"PERCHE' GIUDA HA TRADITO GESU'?"

Da una sconvolgente domanda "thrilling" all'ultimo libro di Lino Capuozzo

 



E’ in edicola “Giuda -storia di un uomo”, l’ultimo lavoro dello scrittore napoletano Lino Capuozzo, noto ed apprezzato autore di opere letterarie a sfondo religioso.
Si tratta di un romanzo affascinante che cattura ed appassiona il lettore per la dominante intensità con cui vengono ripercorsi gli ultimi momenti che condussero Giuda al più grande tradimento della storia. In 192 pagine, brillantemente intessute da un narratore attento e meticoloso, c’è tutta la psicologia di un uomo drammaticamente diviso tra predestinazione e libero arbitrio, l’ “umano” tormento dell'apostolo di Gesù fino alla conosciuta conclusione, lo sforzo di comprenderne la condotta, di delinearne le debolezze, di amarlo semplicemente come Dio ama tutti i suoi figli.
Ma non è tanto questo, pur nella luminescenza degli altissimi contenuti spirituali che da essa si diramano, il vero obiettivo a cui mira l’opera. Capuozzo, in effetti, da Dan Brown italiano come da più parti è stato definito, intreccia una ipotesi particolarmente suggestiva (che lasciamo al lettore di scoprire) sul rapporto fra Giuda e Gesù e sul perché l'apostolo sia arrivato a tradire il Maestro, che comunque amava, per una somma irrisoria.
Il testo, una via di mezzo tra il giallo ed il romanzo psicologico, fu scritto diversi anni fa e poi tenuto dall'autore nel cassetto per molto tempo. E’ impressionante sottolineare che circa tre anni dopo la stesura definitiva fu scoperto il cosiddetto “Vangelo di Giuda", che ricalca in modo quasi conforme l'ipotesi del tutto letteraria e fantasiosa di Capuozzo.
Giuda storia di un uomo”, da leggere tutto d’un fiato per l’ammaliante escalation di emozioni da “codice da Vinci” che ne accompagna la narrazione, si è guadagnato nel 2007, proprio per la sua originalità ed in virtù della rinomata maestrìa di Capuozzo, il prestigioso concorso internazionale “L'Autore", bandito ogni anno dalla casa editrice Maremmi di Firenze, la stessa che lo ha pubblicato per la Collezione
“Premio L'Autore”.
Lino (all’anagrafe Pasquale) Capuozzo, cinquantacinque anni, nato e residente a Napoli, è laureato in scienze politiche e lingua russa e lavora come consulente per le piccole e medie imprese presso l’UnicreditBanca. Prima di quest’ultimo, ha scritto altri tre testi di ispirazione religiosa: "Le donne del vangelo ci parlano" (Ed. Loffredo, 1994),  "Come parlerebbe oggi Gesù? Parabole nuove per tempi nuovi" (Ed. Paoline, 1997) e "Pellegrino della strada. Monsignor Pignatiello. Una vita per la fede, la cultura, la comunicazione" (Edizioni Paoline, 1999).
Ma egli non è solo uno scrittore: grazie alla naturale inclinazione del suo genio creativo, è anche poeta dotato di grande sensibilità, rigoroso cultore della verità e della purezza anche nei più impercettibili risvolti delle finzioni artistiche.
Numerose sono le sue composizioni contenute in diversi opuscoli e pubblicate da riviste del settore. Fu proprio in questa veste che ebbero a conoscerlo anche i lettori sannicolesi, allorquando, nel 1989, il famoso periodico locale “Il Ponte” di Nicola Ciaramella e G.Lamarca propose alcune delle sue più belle ed emozionanti liriche in vernacolo napoletano (ricordiamo 'A parola scurdata e 'A morte 'e Don Vicienzo), che la dicono tutta sulle qualità letterarie di un talento artistico della nostra terra.    

Nicola Ciaramella

(nella foto, lo scrittore Lino Capuozzo accanto alla copertina del suo ultimo libro)