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 Numero storico 17 - Maggio 2002 -> Home
IN QUESTO NUMERO :


L'Occhio del cittadino attento : Città pulita, la sfida continua
Il Comune si "decentra" in zona Michitto
Scuole ad energia solare
Impegno sulla sicurezza
Piani chiari... amicizia lunga
L'esordio del Gonfalone
Habemus... Difensorem !
Il difensore... chi dovrebbe essere costui
L'impegno del nuovo difensore: Rita Zuccaro
"Canetteria", dove la storia è sepolta
La posta dei lettori
Giovani, Impariamo a conoscerli
Un Aprile di candeline
La Pagina dello Sport
Varie
 
 
 


URBANISTICA ALLA RIBALTA - Articolo di Pag. 3
Piani particolareggiati in dirittura d’arrivo. Sul tavolo di concertazione anche la 167 e Zona-Michitto
PIANI CHIARI... AMICIZIA LUNGA
Dopo aver letto su alcuni giornali delle considerazioni un po’ confuse sui “ piani particolareggiati in zona B1”, mi corre l’obbligo di fornire un contributo per la chiarezza e per una più giusta informazione.
Per completezza e per una migliore intelligenza dell’argomento ritengo di dover partire dalle origini, cioè dal nostro Piano Regolatore Generale.
Una parte del territorio comunale, quella di più antica costruzione, è classificata come zona B1, per la quale sono previsti interventi di ristrutturazione urbanistica. In essa le prescrizioni del P.R.G. vanno attuate attraverso piani particolareggiati esecutivi (P.P.E) che sono strumenti urbanistici di dettaglio della stessa natura delle lottizzazioni.
L’intento – come recitano le norme di attuazione del Prg- è “di pervenire al risanamento e al riordino dei volumi edilizi, alla determinazione degli interventi per le aree libere, alla riorganizzazione della viabilità principale e secondaria e, più in generale, alla riqualificazione urbanistica”.
Il Comune aveva tre anni di tempo per l’approvazione dei P.P.E., successivamente i privati avrebbero potuto presentare delle lottizzazioni convenzionate su superfici non inferiori ad un isolato.
Nelle more, sono ammessi in tale zona solo interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione.
L’Amministrazione Nigro incaricò un gruppo di tecnici per la redazione dei piani particolareggiati per tutta la zona B1.
Costoro, dopo aver rilevato la consistenza e lo stato del patrimonio edilizio esistente, hanno elaborato un progetto di P.P.E. che prevede diverse categorie di intervento. Sono stati individuati sedici comparti dove è prevista la ristrutturazione urbanistica, che consiste nella sostituzione del tessuto urbanistico-edilizio esistente , con reperimento di spazi pubblici e miglioramento della viabilità. Per la restante parte di zona B1 sono previsti la ristrutturazione edilizia, il restauro e il risanamento conservativo.
I diversi tipi di intervento sono giustificati dalle varie condizioni di conservazione dei manufatti e dal loro diverso pregio architettonico.
Questo progetto di P.P.E. venne approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 22 del 05 maggio 1999.
La delibera venne votata dall’unanimità dei presenti, poiché i gruppi politici avevano ritirato le mozioni di modifiche, dopo l’impegno dell’Amministrazione in carica di riportare i piani in Consiglio Comunale. Venne chiesto ai consiglieri un voto che significasse la volontà di dotarsi di questo strumento urbanistico. Le modifiche sarebbero state fatte successivamente.
E’ mia intenzione ottemperare a questo impegno, anche se assunto dalla passata amministrazione.
Ciò non è solo un fatto formale.
Il lavoro svolto dai progettisti è sostanzialmente buono, ma le soluzioni adottate sono, in alcuni casi, di difficile attuazione.
La distribuzione dei volumi e degli spazi liberi all’interno dei comparti appare troppo vincolante per la successiva progettazione esecutiva. Alcuni comparti hanno una insignificante rilevanza pubblica per cui potrebbero essere soppressi. Come pure è poco praticabile l’obbligo di recuperare vecchi edifici di dubbia rilevanza architettonica.
Sono i privati che devono dar corso alla pratica attuazione dei piani particolareggiati ed essi, per essere indotti ad investire il proprio danaro, devono essere incentivati con procedure semplici e da risultati appetibili.
C’è inoltre la necessità di un adeguamento alla nuova normativa sul recupero abitativo dei sottotetti e alla legislazione antisismica.
Zona 167: la “ridefinizione” é imminente
Tutto ciò è stato discusso nella conferenza dei capigruppo. Si è deciso l’istituzione di un tavolo di concertazione formato dagli stessi capigruppo, coadiuvati da tecnici di fiducia.
Si sono avuti incontri con i progettisti e si sono concordate le modifiche da apportare, per cui in uno delle prossime sedute del Consiglio Comunale i piani particolareggiati verranno definitivamente approvati.
Lo stesso tavolo di concertazione ha assunto l’impegno di risolvere altri due importanti e annosi problemi, la definizione degli interventi nella zona ex 167 e nell’area della lottizzazione Michitto .
Con la disponibilità e la fattiva collaborazione di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale si sta portando avanti una notevole mole di lavoro, che porterà alla eliminazione di situazioni di degrado ambientale e alla acquisizione di nuovi spazi ed attrezzature pubbliche, insieme alla eliminazione dei vari contenziosi con i privati proprietari.
Ma questa è un’altra “storia”, su cui potrò ritornare se il “Corriere di San Nicola” vorrà concedermi altro spazio.
Articolo di: Luigi Landolfi, Presidente del consiglio comunale

 

 


 

 

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