“ZEZA-ZEZA E I RURECE MISE”, LA FESTA DEL FOLKLORE SANNICOLESE

Simpaticissimo programma ideato dall’Associazione “Il Giardino” in occasione del carnevale 2016

 


In occasione del Carnevale 2016 l'Associazione di cultura e tradizioni popolari "Il Giardino" di San Nicola la Strada eseguirà, come negli scorsi anni, una serie di rappresentazioni in tema.

ZEZA-ZEZA e I RURECE MISE è il titolo del programma.

Queste le date ed i luoghi degli appuntamenti:

-Martedì 2 febbraio, ore 18.30, cortile di Via Domenico Gentile, 37;
-Venerdì 5 febbraio, ore 18.30, Villa comunale Santa Maria delle Grazie;
-Lunedì 8 febbraio, ore 18.30, Salone delle conferenze del Real Convitto borbonico.

«La declamazione dei mesi affonda le radici nella società rurale di un tempo e nella cultura della civiltà contadina»: queste le parole con le quali “Il Giardino”, uno dei più vecchi ed attivi sodalizi sannicolesi, ha voluto presentare l’evento.

«La rappresentazione dei dodici mesi  -continua la spiegazione-  è l'inno alla vita e alla frugalità. Dodici fratelli che compiono il loro perenne girotondo intorno al mondo. Sono dodici ragazzi, buoni e tristi, savi e pazzi. Nel mezzo è il vecchio mondo. Si inizia con gennaio, il primogenito della schiera di fratelli, tetro, rattrappito dal freddo, infagottato nella sua mantella bianca per la neve che cade e si finisce con dicembre, che nel tascone del suo giubbone porta freddo e amare pene».

A declamare in questo modo originalissimo i dodici mesi dell’anno saranno Roberto De Filippo (gennaio), Antonio Natale (febbraio), Carlo Iengo (marzo), Mario Bartolomeo (aprile), Michele Serino (maggio), Giovanni Di Santo (giugno), Angelo Rizzi (luglio), Mario Lieto Fiorito (agosto), Biagio Pace (settembre), Nicola Di Santo (ottobre), Biagio Salzillo (novembre). La declamazione del mese di dicembre è affidata a Francesco Nigro, noto cultore di storia locale ed autore, tra i tantissimi altri, del libro “I Rurece Mise, un percorso attraverso la cultura popolare (2012)”.

Altrettanto simpaticissima è, poi, la presentazione di una delle più tradizionali scenette carnevalesche: «Zeza, diminutivo di Lucrezia, è la cantata coinvolgente che risale ad alcuni secoli addietro e che veniva eseguita dai nostri antenati nelle piazze, nei vicoli e nei cortili di San Nicola la Strada. I personaggi principali della canzone della Zeza sono: Vittorio Di Tommaso (Pulcinella), con il camicione bianco e la maschera nera, marito e padre di una volta, che ritiene sua figlia ancora piccola ("muccusella") per andare sposa; Carlo Iengo (Zeza), moglie di Pulcinella, donna intrigante e pettegola, che a furia di spassosi sotterfugi, riesce a combinare il matrimonio della figlia Vicenzella, interpretata da Giuseppe Ossataro, con lo spasimante don Nicola, interpretato da Michele Serino, studente universitario di origine calabrese, che studia a Napoli, conosce Vicenzella e la vuole sposare». 
L'accompagnamento musicale è affidato a Francesco Natale (chitarra classica), Daniele De Filippo (flauto), Angelo Rizzi (putipù), Nicola Di Santo (tamburo rullante).

Si tratta, insomma, come tiene a precisare l’associazione promotrice dello spettacolo, “di rappresentazioni popolari realizzate con amore e schiettezza all'insegna della tradizione e delle radici del nostro territorio sulle quali spesso tentano di mettere le mani venditori di fumo ed occasionali approfittatori”.

Lidia Marino