Nota di Basile sulla “prescrizione breve nel servizio idrico integrato”

Il consigliere comunale di Forza Italia chiama all’attenzione il parere di un noto esperto e non è d’accordo sull’ “entusiasmo” della maggioranza


Riceviamo e pubblichiamo una nota di Francesco Basile, consigliere comunale di San Nicola la Strada, a margine di un articolo dal titolo “LA PRESCRIZIONE BREVE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO” (http://www.salvisjuribus.it/la-prescrizione-breve-nel-servizio-idrico-integrato/) pubblicato su “Salvis Juribus”, blog promosso dall’avv. Giacomo Romano, accademicamente affiliato all’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.

«L’argomento è di quelli molto discussi negli ultimi tempi (in particolare a San Nicola la Strada)  -afferma l’esponente di Forza Italia- ed è affrontato dall’Avvocato Ovidio Marzaioli, professionista che conosce molto bene il quadro normativo di una materia oggetto di sue collaborazioni con le istituzioni ed enti regolatori.
Le mie sono considerazioni da cittadino prima che da consigliere comunale.
Dopo l’ ”esultanza“ successiva ad un articolo di stampa dello stimato Professore Tommaso Ventre, di alcuni giorni fa, la questione si arricchisce, dunque, di un ulteriore ed autorevole parere.
Con una rara capacità di tradurre in concetti comprensibili a chi giurista non è, come me, delle argomentazioni su ragionamenti giuridici che non sono affatto semplici, l’Avvocato Marzaioli prova a disquisire nel merito.
Personalmente, parto da alcuni fatti, non opinioni: su ben due ricorsi presentati alla Corte di Cassazione sulla “prescrizione breve”, quello dell’amministrazione di San Nicola la Strada è stato dichiarato inammissibile, di fatto bocciato, perché male indirizzato. Quello di un Giudice di Pace di Caserta è stato altrettanto respinto, con invito al Giudice di applicare la legge, esistente ed operativa. Quindi due sonore bocciature. Di fatto non è stata emessa alcuna sentenza valida, ma solo un dispositivo. Altro che “entusiasmo“, come quello della maggioranza di Consiglio.
E dal parere dell’avvocato Marzaioli, che si sofferma esattamente sulla legge citata dalla Presidente di Cassazione, possiamo, con ragionamento libero da pregiudizi, dedurre alcuni fatti.
La citata normativa è entrata in vigore nel 2018, dando ben due anni di tempo ai gestori di servizi di adeguarsi e prepararsi.
Se fosse vero quanto lascia intendere, con elevata maestria, senza affermarlo, il Professor Ventre, crollerebbe l’intero impianto della volontà del legislatore di porre un argine alla vessazione nei confronti dei cittadini. La legge poi nel 2019 ha subito una ulteriore modifica, sempre con in linea con tale indirizzo. Sulla decorrenza della prescrizione breve, delle fatture di consumi antecedenti il 2020, lascio ad ognuno la possibilità di leggere quanto, con estrema chiarezza, scrive l’Avvocato Marzaioli.
Aggiungo un mio elemento: nel caso di San Nicola la Strada, non esiste nemmeno alcun atto formale e legale, interruttivo della prescrizione delle fatture, ma solo ricorsi. E non dimentichiamo che il tutto nasce dalla incapacità di questa amministrazione a richiedere il dovuto ai consumatori. Inoltre, c’è un ulteriore elemento di cui i cittadini devono essere informati: il Comune di San Nicola ha appena chiuso, con grande apprensione, una procedura di sanzione, con eventuali costi salati, con AGCM, per inosservanza delle norme sulla trasparenza. L’accordo di revoca della sanzione, sottoscritto dal sindaco, prevedeva, al primo punto, che veniva accettata la prescrizione breve delle fatture.
Quanto accaduto nelle ultime settimane potrebbe, e spero vivamente di no, anche far riaprire la procedura di infrazione. Rischio serio di aggravare i bilanci.
Insomma, credo ci siano pochi elementi per esprimere una … “soddisfazione” che non trova alcuna giustificazione.
Chiudo osservando che, benché ritengo inutile un ricorso nel merito alla Cassazione che ha già ampiamente fatto intendere che deve essere applicata la legge esistente e chiara, se proprio vogliono, vadano decisamente e senza ulteriore intorbidamento delle “acque“ a chiedere sentenza definitiva alla Cassazione».

©Corriere di San Nicola