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 Numero storico 16 - Marzo 2002 -> Home
IN QUESTO NUMERO :


L'Occhio del cittadino attento :
Il dispensatore automatico dei disservizi
Passi carrabili: Ma che fretta c'era ?
Cecilia chi era costei
Il nuovo che avanza e corre
Tempi lunghi per il difensore civico
Donne in prima linea
Ex Mulino
Rotonda a settembrei i nuovi marciapiedi
Gli assessori passano a 7
Il Patrono conteso
A passeggio per la città
Gli ultimi giorni del "Mostro"
Giovani: Impariamo a conoscerli
Quella tela scandalosa
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Donne in prima linea 

Articolo di: Tina Serino


Via ufficiale alla Commissione per le Pari Opportunità: vietato l’ingresso agli uomini!

- Articolo di Pag. 3
 Nella seduta di ieri 22 marzo (mentre il nostro giornale andava in macchina), il consiglio comunale, su relazione del sindaco, ha nominato i membri della Commissione per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna (C.P.O.), nuovo organismo di natura consultiva e propositiva istituito nella riunione consiliare dello scorso 6 febbraio.
Ispirata ai principi delle leggi 164/90 e 125/91, la Commissione ha il fine di assicurare la piena realizzazione dell’art.3 della Costituzione (…tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso…) ed è istituita presso l’Ufficio del Sindaco, di cui costituisce struttura di supporto per l’espletamento di tutte quelle attività volte a realizzare la parità e le pari opportunità tra i due sessi.
A tal fine, la CPO ha il compito di studiare, elaborare, suggerire e proporre tutte quelle iniziative ritenute necessarie per modificare e/o confermare la legislazione vigente in tema di inserimento del ruolo femminile nella società, assistendo il sindaco nel coordinamento delle amministrazioni statali e locali chiamate ad esprimersi con iniziative e progetti, nazionali e locali, ispirati alle medesime finalità.
La Commissione è legata, come durata in carica, al consiglio comunale ed è composta da un numero di membri -tutti rigorosamente femminili- compreso tra dodici e venti, dei quali sette nominati dal consiglio comunale (quattro spettano alla maggioranza e tre all’opposizione), quattro dalle organizzazioni sindacali, oltre ad un rappresentante per ciascuna delle associazioni femminili presenti ed operanti sul territorio (a San Nicola non sembra che ce ne siano).
La CPO, che per lo svolgimento delle sue funzioni ha la facoltà di articolarsi in gruppi di lavoro avvalendosi eventualmente anche di esperti e consulenti all’uopo autorizzati, predispone annualmente un proprio rendiconto finanziario al sindaco, utilizzando un apposito capitolo di spesa del bilancio di previsione dell’ente comunale.
Nell’augurare buon lavoro alla “gentile” commissione, ci preme sperare che essa non rappresenti una delle solite occasioni di… passerella, né tanto meno l’escamotage per assegnare comunque un qualche ruolo attivo a mogli, sorelle, amanti ed affini dei politici e degli uomini legati all’amministrazione. Altrimenti, che pari opportunità sarebbe?

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