“Il giardino dei frutti dimenticati” accoglie la scuola primaria di San Benedetto

Sabato 13 aprile entusiasmante mattinata per i bambini della “L. Vanvitelli” nell’oasi di verde all’interno della Villetta comunale creata e curata da “La Barca di Teseo” del presidente Iacelli.
In programma esperienze dirette con la natura, tra animazione e piccole lezioni di tammurriata.


Sabato 13 aprile, a partire dalle ore 9.00, l’associazione culturale “La barca di Teseo” ospiterà presso “Il giardino dei frutti dimenticati”, all’interno della Villa Comunale di San Nicola la Strada, gli alunni della primaria dell’Istituto “L. Vanvitelli” di San Benedetto. L’intento è quello di creare una connessione tra i bambini e la natura regalando loro un’esperienza diretta con la terra. Le piccole manine operose avranno, infatti, il compito di piantumare specie arboricole autoctone, come la lavanda e le piantine aromatiche, all’interno del Giardino che per volontà di Germano Iacelli, presidente dell’associazione ospitante, raccoglie alcune delle più antiche colture che hanno per anni popolato i terreni della nostra provincia, ma che purtroppo, a causa delle logiche industriali, si stanno gradualmente estinguendo.
Proponente dell’iniziativa, di concerto con le docenti del plesso coinvolto ed in rappresentanza dell’associazione “Mamme”, è la Dott.ssa Daniela Amato, neo-associata de La barca di Teseo, che ne ha immediatamente colto lo spirito puntando su una sinergia vincente.
L’ associazione sannicolese ha naturalmente accolto con il suo consueto entusiasmo l’idea offrendo la sua incondizionata collaborazione.
Lungo il corso del laboratorio, sarà previsto un momento di animazione organizzato dai suoi membri, che daranno voce agli alberi e successivamente, in continuità con la loro mission, avrà luogo uno stage di balli popolari. Ai bambini e alle loro insegnanti verranno mostrati i primi passi della tammurriata cercando di trasfondere in loro il profondo legame che esiste da sempre tra terra e ballo. Queste danze, infatti, affondano le radici in una civiltà rurale fondata su un duro ed incessante lavoro che veniva riscattato, oltre che dai raccolti, anche dalla concessione di momenti di svago che consentissero ai contadini di scaricare la stanchezza e le tensioni accumulate. Le due attività verranno intervallate da un momento di ristoro, che, in linea col programma della mattinata, offrirà ai presenti una merenda genuina a base di pane e marmellata e di succo di frutta.

Anna Maria Brignola
©Corriere di San Nicola