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Fondato e diretto da Nicola Ciaramella


Ottobre 2001

Gli articoli di questo numero:

AMMINISTRAZIONI, ZERO IN "SOCIALE"

PAGINA 2:
L' autunno "caldo" di Pascariello
Lavori pubblici in primo piano
Trasporti scolastici, ricomincia il calvario
Difensore civico, approvato il regolamento

PAGINA 3:
La posta dei lettori
S. Nicola e i "ggiovani"
Tabacco, stop alla essiccazione selvaggia!

PAGINA 4:
Angoli sannicolesi - La finestra del Mulino
I webmaster del 2000
La Rotonda accoglie Padre Pio


IL CORRIERE DI S. NICOLA - (Reg. Trib. S. Maria C.V. n. 487. del 20.1.1997) Iscritto nel Registro Nazionale della Stampa al n. 8215
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AMMINISTRAZIONI, ZERO IN "SOCIALE"
Una grave macchia nelle pagelle dei governanti sannicolesi

11 marzo 1983: Felice D'Andrea introduce, per la prima volta nel programma di un sindaco enunciato davanti al consiglio comunale, la necessità che il governo cittadino presti particolare attenzione alle categorie sociali più indifese (giovani, disoccupati, anziani, ammalati). Poche righe, semplici parole per aprire un futuro tutto da scoprire.
7 ottobre 1988: Angelo Pascariello , a pagina otto delle dichiarazioni programmatiche, espone il suo impegno nel "sociale" attraverso la istituzione di un ufficio di assistenza per i portatori di handicap, l'incentivazione di forme di assistenza domiciliare e la creazione di servizi aperti per ridurre al minimo il grado di emarginazione degli anziani. Lascerà poi il testimone agli altri due sindaci della Decima Legislatura, ovverossia Centore e Letizia.

4 luglio 1993: Francesco Nigro e il suo programma vincono le prime elezioni dirette della storia. Il "capitano" promette di inserire i disabili nel tessuto cittadino, di destinare locali per le attività sociali a favore dei giovani e degli anziani, di sostenere con contributi le associazioni, nonché di istituire un osservatorio sul mondo del lavoro.

28 maggio 1997: Nicola Tiscione, in uno slancio dai grandi sentimenti, dichiara la sua "complicità antropologica" con i poveri, i bisognosi e gli emarginati annunciando potenti azioni a favore delle classi meno abbienti.

11 giugno 2001: Angelo Pascariello-Bis sottolinea accoratamente, nei suoi "Indirizzi programmati per il governo di San Nicola", l'attenzione che riserverà ai portatori di handicap e agli anziani…….

Visti, però, i risultati sinora conseguiti, si può certamente affermare che le amministrazioni succedutesi negli ultimi anni non si sono certo distinte nell' approcciarsi con il "sociale". Si è notato, in ogni iniziativa intrapresa, solo approssimazione e confusione, anche per problemi che necessitavano di un minimo di progettazione ed una sorta di organizzazione. Si è più volte stigmatizzato il comportamento dei governanti di turno sia per la gestione confusionaria dei contributi a favore delle classi sociali disagiate e delle società sportive e culturali che per gli interventi e le iniziative a favore degli anziani e dei disabili. Negli ultimi anni le nostre Amm.ni non sono state nemmeno in grado di "sfruttare" la fortuna giunta sotto le spoglie di lavoratori socialmente utili (L.S.U.), lavoratori di pubblica utilità (L.P.U.), obiettori di coscienza, volontariato e società non-profit. Sarebbe stato, invece, sufficiente fare progetti mirati utilizzando le categorie di lavoratori messi a disposizione a costo zero per risolvere gli annosi problemi dei disabili nelle scuole, dell' assistenza agli anziani soli, della sicurezza, della pulizia delle strade, di centri polifunzionali per bambini e giovani. Fino ad oggi sono state adottate solo misure tampone utilizzando parzialmente e superficialmente il patrimonio umano a disposizione. Tutte le iniziative "particolari" intraprese sono state poste in essere solo se agganciate a progetti regionali o sotto la supervisione di commissioni lente e poco decisionaliste, oppure attraverso l' affidamento a categorie sindacali "a pagamento" (come per l' erogazione di sussidi e per le pratiche per le pensioni di invalidità). C' è da restare sbigottiti nell' osservare lo stravolgimento di progetti L.S.U. che, per motivi clientelari, hanno affollato gli uffici comunali e creato problemi di gestione per l' Ente, una falsa speranza occupazionale per molti ed una reale certezza per pochi. Miracolo della politica! Anche l' utilizzo dei L.P.U., fortemente sostenuto dalla precedente amm.ne, meriterebbe ampio spazio per lo scellerato criterio con cui sono stati approvati e finanziati progetti-fantasma, come il "supporto materiale ai disabili nelle scuole", che ha creato problemi maggiori di quelli che si verificavano quando era coinvolto il personale ausiliario e costretto alcuni genitori ad esporre denunce nei confronti dell' Ente. Ciò ha sortito solo blande giustificazioni e la sospensione dell' erogazione del compenso dovuto dal Comune al personale impiegato ( ci hanno riferito- e ci riserviamo di verificarlo- che dette somme siano state successivamente liquidate quando le acque si erano calmate…). Sembra inoltre che alcuni progetti si sono andati a sovrapporre ad altri simili confezionati per i LSU e che hanno contribuito al fallimento degli stessi, allo sperpero di notevoli somme per fornire abbigliamento ed attrezzature inutilizzate ed a titolo di contributo a società di coordinamento che, al contrario di quanto promesso e magnificato, hanno solo offerto ai giovani partecipanti illusioni e non, come questi speravano, la possibilità di porsi sul mercato del lavoro in modo competitivo e specialistico attraverso la creazione di cooperative di servizi. Perché era ed è ancora questa l' unica direzione da percorrere per dare a tutti i lavoratori in mobilità ed a diversi giovani disoccupati la possibilità di uscire dal pericoloso "limbo" creato da stolti politici ed agganciarsi al mondo del lavoro; invece si continua imperterriti ad ignorare la realtà ed a gestire i problemi sociali ed occupazionali all' impronta, ovvero solo quando si è costretti dall' emergenza, con grave e irresponsabile sperpero di risorse finanziarie pubbliche. E' ormai tempo di capire che la capacità di amministrare è commisurata alla capacità di programmare e di gestire il welfare in maniera coerente ed efficiente, è tempo di convincersi che solo in una società "sana", governata da politici "sani", si raggiunge l' equilibrio tra le diverse classi sociali che devono convivere in un territorio in cui la funzionalità dei servizi funge da anello di congiunzione.

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