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 Numero storico 16 - Marzo 2002 -> Home
IN QUESTO NUMERO :


L'Occhio del cittadino attento :
Il dispensatore automatico dei disservizi
Passi carrabili: Ma che fretta c'era ?
Cecilia chi era costei
Il nuovo che avanza e corre
Tempi lunghi per il difensore civico
Donne in prima linea
Ex Mulino
Rotonda a settembrei i nuovi marciapiedi
Gli assessori passano a 7
Il Patrono conteso
A passeggio per la città
Gli ultimi giorni del "Mostro"
Giovani: Impariamo a conoscerli
Quella tela scandalosa
'Se Vuoi' il nuovo messaggio di Franco Tuosto
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Il nuovo che avanza... e corre 

Articolo di: Nicola Ciaramella

- Articolo di Pag. 3
Difficile seguire il ritmo frenetico che il sindaco ha imposto alla sua amministrazione: si spera, però, che oltre ai continui convegni, conferenze stampa, incontri informativi, manifestazioni popolari e via dicendo (che testimoniano una operatività sinora mai raggiunta da nessun predecessore), ci sia anche spazio per affrontare con decisione le urgenti problematiche sociali che, pur non molto “visibili”, hanno un’ importanza propedeutica a qualsiasi altro intervento sul territorio.

 Il sindaco Pascariello e il capogruppo Russo in perfetta intesa... microfonica.Il sindaco Pascariello e il capogruppo Russo in perfetta intesa... microfonica.

