenzo Monti.
Con lui va via un pezzo di storia dell’isola.


Vincenzo Monti non c'è più.
Nel pomeriggio del 28 maggio è venuto a mancare un pezzo di storia dell’isola di Ischia. 

Classe 1939, lo scrittore e poeta dialettale nasce a Casamicciola, dove studia come perito elettronico per poi specializzarsi in Svizzera.

Appassionato di poesia dialettale e pesca subacquea, nel 2019 esce il suo romanzo autobiografico “Il figlio del professore”, dove racconta attraverso i suoi ricordi l’Italia e Ischia nel secondo dopoguerra.
Vincenzo è il figlio del Maestro Angelo Monti, ex segretario del Partito fascista. Un’etichetta che l’autore porterà ingiustamente per molti anni. Più tardi, nel 2021, in seguito a un libro e ad articoli che descrivono Angelo Monti come uno che “non andava per il sottile”, Vincenzo sentirà il bisogno di pubblicare un racconto-verità su quel periodo buio di storia italiana. Lo farà attraverso documenti, foto, lettere e memorie che faranno luce su quel periodo e sulla storia vera di suo padre. Viene pubblicato, dunque, “Ad Onor del vero”, un racconto che mostra un altro lato della storia, senza veli e senza pregiudizi.

Il Corriere di San Nicola ha dedicato due articoli per entrambi i suoi due libri

Il figlio del professore” e “Ad onor del vero”.

Negli ultimi mesi, Vincenzo Monti era stato colpito da gravi problemi di salute. Si è spento nella sua casa di Casamicciola circondato dall’affetto dei suoi figli e dalla moglie Nunzia Zambardi.

A loro va il cordoglio di tutta la redazione del Corriere di San Nicola.

«Fra le mie tante passioni, la pesca subacquea e la poesia ad esempio, amo Osho e mi ha colpito molto un suo verso, quando dice che la verità se non la cerchi non la trovi mai. Innanzitutto ho avuto sempre un forte desiderio di raccontare la mia storia, un desiderio che forse a causa dell’età è diventato poi un’urgenza»: così l’autore aveva affermato in un’intervista che ci aveva concesso.

Abbiamo conosciuto Vincenzo come uno che ha provato a trovare la verità; l’ha amata, l’ha odiata, ma l’ha sempre cercata. Poi, come atto d’immensa generosità, ha voluto regalarla a noi nei suoi testi.

La figlia Bianca, anche lei scrittrice (“Il Richiamo dell’appartenenza”, 2009, ed. A&B; “I giardini di Amalia”, ed. CTL, 2021) in uno straziante post su facebook annuncia la dipartita dell’amato padre: “Non lasciare mai la mia mano papà”.
Questa Unione supera anche la morte.
E’ proprio vero, Bianca, la morte è un’altra dimensione della vita.

Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola