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IN QUESTO NUMERO :


Practical School: la fucina dei professionisti
Bilancio... Sotto tono
La nuova mappa del potere
Il "teorema"dei morti
Una scuola a "misura di ragazzo"
La Via Santa Croce abbandonata
SPECIALE PRG :
Abitare responsabile
Pascariello: "Nessun sacco urbanistico"
I due nodi dello sviluppo
25.000...Aggiudicato
I "numeri" del PRG
Il territorio e le sue destinazioni
   
Anziano dove vai ?
Il laboratorio delle tradizioni
Cultura a piano terra
Una variante per accordare tutti
A quattro passi dalla morte
Notizie...In Breve
Podisti Sannicolesi alla ribalta
TeatrArte 2003
Moving Art: il fascino di un nuovo look
   


Speciale - Dossier Pi Erre Gi - I due "nodi" dello sviluppo - Pag. 6

Dopo venticinque anni di diatribe e rinvii, l’Amministrazione Pascariello è ormai pronta a dare la giusta soluzione ai piani “Ex 167” e “Michitto”.

In piena zona "Michitto"

Il territorio e il suo sviluppo urbanistico continua ad essere l’argomento principe del dibattito politico e tra la gente di San Nicola la Strada. In particolare, due annosi problemi la cui soluzione è di vitale importanza per la città polarizzano attualmente l’attenzione dei cittadini sannicolesi : l’area “zona 167” e la lottizzazione “Michitto”.
Cerchiamo un po’ di spiegare come effettivamente stanno le cose e quello che l’Amministrazione Comunale ha fatto e intende fare.
Cominciamo dalla zona (ormai ex) 167.
E’ un’area compresa tra via Bronzetti, via Patturelli e via Grotta. Fu destinata per l’edilizia economica e popolare alla fine degli anni settanta.

Il relativo piano di zona prevedeva 18 lotti edificabili, un piccolo centro commerciale e aree per attrezzature pubbliche ( centro sociale, verde attrezzato, asilo nido, scuola elementare, centro sportivo).
L’attuazione di tale piano di zona è stata tentata senza risultati da tutte le amministrazioni passate. Solo l’istituto autonomo case popolari ha realizzato due interventi abitativi.
Dall’anno 1998 è decaduto il vincolo ex legge 167, per cui non è più possibile l’esproprio per l’assegnazione dei lotti edificabili e per la realizzazione delle opere di pubblica utilità. Rimane in piedi la destinazione di zona, che venne confermata dal vigente piano regolatore generale.
Attualmente la zona è in uno stato di abbandono.Le opere di urbanizzazione primaria (strade, fognature, rete idrica, pubblica illuminazione) sono incomplete e quelle secondarie (scuola, centro sportivo, verde pubblico ecc.) inesistenti.

La problematica è stata affrontata dal tavolo tecnico di concertazione in cui tutte le forze politiche sono rappresentate. E’ stata elaborata una proposta che prevede, da parte dei soggetti proprietari dei lotti edificabili, la cessione a favore del Comune delle aree per le attrezzature pubbliche, nonchè il versamento di un contributo pari al costo effettivo delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Tale proposta, dopo vari incontri e trattative estenuanti, è stata accettata dai proprietari dei suoli. L’argomento verrà, comunque, trattato in uno dei prossimi consigli comunali, dove si prevede l’approvazione di un’apposita convenzione.
La lottizzazione “Michitto” venne approvata alla fine degli anni settanta dalla regione Campania con le

In piena zona ex/167

prescrizioni di una riduzione dei volumi e dell’aumento delle superfici per standards urbanistici (spazi pubblici) che passavano da 12 mq. per abitante a 18 mq. per abitante. Tali prescrizioni vennero disattese per cui, nell’anno 1984, l’amministrazione comunale dell’epoca guidata dal sindaco Felice D’Andrea bloccò il rilascio di ulteriori concessioni edilizie e iniziò un contenzioso con i proprietari Eredi Michitto.
Tale contenzioso è ancora pendente, col risultato che i lotti non ancora edificati sono diventati ricettacoli di immondizia e topi e i suoli per spazi pubblici sono stati solo parzialmente acquisiti dal Comune.
Il tavolo tecnico di concertazione, con l’ausilio dell’Ufficio Tecnico comunale, ha messo a punto una nuova sistemazione plani-volumetrica della zona, rimodellando i lotti edificabili e reperendo il massimo possibile degli spazi pubblici.
Rimane un deficit di aree per standards che non è possibile recuperare e per il quale ai proprietari dei suoli è stato chiesto di eseguire, a propria cura e spese, un insieme di opere per la riqualificazione ambientale di tutta la zona ( ampliamento, ove possibile, delle strade e loro rifacimento, rifacimento della pubblica illuminazione, sistemazione e attrezzatura delle aree verdi, ecc.).
Anche questo argomento sarà trattato in un prossimo consiglio comunale.
La soluzione di questi due problemi costituirebbe un grosso successo per l’attuale compagine amministrativa e i vantaggi per la vivibilità delle zone interessate sarebbero enormi.
Bisogna mettercela tutta!

Luigi Landolfi - (Presid. del Cons. Com.)

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