Il “nuovo che avanza” può avere dieci, cento o mille facce e, che venga magnificato o meno da chicchessia, sarà sempre suscettibile di legittime censure da parte di coloro che sono predestinati a subirlo.
Il ”Signore degli Anelli” continua ad…ammaliare il suo popolo con iniziative a largo raggio, a tappezzare i muri con incessanti “si invita”, “si informa”, “si rende noto” ed è diventata quasi un’ossessione promuovere ma, soprattutto, pubblicizzare manifestazioni, convegni, feste e quant’altro possa servire -ma è solo una…simpatica impressione- a far star buoni buoni i cittadini che attendono pazienti di avere un paese più vivibile e socialmente più appagato.
Cecilia non ce ne voglia, e neanche il sindaco: però, a parte la curiosità suscitata per il gran cancan dei meticolosi preparativi ed il costo sostenuto dall’Amm.ne, quanti sono stati “veramente interessati” e quanti invece solo mossi da pura curiosità a compiere quel bizzarro percorso lungo corridoi e stanze che un tempo furono la sede di suore ed orfanelle?
I fatti e misfatti dell’ex orfanotrofio noi sannicolesi li conosciamo perfettamente, e, purtroppo, li conoscono soprattutto le famiglie degli alunni che frequentano la scuola in quel luogo forse pregno di fermenti di storia locale, ma certamente privo delle più elementari e precipue caratteristiche di una scuola degna del terzo millennio. Saremo pure blasfemi, ma, senza declassare di un tanto un evento di indubbia risonanza culturale, avremmo preferito partecipare all’inaugurazione della nuova scuola media, ad iniziative volte alla sicurezza dei cittadini, a nuovi progetti a favore delle classi deboli (disoccupati e poveri in primis), insomma a tutto ciò che ci avrebbe finalmente fatto esclamare: ecco il nuovo che avanza!
Con ciò non intendiamo assolutamente stigmatizzare l’operato del sindaco, né sminuire i suoi programmi politici presentati all’atto dell’insediamento -la cui valenza è stata a più riprese abbondantemente riconosciuta dai cittadini e da questa stampa- , ma ci preme osservare che questa spasmodica voglia dell’apparire potrebbe giocare alla lunga un brutto scherzo all’immagine della sua sinora impeccabile amministrazione.
E’ come se si volesse ripercorrere a ritroso il cammino storico che ha segnato la nostra terra durante il periodo borbonico (ricordate le famose 3 F?), ma noi non abbiamo, vivaddio, più bisogno di imbonitori né di politici che ambiscono a mascherare altri fini con bizzarre anche se simpatiche iniziative popolari che, tutto sommato, risultano anche costose.
I timori avvertiti nella celerissima “liquidazione” delle pratiche relative alle lottizzazioni (anche se Pascariello ha saputo spiegare con autorevolezza e cognizione di causa i vantaggi inconfutabili della logica della cementificazione per comparto) certo non sono stati ancora ben digeriti dagli osservatori della res publica.
Ma se poi andiamo a mettere il naso nel settore dei lavori pubblici, salta agli occhi il mega programma delle opere appaltate e quelle in itinere. Si potrebbe obiettare che è una fortuna per il nostro comune, ma se andiamo ad esaminare meglio il programma approvato con l’ultimo bilancio ci accorgiamo subito della pericolosa china intrapresa dall’Amm.ne che potrebbe, di questo passo e secondo autorevoli giudizi, correre il serio rischio di limitare o addirittura annullare la capacità di indebitamento dell’Ente e pregiudicare quindi in futuro il rispetto del patto di stabilità economica che è stato fin qui il vanto del nostro comune.
Tutto questo, comunque, mentre si continua a tergiversare sul problema della raccolta dei R.S.U., dello spazzamento delle strade e della raccolta differenziata, condizionati, ma oseremmo dire strozzati, ancora dalle assurde richieste del Consorzio CE3.
E intanto viene ulteriormente procrastinata anche la soluzione del problema LSU. Ecco, la celerità dell’Amm.ne, almeno secondo noi, non va certamente vista nel modo in cui sta scappando dal dramma in cui si dibattono i lavoratori socialmente utili, molti dei quali si sentono avviliti per il sussidio da fame percepito e ancora sotto esame dopo svariati anni.
I problemi, non ci stancheremo mai di ribadirlo, si possono risolvere solo operando scelte coraggiose, alla stessa stregua, oseremmo dire, di quelle che hanno consentito l’approvazione delle numerose lottizzazioni. Non vorremmo, in nessun caso, assistere alla frenetica attività di politici accomunati nell’intraprendere iniziative che portano benefici solo per pochi e che tendono a scansare quelle con valenza unicamente sociale, aspettando “insieme” la famosa bacchetta magica.
“Insieme”, ecco che riappare il tormentone della campagna elettorale. Insieme, ma per evitare di coltivare potere o gestire interessi comuni, insieme senza mascherare il tutto nel nome della collettività e dei diritti dei cittadini e rifuggendo dal perseguire la strada dell’”apparire a tutti i costi”.
Insieme sì, certamente, ma non per mettere le mani sulla città o per chiudere il cerchio entro il quale si dovranno fare gli ultimi giochi di potere per la futura gestione del territorio.
Insieme non per illuderci con provvedimenti estemporanei di notevole visibilità e scarsa sostanza, ma insieme per dare più forza al popolo sannicolese, insieme per convincere i più scettici che questa amministrazione ama sì -ed è anche giusto- proporsi continuamente al pubblico con…spettacoli leggeri, ma che è anche capace di affrontare con decisione ed autorevolezza le problematiche sociali che, pur non molto visibili e rappresentabili con le majorettes, sono sotto gli occhi di tutti e costellano di ansie le nostre giornate.
Noi ci crediamo! Pascariello e il suo braccio destro Peppino Russo sono tra i migliori politici che la nostra storia ha prodotto in oltre mezzo secolo di autonomia comunale e siamo certi che non si bruceranno nell’immane ma non impossibile tentativo di dare la vera svolta sociale al paese che sono stati chiamati a guidare.
Ma si…calmino un po’! Non riusciamo proprio a tenergli il passo…Signori cari, ma vi rendete conto che Nigro e Tiscione ci hanno fatto dormire per quasi dieci anni tutti di fila? Confessiamo, non eravamo più abituati a cotanto fervore amministrativo: lasciateci adunque abituare pian piano al vostro ritmo forsennato e vedrete che lo spettacolo riuscirà certamente molto più gradito.
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